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3a Edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale assegnato alla Compagnia di Formia “Imprevisti e Probabilità”

Genova - Palazzo Ducale - Sala Minor

Premio FITAMassimiliano Coppola – 06.02.2018 - Il 3 Febbraio 2018 nella storica e prestigiosa Sala Minor del Palazzo Ducale di Genova  è stato assegnato  il Gran Premio FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), per l’interpretazione della commedia “Filumena” di Eduardo De Filippo, alla Compagnia Teatrale di Formia (LT)Imprevisti e Probabilità”.

Lo spettacolo della compagnia laziale, con la regia di Raffaele Furno dopo la vittoria regionale del Premio “Mecenate” ha superato altre due compagnie finaliste: dalle Marche il Teatro Liolà di Cingoli (Mc) con “Amori  imperfetti”, tratto da un testo di Donatella Diamanti, con la regia di PremiazioneEnrico Borsini; e dalla Campania la Compagnia Mediamusical di Torre del Greco (Na), Premio regionale “Campania Felix” con lo spettacolo “Ferdinando” di Annibale Ruccello e regia di Liborio Preite.  

La conferenza genovese si è aperta con l’intervento di Daniele Biello, funzionario dell’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo della Regione Liguria, per la promozione e valorizzazione degli spettacoli dal vivo. Infatti, a livello legislativo, la Regione Liguria, con la modifica dell’art.1  della Legge regionale 34/2006, ha inserito le attività amatoriali legalmente riconosciute,  come espressioni culturali e di intrattenimento, nonché, come fattore di sviluppo morale e civile della Liguria.

Premio FITA 2Il dibattito culturale ha visto come moderatore Franco Bambi, presidente dell’Associazione A. Compagna.  e la partecipazione del consigliere segretario del Consiglio Regionale Claudio Muzio e il collega Angelo Vaccarezza, del consigliere comunale di Genova Mario Mascia, del presidente AGIS Liguria Angelo Pastore e di Carmelo Pace, presidente della FITA nazionale; infine, la partecipazione del consigliere del direttivo nazionale FITA Pasquale Manfredi.

Premiazione 1Il presidente FITA Carmelo Pace, a proposito della nuova legge regionale ligure sullo spettacolo, ha sottolineato:” E’ un passo importante, perché riconosce finalmente, da un punto di vista pratico ed economico, l’importanza del lavoro svolto dalle attività teatrali amatoriali, consentendone allo stesso tempo la diffusione sul territorio”.

Il premio nazionale FITA per la 3a edizione, assegnato alla Compagnia laziale Imprevisti e Probabilità”, è stato realizzato dal maestro Gianfranco Coppola su Il lavoro di G. Coppolarame patinato con l’antica tecnica a “tiratura a martello”e rifinito a sbalzo e cesello.

Il maestro napoletano, per questa edizione del Premio, ha reinterpretato il logo della Federazione Italiana Teatro Amatoriale, richiamando nella maschera teatrale in rame i due volti del teatro, cioè il legame tra il  tragico e il comico, utilizzando smalti a freddo per rappresentare i colori della bandiera italiana.

AVELLA / ASSOCIAZIONE MELA: Parte la Rassegna Teatrale “Anteprima di … Teatro sotto le Stelle”

Location il Teatro Comunale  ” Domenico Biancardi” di Piazza Convento di Avella (Av).

locandina Anteprima teatro MelaMp. D’Avanzo -27.01.2018 -  Parte sabato 27 gennaio la quinta edizione della Rassegna Teatrale “Anteprima di … Teatro sotto le Stelle”, organizzata dall’Associazione Culturale “MELA” di Avella.

locandina Gli infedeliSi inizia questo week-end con due rappresentazioni: Sabato 27 gennaio, con inizio alle ore 20:00, la compagnia “La valigia dell’attore” di Visciano presenta la commedia “Gli Infedeli”, scritta e diretta da Felice La Manna; domenica 28 gennaio, con inizio alle ore 18:00, la compagnia “I giovani all’opera” di Camposano, presenta la locandina Il setttimo si riposòcommedia “Il settimo si riposò” di Samy Fayad.

Sabato 3 Febbraio, inizio ore 20.00, poi, spettacolo di cabaret e magia “Village cabaret” a cura della Hollywood animazioni di Gennaro Spizuoco; a seguire, Teatro cabaret 26994840 10210616025181710 406450657 nvenerdì 16 e sabato 17 febbraio, con inizio alle ore 20.00, e domenica 18 febbraio con inizio alle ore 18.00, si esibirà la compagnia “di casa” della Associazione MELA, con la nuova esilarante commedia/farsa “E comm’è stato” di Corrado Taranto.

locandina e commè statoIl programma della rassegna continuerà sino a maggio con un cartellone di prim’ordine, che sarà reso noto nei dettagli man mano. Previsto anche uno spettacolo di burattini per i bambini” a cura della “Burattilandia” di Vittorio Nappi.

Ovviamente la location della Rassegna è il Teatro Comunale “Domenico Biancardi”.

Per info ed informazioni: 3282888577; oppure presso la sede dell’Associazione MELA in Piazza Convento di Avella; oppure presso la “Cartoleria dei Sogni”, sita ad Avella al Largo Ottavio Cattaneo.

Ad AvaNposto Numero Zero “Mis(S)take”, Monologo di e con Fabiana Fazio

Nota Redazionale dello Spettacolo tenutosi Sabato 9 dicembre e Domenica 10 dicembre 2017 a Napoli, Via Sedile di Porto, 55 (Via Mezzocannone). Contributo associativo 12 €. Ingresso riservato ai soci.

fabiana fazio allavanposto numero zero con misstakeIl testo  - Mis(S)take è un testo surreale, un monologo ironico, divertente scritto e interpretato dall’attrice registra e drammaturga Fabiana Fazio, che si diverte a giocare con le parole e alcune delle frasi più famose tratte da Romeo e Giulietta, per raccontare un amore qualunque, le sue difficoltà, le sue incomprensioni. Tutto finisce, però: l'amore, la vita, il conflitto, talvolta solo per una serie di stupidi errori. What a mistake! Mistake come errore, ma anche come To Miss, perdere, sentire la mancanza, o Take opinione, ripresa, o To Take accettare, portare, sopportare. 

L’icona degli innamorati diventa così un pretesto per sorridere di noi stessi e delle nostre aspettative con un tono dissacrante, senza mai prendere le distanza. Le frasi che tutti conosciamo e che ritornano continuamente nella nostra vita, descrivono le nostre aspettative, una gabbia che spesso ci costruiamo da soli, prigionieri di ciò che altri hanno disegnato per noi. La tragedia è tragedia perché non può andare altrimenti. Qualsiasi cosa si faccia. In fondo, raccontare l’amore, è il modo più autentico per parlare della vita, ridendone. Come ci ricorda l’autrice, alle volte, chi sbaglia non fa errore. Alle volte.

Fabiana Fazio 2La protagonista - Fabiana Fazio è un’attrice, drammaturga e scenografa cresciuta al Teatro dell’Anima dove ha intrapreso un percorso di psicologia, psicoterapia e psicologia transpersonale applicato al teatro, lavorando come operatrice sociale con i minori a rischio, dedicandosi al teatro di strada.

Ha completato la sua formazione artistica con studi di danza e musica. In seguito ha lavorato con Carlo Cerciello al Teatro Elicantropo e ha collaborato con il Nuovo Teatro Sanità e il Teatro Mercadante.

AvaNposto Numero Zero, fondato e diretto da Egidio Carbone Lucifero  

Via Sedile di Porto, 55, Napoli; 

Web: www.facebook.com/APNumeroZero; Botteghino:  366.1149276, botteghino@Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Direttore Artistico, Egidio Carbone: 347.5829507, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Stampa Simona Pasquale: 339.5098790, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., comunicazione@Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

BAIANO / CHIESA DI SANTO STEFANO: LA POLIFONICA DEI “PUERI CANTORES” EMOZIONA E AFFASCINA IL PUBBLICO

“LA CANTATA DEI BAIANESI”, SPETTACOLO DI SCINTILLANTE PASSIONE POPOLARE.

Pueri Cantoes 1 img 20180102 wa0001 CopiaGianni Amodeo - 10.01.2018 - Spettacolo intenso e appassionato, specchio di un’interessante e preziosa operazione di valenza culturale per la conoscenza dei tratti significativi dell’identità e dei costumi sociali del territorio. E’ stato rappresentato nell’atmosfera sacra della scarna location della Chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano, protomartire della cristianità, dalla Corale Polifonica “Pueri cantores”- Città del Baianese, animata e diretta con rigore e cura metodica da Luigina Conte, violinista di raffinata sensibilità. Un’operazione, all’insegna de “La Cantata dei baianesi”, ispirata per vari aspetti dalla versione recitativa data da Roberto De Simone alla celebre rappresentazione tardo-seicentesca in dialetto napoletano scritta dal gesuita Andrea Perrucci, che spesso utilizzava lo pseudonimo di Ruggiero Casimiro Ugone, e intitolata “La Cantata dei pastori”, con la novità dell’innesto di canti e cori della tradizione contadina e del lavoro nei boschi del territorio; canti e cori, recuperati dalla tradizione orale con una paziente ricerca per la trascrizione, impedendone la dispersione, assicurando la conservazione di importanti tasselli della memoria collettiva locale.

Anteprima Cantatta Baianesei 1 img 20171203 wa0010Ma, al di là di questo pur importante dettaglio, l’impianto complessivo e narrativo de “La Cantata dei baianesi” vive di una propria anima e peculiare caratterizzazione, in virtù della penetrante ed efficace recitazione realizzata alla meglio dalla Corale, con il supporto dell’elaborazione, degli adattamenti musicali e della ricchezza dei fraseggi coreutici su testi e spartiti che sono il frutto della creatività e dell’espressività di Luigina Conte.

Il racconto fa incrociare l’evento – e l’attesa - della Natività di Gesù con la vicenda dei due protagonisti, Peppe ‘a Miccia, impersonato dall’energico e scoppiettante Stefano Colucci, e Pascal’ ’O muort, poco amante del lavoro e sempre stracco e strutto dalla sua proverbiale indolenza, a cui dà … stanca e sbadigliante voce Armando Peluso.

locandina Cantata 26233891 1669246313118233 1564996715 n 326x245I due … compari sono coinvolti in esilaranti e divertenti dialoghi proprio sul lavoro e sull’osservanza degli obblighi che esige, ma soprattutto sono coinvolti nella partecipazione alla Festa del Maio, i cui preparativi e il momento-centrale fanno da contrappunto alla rappresentazione nella fissità dell’ambientazione costituita dalle gradinate dell’ Altare Maggiore, con i timbri delle sonorità e delle armonie musicali della band che sono elementi basilari della rappresentazione.

Baiano a llummata img 20180110 wa0001Sei le scene,con cui si dipana il racconto, con ritmo rapido ed arioso, del tutto coinvolgente. Pregevole è l’incipit recitato e cantato che dà senso all’eterno conflitto tra il Bene e il Male, con la splendida esecuzione in coro dell’ineguagliabile Pulcinellata di Viviani e della Santa Allegrezza il canto della venuta di Gesù a liberare l’umanità dal Male. E su queste tracce si rincorrono gli squarci corali che descrivono la vita contadina, resi vividi dalla brillante e classica tammorriata con i frenetici ritmi scanditi da Carlo Acierno, ad esaltazione della dura e nobile fatica dei campi del tempo che … fu e tutta condensata nell’eloquente titolo di “ Oi zappa che ti chiami la viola”. Ed è la zappa simbolo e icona del lavoro della terra, con cui e su cui per secoli si è consumata la vita di braccianti e contadini …

Cantata dei Baianesi 100 3601 1024x767Di qui - ed è la seconda scena - l’ingresso lungo la navata verso l’Altare maggiore di Giuseppe e Maria, a cui danno vita i dialoghi preoccupati Pasquale Tarantino e Mariella Del Basso, che incontrano sul loro tormentato cammino un cacciatore e un pescatore dai quali ricevono aiuto, con il Canto del cacciatore che li accompagna. La terza scena immette nel piccolo …. grande mondo del Maio, dando lustro alla secolare consuetudine devozionale di preparazione all’evento del 25 dicembre, connotata dalla partecipazione dei fedeli alle “ Messe ‘e notte”, officiate nelle ore antelucane nella Chiesa parrocchiale. Il coro e la band conferiscono intensità e vivacità alla ritualità, facendone rivivere la reale dimensione e ambientazione con i Canti del lavoro recuperati dalla tradizione popolare.

LA FAMIGLIA E L’ESEMPLARITA’ DI MARIA
“ ‘ O FUCARONE” CELEBRA IL TRIONFO DELLA LUCE E DEL CALORE UMANO

maio baianoLa quarta scena è calibrata sulla famiglia e sulla sacralità dei valori che rappresenta e su cui si fonda. E’ la Sacra famiglia insidiata dal Diavolo - impersonato da Carlo Acierno con efficace interpretazione - simbolo del Male, che s’ingegna e adopra con mille seduzioni, per minarne le radici, l’essenza dell’amore e lo spirito solidale che la pervade. Una raffigurazione, in cui la fermezza e determinazione di Maria che lo allontana e caccia via sono evidenziate dalle tonalità del coro e dall’essenzialità delle musiche della band. Ma il Diavolo è sempre imprevedibile nelle sue magagne e artifizi, pur di guastare relazioni e rapporti ed eccolo inserirsi addirittura- e si è nella quinta scena- nei preparativi della Festa del Maio, regalando a Peppe ‘a Miccia e a Pascal’ ‘O muort cibi e i pericolosi “botti” in abbondanza.

IMG 20180102 WA0002 326x245I “botti”, con la loro pericolosità servono al Diavolo per tradire l’essenza della Festa del 25 dicembre. I due compari, affamati come sono, s’ingozzano con i cibi loro regalati, ma dimenticano l’uso dei “botti”. E la Festa si celebra secondo tradizione in una scenario di gioiosa partecipazione popolare, con il trionfo dei canti e dei cori, che fanno da corona - ed è la sesta scena- al Gran falò, “ ‘O fucarone” che avviluppa con le sue rosseggianti lingue di fuoco il Maio svettante e a far mostra di sé, fino al giorno dell’Epifania, di fronte al Sagrato della Chiesa ed … inteso come dono della piccola comunità cittadina al venerato Santo Patrono. Ed è il simbolo della luce della speranza che aiuta a vivere e del calore umano. E nei ricordi di coloro che appartengono alle trapassate generazioni degli … anta, alberga sempre viva e forte l’immagine di donne anziane che raccoglievano in piccoli bracieri e scaldini di latta la brace  ‘a vrasa, che nella pronuncia locale recita ‘a vrisa, dopo lunga attesa dal Gran falò che si spegneva. Quel poco di calore che dava la brace raccolta, serviva per riscaldare nelle ore della sera e notturne la modesta casa, “ ‘o vascio”, in cui vivevano. Non erano ancora arrivati i tempi degli impianti di riscaldamento elettrico centralizzato e i termosifoni a metano … o alimentati dai pannelli solari.

Baiano fucarone img 20180110 wa0000Il finale era una rapsodia di canti in bella esecuzione, da Nascette ‘O Ninno all’omaggio alla bella Quadrana , fino all’incalzante ritmo della filastrocca “Ra sarcinella”. E il suggello era impresso - non poteva essere altrimenti - dall’ Inno del Natale baianese, ovvero il canto di “Oi Stefanì”, su cui ha di recente elaborato un interessante saggio con analisi metrico-stilistica Sara De Masi, impegnata negli studi di Ingegneria spaziale; saggio degno di attenzione e particolare interesse, pubblicato sul giornale dell’Associazione di promozione sociale “Per Bacco”.

Uno spettacolo di ottimo livello, tutto calato nell’identificare il vissuto sociale del territorio, ravvivandolo con le preziose contaminazioni vesuviane e partenopee che lo hanno integrato e arricchito. Ed onore ai protagonisti della Corale polifonica. Eccoli. Tenori: Raffaele Napolitano, Carlo Acierno, Armando Peluso, Mario Sanseverino, Pasquale Tarantino; Soprani: Antonella Lippiello, Rosa Conte, Maria Lubrino, Lisa Miele, Gelsomina Caruso, Mariella Del Basso. Contralti: Agnese Sgambati, Annamaria Sirignano, Gelsomina De Gennaro, Cettina Veca. Bassi: Aniello Rastiello, Stefano Colucci, Francesco Cuomo.

Anteprima Cantata Baianesi 2 img 20171203 wa00091A comporre la band, il Maestro Pasquale Napolitano al pianoforte, Salvatore Colucci e Enrico Marigliano, alle chitarre, Carmine Di Giacomo alle percussioni, Giulio Mugnano al basso, Luigina Conte al violino ed impegnata nella direzione de “La Cantata dei baianesi”.

Un eccellente lavoro di gruppo, rendendo onore al bello della musica. E dell’arte. Un merito che i protagonisti dell’evento hanno condividono - e condiviso - tanto più significativo, se si evidenzia che rappresenta un impegno amatoriale, condiviso con il lavoro e lo studio. Gli applausi di cui sono stati gratificati a più riprese ne sono stati il tangibile, affettuoso e sentito riconoscimento.

QUIA TERRA ABELLAE FACTA EST …. AL “BIANCARDI” APPUNTAMENTO CON LA MUSICA CLASSICA

Presentazione ufficiale  in dvd e cd della  Sinfonia Abellana n.1 la straordinaria e splendida opera composta dal Maestro Oderigi Lusi, autore e pianista di fine ed eclettica sensibilità artistica. E’ l’omaggio che Lusi rende alla città natia, arricchendolo e ravvivandolo con Visioni, la mirabile tavolozza in note d’armonia con cui il compositore rivisita l’atmosfera di vita e di usanze che si vissero nel  Castello, topos di alta valenza simbolica della città. Della monumentale Sinfonia, l’autore al piano proporrà due Movimenti, mentre di Visioni  eseguirà l’intera partitura.

oderigi lusi1Gianni Amodeo - 28\12\17 -     Il sipario del teatro Biancardi si alzerà venerdì, alle ore 21.00, per un evento di notevole caratura culturale, nel segno della presentazione in dvd e in cd della Sinfonia  “Abellana” n.1, che fu eseguita per la prima volta con eccezionale partecipazione di pubblico nel 2015 nella memorabile serata live del 5 settembre nell’Anfiteatro romano, con il Concerto per soli e coro e l’ Orchestra filarmonica campana, diretta dal Maestro Giulio Marazia. E per la circostanza sarà presentato il cd, dedicato alle Visioni del Castello, fondato dai longobardi ed ampliato nell’assetto strutturale e nella funzione strategica di controllo della pianura campana e del Golfo partenopeo  dai normanni, autentico topos espressivo  di Avella e della sua millenaria storia.

copertina opera di LusiLa Sinfonia Abellana n.1 e Visioni sono opere, con cui Oderigi Lusi, originale e interessante compositore di Musica classica e pianista di fine ed eclettica sensibilità artistica, rende omaggio alla città natia. Un omaggio contrassegnato dal logo latineggiante, Quia Terra Abellae facta est, che tradotto recita “Perché fu creata Avella”… Ed è l’ospitale Avella, la città  fondata dagli osci e cantata da Virgilio, attraversata dal Clanio e ricca di sorgenti, il cui territorio si squaderna verso la pianura nolana ben protetto dalla corona dei Monti del Partenio, godendo dell’eccellente mitezza del clima.

Lusi Presso il castello di AvellaLa Sinfonia Abellana è una straordinaria operazione culturale, ma è anche ed essenzialmente l’incantevole e fluido romanzo musicale che narra la storia della città e delle sue bellezze paesaggistiche, attraverso i luoghi simbolici che ne danno la testimonianza più viva; sono i luoghi che Lusifanno da chiave ispiratrice dei Movimenti dell’opera unica nel suo genere: dalle pendici del PartenioOltre il tempo” al fiume Clanis e alla Nux abellana, la nocciola, la tipicità d’alta qualità dell’agricoltura del territorio; dal Cippus abellanus, testimonianza rarissima  della lingua osca alla Fidelitas civile, politica e militare con cui Avella visse il suo rapporto con Roma; dagli spalti e dall’arena dell’ Anfiteatro romano alla Necropoli, per chiudere il cerchio della composizione con il magnifico spartito di “Oltre il tempo alle pendici del Partenio”. Dei cinque Movimenti della Sinfonia, Lusi ne proporrà due, con esecuzione al pianoforte. Ad arricchire la spettacolarità della serata, sarà la presentazione in cd di Visioni, altra opera classica composta da Lusi, che la eseguirà integralmente, sempre al pianoforte.

Oderigi allanfiteatro di AvellaIMG 0780 CopiaCultore della classicità romano-latina, Oderigi Lusi, che ha frequentato i corsi di programmatore informatico, diplomandosi al “Masullodi Nola con il massimo dei voti, è  autore versatile e creativo, con un cospicuo e ricco  background di formazione musicale, che gli deriva non solo dagli studi svolti al Conservatorio “Domenico Cimarosadi Avellino, conclusi sempre con il massimo dei voti, ma anche dai corsi di specializzazione al Berklee College of Music, a Boston. Oderigi Lusi vive, lavora  e risiede a Roma, conservando intensi legami con Avella.

Sala Ferrante 1 c700x420L’evento di domani  rientra nelle attività di promozione e valorizzazione del territorio, nell’ambito dei programma della Fondazione Avella Città d’Arte. Un appuntamento da non mancare e che nella serata live di ieri, ha già vissuto un’eccezionale ed applaudita anteprima con la presentazione della Sinfonia Abellana n.1 nella rinomata e accogliente Sala Ferrante dello storico Circolo dell’Unione, a Pagani, con l’esibizione dell’ Orchestra filarmonica campana, diretta appunto dal maestro Giulio Marazia, per il secondo appuntamento della Nona stagione concertistica 2017\2018 del sodalizio della città salernitana. Anteprima suggellata  da “Il nuvolo innamorato”, composizione eseguita da Oderigi Lusi che n’è l’autore ed ispirata dalla celebre ed emozionante favola di Nazim Hikmet, il grande poeta turco cantore della libertà e  perseguitato dal nefasto potere politico autoritario del Paese della Mezza Luna

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