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SI RINNOVA IL SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO POETICO “ALESSIA BELLOFATTO” ORGANIZZATO DA “LE ALI DELLA VITA”

Premio Alessia 1 - Copia 500x375Avella - 27-11.2014 - Svoltasi presso l'auditorium del convento Santissima Annunziata di Avella, la cerimonia di premiazione poetica "La Voce del Cuore", organizzata dall'Associazione Culturale "Le Ali della Vita", in collaborazione con l'Associazione Culturale "La piccola cometa", ha visto rinnovare e registrare l'ennesimo successo degli anni precedenti anche nella terza edizione, costatata la larga partecipazione dei poeti, nonché il folto pubblico intervenuto, che ha mostrato vivo interesse per l'iniziativa di elevato spessore socio - culturale.
I protagonisti della manifestazione sono stati gli alunni delle Scuole Secondarie di Primo Grado degli Istituti Comprensivi di Avella e di Sperone, ossia i giovani artisti che sono intervenuti con i propri componimenti poetici, nei quali sono emersi messaggi di estrazione sociale, nonché espressioni personali, attinenti la diffusione dei valori umani. Gli stessi del pensiero e dell'espressione artistica della compianta Alessia Bellofatto, giovane artista scomparsa in età prematura, che ha esaltato ed esternato la sua ispirazione artistica ai valori ed agli ideali sociali, culturali, naturali e religiosi, esplicitati attraverso la pittura e la poesia che hanno fatto "epoca" nel contesto mandamentale.
Premio Alessia 3 - Copia 500x375Tutto ciò è stato focalizzato durante lo svolgimento della manifestazione, soprattutto da entrambi i Presidenti delle associazioni organizzatrici: la sig.ra Anna Biancardi e il sig. Saverio Bellofatto. Il discorso introduttivo del sindaco di Avella Domenico Biancardi e di don Giuseppe Parisi ha richiamato l'attenzione dei presenti, ponendo l'accento sulla sola ed unica finalità che stimola ad indire tale iniziativa, considerata l'importanza che riveste nell'ambito socio–culturale: l'affermazione dei valori che vanno oltre i principi della crescita culturale e dell'aggregazione sociale. Infatti, al centro di tale iniziativa è collocata l'espressione del messaggio del giovane artista che è visto come promessa di innovazioni e di cambiamenti radicali degli aspetti della società. Sotto questo punto di vista, viene preso in considerazione il valore e l'efficacia del suo messaggio diretto ad apportare miglioramenti e concorrere a strutturare il progresso sociale.
Tra sorrisi, gioia, applausi, lacrime di commozione ed apprezzamenti del pubblico spettatore, i componimenti poetici declamati dagli stessi autori – partecipanti hanno riscosso vasto apprezzamento dalla critica, nonché dalla giuria che ha esaminato gli elaborati durante lo svolgimento della manifestazione.
La giuria, presieduta dal poeta Celestino Magliacane e composta dai giurati prof. Nicola Montanile, prof.ssa Felicia Gentile, Poeta cav. Erasmo Sorice e prof.ssa Concetta Prezioso, ha designato i vincitori, nell'ordine delle classi scolastiche di appartenenza.
Premio Alessia 2 - Copia 500x375Per la classe Prima, la prima classificata è stata Aurora Peluso con l'opera poetica "La bellezza degli occhi di chi ascolta una poesia"; il secondo classificato è stato aggiudicato ai poeti Francesca Gagliardi e Francesco D'Avella con la poesia "Grazie mamma"; il terzo classificato è risultato il poeta Tommaso Ponticelli con la poesia "In un giorno qualunque".
Per la classe Seconda, il primo classificato è stato Giorgio Iannicelli con la poesia "Angeli in cielo"; la seconda classificata Ilaria Canonico con la poesia "L'amicizia è"; classificati al terzo posto Maria Lombardi, Rosita Giove e Mariagrazia Miele con la poesia "Il sole splenderà".
Per la Terza classe, il primo classificato è stato Matteo Canonico con la poesia "Un'emozione per il pallone"; la seconda classificata Elena Fiordellisi con la poesia "Cogli l'attimo"; la terza classificata Raffaella Guerriero con la poesia "A te".
Il Premio "Alessia Bellofatto 2014" è stato aggiudicato alla poetessa Rosita Valente con la poesia "Mi manchi".
La giuria inoltre ha conferito un premio speciale a Mattia Salvatore Caccavale, per il proprio componimento poetico, molto significativo, che ha toccato il cuore dei presenti.

Casalnuovo: Arte a 360 gradi nel Salotto Artistico e Culturale di Tina Piccolo al Teatro “Pasolini”

Casalnuovo - Centro Culturale PasoliniC.S. - .Casalnuovo - 18.11.2014 - Una fantastica serata a Casalnuovo, nel Teatro "Pasolini", con il terzo appuntamento del rinomatissimo Salotto Artistico e Culturale Tina Piccolo, presentato dal giornalista e conduttore di "Occhio all'Artista" Giuseppe Nappa.
L'impianto fonico e le riprese video sono state curate dalla DGPhotoArt di Davide Guida & Fortuna Avallone, azienda leader nell'ambito delle tecnologie multimediali e della comunicazione. L'allestimento scenico è stato curato splendidamente da Francesca Panico e da Giuseppina Perillo con l'assistenza degli altri artisti pittorici intervenuti in sala.
Questo appuntamento del salotto della notissima Ambasciatrice della Poesia Italiana nel Mondo ha ospitato un evento speciale: la presentazione del libro giallo-comico "Il vestito usato" del duo comico di cabaret "I fatebenefratelli", con prefazione dell'Assessore alla Cultura di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinni.
A relazionare, insieme a Tina Piccolo,è Gianni Ianuale, mentre le letture sono state affidate alla poetessa Dora della Corte e all'attore Biagio Gragnaniello.
"Il vestito usato" è un intreccio di storie che comprende anche un omicidio con le relative indagini; ci sono anche degli spunti psicologici che sono stati messi bene in luce dall'autore.
I FatebenefratelliIl duo comico ha abbinato alla presentazione uno spettacolo comico-musicale che ha entusiasmato il pubblico in sala, e che ha visto la partecipazione della cantante Alessandra Murolo, che ha eseguito cinque brani classici napoletani di elevato spessore.
Al termine della presentazione è iniziato il classico Salotto di Tina Piccolo, con tanti numerosi ospiti. E' intervenuto l'Assessore di Casalnuovo Salvatore Errichiello, che con la sua presenza stabile in sala ha espresso il suo apprezzamento per il salotto.
In sala erano presenti anche l'Avvocato Luigi Guarino, titolare della rivista "Il posteggiatore"; il regista Giuseppe Cossentino, autore del cortometraggio "Napoli nel cuore", tratto dal libro omonimo scritto da Nappa e Piccolo; la critica letteraria e relatrice di numerosi libri gialli prof.ssa Caterina Lerro; i poeti del Centro Eugenio Montale di Casal di Principe che si sono gemellati col salotto della poetessa pomiglianese. Un momento di critica è arrivato anche dal giornalista del Mattino e scrittore Antonio Trillicoso.
Salotto di Tina Piccolo 1L'angolo musicale del salotto è iniziato con il grande Antoine, che ha rivolto parole bellissime a Tina e ha cantato "Nun fernesce maje". Poi è stata la volta dell'angolo dell'arte pittorica e scultorea con Francesca Panico, Mario Sepe, Giuseppina Perillo, Mario Sepe e Chatrin Ponticelli, premiati con i classici diplomi d'onore del Salotto.
E' stata, subito dopo, la volta della diciottenne Federica Raimo, che con la sua splendida voce ha interpretato "Caruso" di Lucio Dalla e il successo internazionale "At last"; a seguire la voce tenorile di Massimo Penza.
Quindi è toccato alla poesia che ha visto l'intervento di Rosaria Cerino, Dora della Corte, Vincenzo Moccia, Gianni Ianuale e Mario Volpe, che ha voluto declamare una poesia dedicata ad Alda Merini, a due voci con Tina Piccolo. Volpe ha anche annunciato che a breve dirigerà una trasmissione televisiva con la partecipazione della Piccolo e di Annamaria Pianese, in cui si discuterà di violenza. Ha concluso l'angolo della poesia Pina Magro che ha anche regalato alla Piccolo un suo dipinto.
L'angolo della musica è, poi, proseguito con il comico Giorgio Coccobello con le sue parodie "a doppio senso" delle più note canzoni italiane e internazionali; Gegè Gagliardo con una canzone scritta e da lui stesso interpretata
Il salotto è terminato con un numero della danzatrice Virginia Vicidomini, che, insieme al suo corpo di ballo, ha interpretato la famosa "'A rumba d'e' scugnizze".

Foto:Fonte internet

 

A Bagnoli Irpino Andres Neumann si è confrontato con Moni Ovadia sul tema ‘L’arte e la cultura sono una priorità della politica?’

Il ciclo "Incontri" continua con la partecipazione di Fabrizio Gifuni, il 22 novembre, a Nusco

Gli artisti a confrontoC.S - Bagnoli Irpino - 15.11.2014 - Si è tenuto lo scorso lunedì 13 ottobre, presso la sala consiliare (ex chiesa di Santa Caterina) di Bagnoli Irpino il secondo dibattito del ciclo "Incontri", nell'ambito del progetto "Irpinia: un sistema fra cultura e memoria": Andres Neumann e Moni Ovadia si sono confrontati sul tema 'L'arte e la cultura sono una priorità della politica?'.
Insieme al noto autore e attore – da sempre dedito al recupero e alla rielaborazione delle tradizioni artistiche, letterarie, religiose e musicali della sua cultura originaria, quella ebraica dell'Europa orientale - Neumann si propone di ricercare nuove modalità di trasmissione e valorizzazione dei beni artistici e culturali materiali e immateriali, appartenenti al territorio irpino.
Moni Ovadia comincia la sua attività artistica come cantante e musicista di musica popolare. Nell'84 si avvicina al teatro che lo porterà ad un'intensa produzione di spettacoli di forte impegno civile e culturale. Attore di teatro, di cinema d'autore (Moretti, Monicelli, Andò, Faenza), autore di importanti saggi sull'identità ebraica, la spiritualità e l'etica, è stato insignito di importanti premi, fra i tanti: Premio per la Pace 1995, Premio UBU 1996, Govi 2003, De Sica 2009, Premio Presidente della Repubblica 2012.
Laurea honoris causa in Scienza della Comunicazione a Siena e in Lettere e Filosofia a Pavia. Editorialista per importanti testate giornalistiche, Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
II terzo ed ultimo appuntamento del ciclo "Incontri" con Andres Neumann si svolgerà sabato 22 novembre a Nusco (Av) e vedrà la partecipazione di Fabrizio Gifuni. Con il secondo appuntamento del ciclo "Incontri" continua il ricco palinsesto di "Irpinia: un sistema fra cultura e memoria": fino al 31 gennaio 2015 il territorio irpino si anima di iniziative legate al cinema, alla fotografia e alle arti visive.
Diretta da Maria Savarese, affiancata dalla preziosa consulenza di Andres Neumann, la rassegna coinvolge i comuni di Bagnoli Irpino, Sant'Angelo dei Lombardi con la splendida location dell'Abbazia del Goleto, Nusco e Avellino con il Carcere Borbonico.
Il progetto è promosso dal Comune di Bagnoli Irpino (AV) e finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12.

 

CONVEGNO A NOLA SU “DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE”

Seminario vescovile - sezione frontaleC.S. - Nola – 20.11.2014 - Si terrà Sabato 22 novembre 2014, con inizio alle 9,30, presso il Seminario Vescovile di Nola, il convegno promosso dall'Associazione 'Civitas' sul tema "Democrazia e Partecipazione. Riforme condivise e solidarismo associativo".
L'iniziativa ha visto la collaborazione delle associazioni Amici del Marciapiede, Federazione Assocampaniafelix, Associazione Nolana 'G.Bruno', 'Campo de' fiori', Comitato difesa acqua pubblica, 'Extra Moenia', 'I.S.D.E. Medici per l'ambiente' e 'Nova Alba'.
Al convegno, cui seguiranno nel pomeriggio dei Workshops con le Associazioni nolane sui temi della sanità-ambiente, lavoro-occupazione e scuola-formazione, interverranno il prof. Umberto Ronga, Docente di Diritto costituzionale all'Università Federico II Napoli; il prof. Luigi Pasciari, Docente di Filosofia e Storia; il prof. Francesco Sepe, Dirigente Scolastico; l'Ing. Luigi Pappalardo, Dirigente d'Azienda; il dott. Gennaro Esposito, Medico Psichiatra. Modererà il dott. Lorenzo Bifulco.
"Spero di poter incontrare i cittadini e tutti gli esponenti delle associazioni ha auspicato il Presidente di 'Civitas', Domenico Alfanoper intraprendere o continuare un comune cammino di crescita culturale per un rinnovato interesse alla realtà civica e politica della nostra città, non per fini elettoralistici o di collateralismo, ma per contribuire dal basso concretamente al bene pubblico e comune con idee, progetti, proposte e presenza collaborativa, critica ed autonoma".
"Si parla tanto di dirittiha concluso Alfanoma nessuno parla dei doveri cui ogni cittadino deve attendere per una vera responsabilizzazione e partecipazione alla vita sociale e politica della città".

“FELICIS IMAGO”: NOLA INCONTRA IL SANTO PATRONO CHE RIVIVE NELLA POLICROMIA DELLA MOSTRA IN CATTEDRALE

La rassegna allestita nella Sala San Giovanni Battista fa riscoprire i difficili percorsi di vita, compiuti da una delle più rappresentative figure del cristianesimo delle origini e primo vescovo di una delle più antiche ed estese del mondo cattolico. L'iniziativa è espressione di fede e di cultura, costituendo un interessante e significativo tassello per la conoscenza degli itinerari della religiosità delle comunità del territorio.

Felicis ImagoNiam – 12.11.2014 - Per l'esemplarità vissuta nella coerente osservanza e nella pratica dei valori cristiani sono elevati agli onori degli altari e del culto religioso. E' il riconoscimento - per i Santi - consacrato dalla fede popolare e dalla Chiesa; riconoscimento, che si carica di profondi e diffusi significati morali, permeando di sé non solo i costumi sociali delle comunità e dei credenti, ma anche atteggiandosi quale fonte d'ispirazione tematica, a cui le arti plastiche e figurative, alla stessa stregua della musica e dei canti, conferiscono impronte di vivida connotazione con le peculiarità dei loro linguaggi espressivi.
In realtà, quella delle arti di matrice sacrale e religiosa è anche e soprattutto il racconto della proiezione dell'umano verso il divino; proiezione, che s'imprime nelle stilizzazioni di volti e profili, pervasi di amore per il prossimo e la giustizia, quasi viatico verso il dialogo con la teologia ed i suoi orizzonti. Sono le stilizzazioni, che attraversano tavole e tele, con le diverse modalità della tecnica pittorica, o che sono plasmate nelle sculture in marmo o nei materiali lignei. Si atteggia così l'anelito, in cui si effondono la personalità e la storia delle figure umane rappresentate, secondo la rivisitazione di "lettura", che ne fanno gli autori, con le loro visioni e sensibilità spirituali. E l'arte, nel veicolare l'umanità tribolata e sofferta, quale si dispiega nella Martirologia cristiana, esprime quella fervida vis comunicativa, che fa interagire i sentimenti e i pensieri, dando significati di reale autenticità alla vita, sfrondata dalla volontà di dominio, con cui troppo spesso gli uomini opprimono i propri simili e violano le leggi della natura. E' l'autenticità, che fa riconoscere la fragilità della condizione umana.
San Felice VescovoSu questo piano si colloca la variegata e ricca rassegna iconica, libraria e documentale, completata da opere in scultura, e contrassegnata dal logo FELICIS IMAGO, da intendere essenzialmente quale racconto iconico, il cui linguaggio visivo è per se stesso eloquente, imprimendosi nella mente e nel cuore con efficace immediatezza. E' l'innovativo atto d'omaggio devozionale, al di là dell'intrinseca rilevanza culturale ed estetica, con cui si riveste, reso San Felice, com-patrono della città insieme con San Paolino. Allestita nella Sala espositiva intitolata a San Pago - S.FeliceS.Paolino 500x375Giovanni Battista ,all'interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo ed attigua al Museo diocesano,il filo rosso della rassegna è connotato dal rapporto tra il Santo, l' Arte e Nola.
La "FELICIS IMAGO" , resterà aperta al pubblico fino a domenica sedici novembre ed è stata inaugurata- giovedì scorso- in coincidenza con l'apertura del novenario di preghiera e delle ritualità in onore di San Felice,. Un itinerario di meditazioni ed onoranze sacre, il cui apice sarà raggiunto proprio con la solenne celebrazione serale del Pontificale, officiato dal vescovo Beniamino Depalma, mentre sabato 15, lungo le strade del centro storico città, sarà condotto in processione l'artistico e maestoso Busto argenteo, in cui è impressa l'effigie del Patrono.
Processione San Felice 500x375Allestita dall'Ufficio dei beni culturali della Curia diocesana, la rassegna costituisce una compiuta e lineare rievocazione di San Felice, una delle più rappresentative figure dell'età paleocristiana, primo vescovo della chiesa locale e sottoposto al martirio nelle atroci persecuzioni, praticate dai romani contro i credenti nel Vangelo di Gesù. Battezzato nel 95 dopo Cristo, San Felice è tra gli attivi animatori della comunità cristiana, costituita da pochi adepti. E' una vicenda, quella del Patrono, che viene rivisitata in larga misura attraverso la policromia di oli, tele e tavole, provenienti dal Museo diocesano, da collezioni private, oltre che dalle chiese di alcune delle 115 parrocchie, che formano la mappa diocesana. Sono opere pittoriche, la cui trama si caratterizza per la vivacità dei colori; opere, che storicizzano il rapporto della città con il Santo Patrono. Un rapporto, che vive anche in edicole in luoghi pubblici, tra cui spicca quella nelle vicinanze della Villa comunale.
il miracolo della manna . De RisiNella "FELICIS IMAGO" non è di largo interesse solo il supporto esplicativo di documenti e libri, ma anche quello dei "segni" del Miracolo della manna, che si manifesta nella Cappella, in cui è "ospitata" la cripta, in cui sono custoditi i resti del Patrono. L'evento miracoloso, che non sempre si rinnova a cadenza annuale, è caratterizzato da gocce di liquido biancastro - simbolo di buoni auspici per la città e il territorio - che si formano all'interno del tabernacolo della Cappella e raccolte; una presenza, che si rivela con l'apertura del tabernacolo il 15 novembre o l'8 dicembre. Ed è una ritualità complessa, scandita dalla celebrazione di Messe votive, veglie di adorazione e preghiere, mentre per la raccolta della Manna si utilizzano con massima delicatezza il gocciolatoio e il calice.
" E' un itinerario di storia e di fede, quello proposto dalla Mostra - dice don Lino D'Onofrio, vicario generale della dioces - con cui si approda alla riscoperta delle radici della chiesa e della cristianità sul territorio. Una riscoperta, che coniuga il bello e l'arte. E' la riscoperta del passato che interpella il presente. Una correlazione, che fa leva sul martirio, cui fu sottoposto San Felice per la professione di fede vissuta con ferma determinazione. Un'esperienza di vita e di santità ammirevole".
E quella delle persecuzioni anti-cristiane è una terribile storia, che si consuma ancora, come le cronache dell'attualità raccontano...

Convento di Santo Spirito - foto-mostra-palumbo-1DA "I MULINI DI DIO" ALLA FELICIS IMAGO: FEDE ED ARTE, BINOMIO FORTE
I temi della "FELICIS IMAGO", per la linearità di linguaggio delle opere pittoriche, si sviluppano in parallelo con i contenuti de " I MULINI DI DIO" la bella e interessante "personale" di Ciro Palumbo, allestita nelle Sale del restaurato complesso conventuale di San Spirito, che ha fatto rilevare nei registri di partecipazione un ragguardevole flusso di visitatori e largo consenso di critica, con il sipario calato il due novembre; sipario che era stato alzato il 18 ottobre. Un successo per l'iniziativa dell'assessorato ai beni e alle attività culturali, di cui è titolare l'architetto Cinzia Trinchese, in collaborazione con le associazioni Meridies e Pandora.
La-leggerezza-dello-Spirito 500x257I venti oli su tela e gli otto oli su carta dell'artista torinese - tutti inediti- propongono la suggestione della ricerca dell'infinito e di Dio, fonte di vita. Un linguaggio di intense tonalità coloristiche e di eccellente fattura, quello di Ciro Palumbo, che richiama i profondi tormenti e le inquietanti atmosfere di Pieter Brueghel, il celebre pittore fiammingo, la cui produzione costituisce una componente importante nel panorama artistico europeo del '500; produzione, di cui è sintesi ed espressione esplicativa la ben nota opera della "Salita al calvario" . E nella simbologia dei multiformi profili umani e paesaggistici delle opere di Ciro Palumbo si rispecchia il senso della vita e del bene, che prevalgono sul male.

 

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