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NOLA: RICORDANDO ANDREA RUGGIERO, PRIMO TRADUTTORE IN ITALIANO DELL’OPERA POETICA DI SAN PAOLINO, TRA LE TESTIMONIANZE DI PENSIERO PIU’ SIGNIFICATIVE DEL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI

102 studia-humanitatis unstretchedGianni Amodeo – 06.06.2015 - Prologo d'introduzione speciale al Giugno nolano, il cui fulcro è incentrato sulla Festa dei Gigli, patrimonio della cultura immateriale dell'Umanità, sotto la tutela dell' Unesco. E' il prologo, ispirato dal Segno paoliniano, con la presentazione nel Salone dei Medaglioni del palazzo vescovile, del volume collettaneo, che contiene gli Atti della Giornata di studio in memoria di Mons. Andrea Ruggiero, svoltasi il 20 ottobre del 2009. Pubblicato dalla Libreria editrice Redenzione, a cura del Centro di studi e documentazione su San Paolino di Nola.
Libro su Ruggiero - tavoloIl volume, strutturato dai saggi di Fortuna Dubbioso, Carlo Ebanista, Salvatore Feola, Gennaro Luongo, Luigi Mucerino, Clemente Napolitano, Antonio Vincenzo Nazzaro, Teresa Piscitelli, Giovanni Santaniello e Domenico Sorrentino, prospetta una sequenza di coordinate e variegate voci testimoniali, prezioso filo conduttore della magistrale e dotta relazione sviluppata dal prof. Marcello Marin, direttore del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Foggia, nel focalizzare la figura e la personalità di Mons. Ruggiero. Una rappresentazione a tutto tondo, disegnando dell'illustre personalità non solo il profilo dell' uomo di fede religiosa e dell'impegno culturale, a servizio della Chiesa, ma tratteggiandone anche le peculiarità dello studioso attento e dello scrupoloso cultore di filologia classica, segnatamente romano-latina, con vasta esperienza nel mondo della scuola, maturata nell'esercizio sia della docenza che della presidenza dell'Istituto scolastico vescovile.
Libro su Ruggiero 1L'opera, intitolata " Studia humanitatis. In memoria di Mons. Andrea Ruggiero ", è calibrata sulle valenze storiche e culturali di Paolino di Bourdeaux, già governatore della Campania romanizzata, convertito alle idealità del Vangelo, certamente tra i più interessanti uomini di pensiero e di operosità caritatevole nelle complesse e difficili vicende del cristianesimo delle origini. Una presenza fervida sul territorio, quella di Paolino di Bourdeaux, assurto agli onori degli Altari e proclamato com-patrono della città, insieme con San Felice. Sono le valenze, a cui Mons. Ruggiero ha dedicato larga parte del suo impegno di studio, con ricerche e la pubblicazione testi monografici, rendendosi artefice e promotore della cosiddetta "Rinascita paoliniana", intesa quale ri-scoperta e divulgazione dei valori di fede e di cultura, in cui si dispiega l'azione del Santo, la cui azione di ascolto e di aiuto verso i deboli e i bisognosi, assume carattere di esemplarità, anche alla luce della rinuncia al cospicuo patrimonio di beni e possedimenti, di cui disponeva, per essere al servizio degli altri. E' la "Rinascita" degli interessi di studio e di conoscenza dell'azione svolta dal Burdigalense in un'età storica complessa e difficile; azione, sulle cui chiavi ispiratrici e sui conseguenti esiti si sofferma nel suo saggio mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, evidenziando il proficuo lavoro svolto da Ruggiero nell'arco temporale, che va dal 1970 al 2000.
Libro su Mons. Ruggiero 2Interessante e significativa la portata del saggio di Antonio Vincenzo Nazzaro, nel marcare la padronanza e competenza filologica di Mons. Ruggiero, a cui si deve la prima traduzione in lingua italiana dei Carmi composti in lingua latina da San Paolino; una produzione poetica, che, coniugata con i testi in prosa scritti dal Santo, costituisce un elemento di primaria rilevanza per la "lettura " e l'interpretazione delle dinamiche, con cui il cristianesimo si ramifica nella società, mentre il sistema del potere di Roma imperiale è in via di dissoluzione, in uno stato di crisi sociale ed economica, che sfibra relazioni e rapporti in uno scenario di depressione civile senza prospettive.
Nel saggio di Salvatore Feola si ritrova, poi, la dimensione biografica di Mons. Ruggiero, nato a Lauro nel 1918 e morto in città nel 2008, mentre merita attenzione la ricognizione storico-descrittiva di Gennaro Luongo, che permette una ri-visitazione completa ed esauriente delle Strutture di accoglienza nel Santuario di San Felice all'epoca di Paolino di Nola. E' il "racconto", di cui è protagonista la Cittadella paleocristiana di Cimitile, così è conosciuta nei nostri giorni. E' la Casa-Monastero, che il Santo realizzò negli spazi del cimitero suburbano della città, per rendere ospitalità agli emarginati e ai poveri. E' il complesso, faro di cristianità e tra i più importanti dell'Occidente mediterraneo, che nel V secolo diventa meta della " devota frequentia " di pellegrini di tutta Italia. Altro saggio degno di considerazione si deve a Teresa Piscitelli e a Carlo Ebanista. Si tratta di uno studio approfondito, con aspetti innovativi alle conoscenze comuni, di cui costituiscono un utile riferimento gli scritti di Andrea Ruggiero, nel fare il punto sulla ricostruzione iconografica e sul significato teologico della Croce pensile della Basilica nova, fatta edificare dal santo nel complesso della Cittadella. Vario e corposo il corredo fotografico, che integra e arricchisce il volume.

A Carbonara di Nola “personale “ di Fausta Sangiovanni

Carbonara - manifestoMariateresa Buonfiglio – 04.06.2015 - Sabato 6 giugno p.v.,con inizio alle ore 19.30, presso la "Congrega della Madonna dei Sette dolori " a Carbonara di Nola (NA) ivne inaugurerà la personale di pittura "L'Arte non ha tempo" della pittrice Fausta Sangiovanni, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Carbonara di Nola (Na).
Intervervengono alla cerimonia di apertura per i saluti di rito: il dott. Michele Paradiso sindaco del Comune di Carbonara di Nola (Na); il dott. Giovanni Varchetta, assessore alla Cultura del Comune di Carbonara di Nola (Na); illustrerà la mostra e il percorso artistico della giovane pittrice l'artista Fabio Niola di Marzano di Nola.
La mostra resterà aperta al pubblico il 6 e 7 giugno 2015, dalle ore 19 alle 24.

Fausta SangiovanniScheda Biografica dell'artista
L'artista Fausta Sangiovanni nasce a San Gennaro Vesuviano il 5 giugno 1972, oggi residente a Carbonara di Nola (NA); artista figurativa con qualche incursione nell'astrattismo.
"Autodidatta"; nell'anno 1987, all'età di 15 anni è stata allieva del maestro Giovanni Esposto di Napoli con studio a Nola. Successivamente tra il 1988 e il 1991 riesce ad eseguire ben 60 opere, vendute nei paesi limitrofi. Grazie al parroco della vicina parrocchia di Pozzoromolo, riesce ad allestire la sua prima "personale", acquistando notorietà già nel fiore degli anni.
Nel 1991 si sposa, e con il matrimonio abbandona la pittura per dedicarsi a tempo pieno a fare la moglie e la madre. Finalmente nel 2004 riprende i pennelli, partecipando a molte mostre collettive: a Nola nella "Chiesa del collegio", a Lauro nella "Chiesa delle Rocchettine" e nel museo di Umberto Nobile, a Taurano nel Convento di "San Giovanni del Palco", a Domicella effettua la sua prima ed unica estemporanea sul posto presso la "Badia".
Nel 2010 ha partecipato ad una collettiva, organizzata nella sala consiliare del comune di Palma Campania, seguita da una personale, affiancata alla presentazione di un libro.
Anche due concorsi di pittura a Cicciano e Quindici segnano il suo percorso artistico.

 

Inaugurata l’ultima tappa della collettiva d’arte “Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro”

Il Complesso Monumentale di San Leucio ha ospitato il vernissage dell'ultima tappa della rassegna promossa dall'Associazione Arteggiando in collaborazione con l'Ordine degli Architetti P.P.C di Caserta.

Locandina Itinerari 500x446 C.S. - 28-05-205 - Inaugurata domenica 24 maggio 2015, presso il suggestivo Complesso Monumentale di San Leucio, l'ultima tappa della collettiva d'arte "Itinerario d'Arte in Terra di Lavoro", promossa dall'Associazione Arteggiando in collaborazione con l'Ordine degli Architetti P.P.C di Caserta. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 9,00 alle 18,00, fino al 6 giugno, eccetto il martedì.
La conferenza stampa di presentazione dell'evento si è tenuta nel Salone delle Conferenze del Real Sito di San Leucio, una location d'eccellenza per una mostra che riunisce 50 artisti da tutt'Italia, molti dei quali di fama internazionale. Ad aprire i lavori la moderatrice, prof.ssa Maddalena Venuso, a seguire l'intervento dell'arch. Giovanna D'Amodio, curatrice della collettiva, che ha portato i saluti da parte del Commissario Straordinario dell'EPT di Caserta, la dott.ssa Lucia Ranucci, che, impossibilitata a partecipare ha fatto pervenire il proprio plauso per l'iniziativa che segue e sostiene fin dal principio. La curatrice della mostra ha proseguito il suo intervento illustrando l'iniziativa al pubblico di appassionati presenti in sala, rimarcando come lo stesso progetto sia nato con lo scopo di promuovere l'arte contemporanea, valorizzando nel contempo il patrimonio artistico casertano.
San LeucioLe location scelte per le cinque tappe, infatti, rappresentano il patrimonio storico artistico spesso misconosciuto della provincia di Caserta, l'obiettivo è quello di riscoprire e comunicare meraviglie che devono tornare ad essere patrimonio di tutti.
Giancarlo Pignataro, consigliere dell'Ordine degli architetti di Caserta, ha portato i saluti istituzionali dell'Ordine, che ha collaborato attivamente alla realizzazione e promozione del progetto.
Successivamente, il prof. Ermanno Di Sandro, critico d'arte e scrittore, ha tracciato le linee guida per una lettura consapevole della mostra, attraverso un dotto excursus storico nell'arte italiana dal Medioevo alla Modernità, sottolineando la funzione onirica e catartica dell'arte stessa.
Il prof. Pasquale Lettieri, critico d'arte e docente di Storia dell'Arte, ha presentato la mostra, sottolineando come l'arte moderna segni un momento fondamentale di passaggio dal sogno illuminista di ricerca della felicità, da un valore "orizzontale" della cultura ad uno "verticale". L'esperienza creativa é esperienza del quotidiano, e il valore dell'arte attuale risiede anche nella capacità spirituale di influenzare attraverso le proprie forme le posizioni del vivere.
San-Leucio-5-680x365La conferenza si è conclusa con l'invito per al finissage del prossimo 6 giugno, nel corso dell'incontro sarà presentato il catalogo della mostra, le cui schede critiche sono state curate dal dott.. Edoardo Panetta. Cornice del vernissage l'installazione dell'artista Gennaro Di Giovannantonio, che nel cortile del Real Sito ha accolto il pubblico con la sua opera "La Pagliara", antica capanna dei carbonai, ispirata alle "culture biocentriche delle popolazioni Italiche", al religioso rispetto per la terra, per il paesaggio e il cosmo che quella cultura nutriva per tutti gli elementi naturali, eletti a paradigma della propria esistenza.
Di rilievo l'esposizione stilistica curata dalla prof.ssa Franca Corrado, che ha proposto una collezione di abiti "sui generis", ottenuti con materiali di recupero, mentre, l'Associazione Favole Seriche ha messo in campo figuranti in abiti settecenteschi, evocando efficacemente la presenza dei Borbone signori di San Leucio.
A concludere lo stimolante pomeriggio, il concerto del Coro della Leonessa, diretto dal Maestro Carlo Forni, tenutosi presso la Sala della Coculiera, per questa occasione presentata per la prima volta al pubblico. Ai presenti è stato offerto un gustoso assaggio di tipicità locali.
Appuntamento, dunque, al 6 giugno per il finissage della mostra che vuole essere l'ultima espressione di un lungo percorso nel mondo dell'arte durato nove mesi, il cui scopo è stato portare all'attenzione di un vasto pubblico, attraverso un'esposizione d'arte unica nel suo genere, dimore baronali e antichi castelli presenti sul territorio provinciale e recentemente recuperati, con lo sforzo di privati ed enti pubblici, con interventi di restauro e conservazione architettonica.

Ufficio stampa DAMA – Daphne Museum Art (SEMA)
Info e contatti: www.associazionearteggiando.it

 

Roma: Conferenza stampa per la presentazione del Premio Cimitile 2015

Logo fondazione-610x400C.S. – 03.06.2015 - Giovedì 4 Giugno alle ore 11.30 nella sede istituzionale della Regione Campania di via Poli, 29 a Roma, la Fondazione Premio Cimitile ha organizzato la conferenza stampa per presentare la rassegna letteraria nazionale "Premio Cimitile – Il libro incontra le basiliche", giunta quest'anno alla XX edizione.
Alla presentazione interverranno: Felice Napolitano, Presidente della Fondazione Premio Cimitile; Ermanno Corsi, Presidente del Comitato scientifico del Premio; Elia Alaia, Presidente dell'Associazione Obiettivo III Millennio; il neoeletto sindaco di Cimitile, Francesco Di Palma e Sandro Petrone, Giornalista della Rai.

Scheda analitica del Premio
Organizzato da: Fondazione Premio Cimitile
Indirizzo:via Nazionale delle Puglie, 3 - 80030 Cimitile – Na
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 0818239927
Cellulare: 3351855099
Internet: http://www.fondazionepremiocimitile.it
Indirizzo spedizione degli elaborati: Casella Privata 200 Mail Boxes Etc. via A. Laterizio 28 – 80035 Nola (NA).
Bando completo: BANDO DI CONCORSO PREMIO CIMITILE.pdf
Sezione A - Narrativa inedita
Tema: Libero. Copie: Due. Lunghezza: I dattiloscritti tra le 50 e le 250 cartelle, cadauna di circa 45 righi. Opere ammesse: Due.
Sezione B - Narrativa edita
Tema: Libero. Copie: Due. Lunghezza: Illimitata. Opere ammesse: Due.
Sezione C - Attualità edita
Tema: Libero. Copie: Due. Lunghezza: Illimitata. Opere ammesse: Due.
Sezione D - Saggistica edita
Tema: Libero. Copie: Due. Lunghezza: Illimitata. Opere ammesse: Due.
Sezione E - Arte paleocristiana edita
Tema: Archeologia e Cultura Artistica in età Paleocristiana e Altomedievale. Copie: Due. Lunghezza: Illimitata. Opere ammesse: Due.
Quote di partecipazione:Gratuite
Premi: Campanile d'argento per tutte le opere premiate.
Per la sezione di narrativa inedita, l'opera vincitrice sarà pubblicata a cura della Casa Editrice "Guida" di Napoli, che provvederà alla distribuzione della stessa su tutto il territorio nazionale riconoscendo i diritti d'autore di legge.
Premiazione: 20 giugno 2015, Nel Complesso Basilicale Paleocristiano di Cimitile
Giuria: La giuria è presieduta dal Dott. Ermanno Corsi, Già Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania.
Con il patrocinio di: Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Cimitile, Associazione Obiettivo III Millennio, Camera di Commercio di Napoli
Sponsorizzato da: Pastificio Ferrara, Snie.

 

Napoli: Convegno internazionale su “Augusto e la Campania” il 14 e 15 maggio a chiusura delle manifestazioni per il bimillenario della morte dell’imperatore romano

locandina Augusto e la Campania Mariateresa Buonfiglio - 20.05.2015 - Studiosi internazionali si sono confrontati il 14 e 15 maggio 2015, a Napoli a conclusione della mostra "Augusto e la Campania, da Ottaviano a Divo Augusto 14-2014 d.C", organizzata dal Museo Archeologico di Napoli, in un convegno scientifico.
Due le sedi dell'incontro internazionale di studio: l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Aula Pessina, corso Umberto I, 40 (il 14 maggio, alle ore 9.30; il 15 maggio, alle ore 9.00) e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Piazza Museo 18 (il 15 maggio, alle ore 15.00), nel corso del quale si sono confrontati autorevoli studiosi, provenienti da istituzioni di ricerca italiane ed europee (Francia, Germania, Spagna).
Il convegno scientifico è voluto essere un momento di riflessione critica sulle iniziative realizzate nell'ambito della ricorrenza del bimillenario della morte di Augusto (19 agosto 14 d.C.) e, nello stesso tempo, un aggiornamento delle conoscenze sul rapporto tra ideologia imperiale e programmi urbanistici e iconografici attuati sotto Augusto in Campania, in Italia e nel bacino del Mediterraneo.
napoli convegno  bimillenario6Particolare importanza, in questo senso assumono i contributi di José Beltrán Fortes, Universidad de Sevilla, su "Monumentalizzazione urbana nella Betica augustea: esempi e modelli"; Pilar Leon, Universidad de Sevilla, su "Riproduzioni ispaniche dei gruppi mitologici del foro di Augusto"; Carlos Marquez, Universidad de Córdoba, su "Una statua seduta di Augustus Divus Pater in Betica", e Pedro Rodriguez Oliva, Universidad de Málaga, su "La política sucesoria de Augusto en la prouincia romana de la Bética: documentos arqueológicos, epigráficos y numismáticos", che hanno fornito nuovi dati sulla Provincia Betica.
Sono state trattate, nel corso delle due giornate, anche varie altre tematiche tra cui: "Nuovi dati dalla Provincia Betica"; "Augusto e la Campania in mostra"; "Regio I, Latium et Campania"; "L'uomo, il divo, gli dei"; "Storia, Economia e Società"; "I Luoghi"; "L' otium del princeps"; "Letteratura e filosofia"; "La comunicazione per immagini"; "Complessi architettonici, decorazioni e arredi scultorei".
Tutte queste tematiche, inoltre, sono state integrate da varie comunicazioni scritte, tra le quali ricordiamo:
giochi olimpici a Napoli"La policromia della scultura in età augustea: il colore delle opere in mostra" di Simone Foresta, Università degli Studi di Napoli Federico II; "Scene nilotiche in Campania" di Valeria Sampaolo, Museo Archeologico Nazionale di Napoli; "Alife: Il teatro" di Enrico Stanco, Soprintendenza Archeologia della Campania; "Alife: sculture dal teatro" di Floriana Miele, Soprintendenza Archeologia della Campania; "Capua: il monumento funerario in località Ponte San Prisco" di Stefania Tuccinardi, Università degli Studi di Napoli Federico II;
"Capri: Danaidi nell'arredo scultoreo delle ville di Augusto" di Luca Di Franco, Università degli Studi di Napoli Federico II; "Capri: Storia e Mito su fregi fittili dalle ville imperiali" di Carmela Capaldi, Università degli Studi di Napoli Federico II).
Si è tenuta pure una Tavola rotonda sugli aspetti scientifici ed espositivi della mostra "Augusto e la Campania", presieduta e moderata da Gaetano Manfredi, che ha visto gli interventi di Stefano De Caro (ICCROM), Arturo De Vivo (Università degli Studi di Napoli Federico II), W. Dieter Heilmeyer (Freie Universität zu Berlin), Leonardo Di Mauro (Università degli Studi di Napoli Federico II), Tomaso Montanari (Università degli Studi di Napoli Federico II),Massimo Osanna (Soprintendenza Speciale per Pompei Ercolano e Stabia),Paul Zanker (DAI-Deutsches Archäologisches Institut, Roma) e Fausto Zevi (Università La Sapienza, Roma).
L'evento è stato organizzato da Carmela Capaldi del Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con Adele Campanelli, Massimo Osanna e Valeria Sampaolo, ed è il frutto della sinergia attiva tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", la Soprintendenza Archeologia della Campania, la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e la Direzione del Museo Archeologico di Napoli.
Vi hanno partecipato, inoltre: Agnes Allroggen Bedel, Filippo Barattolo, Elena Calandra, Giuseppe Camodeca, Paolo Caputo, Sara Caldarone, Vittoria Carsana, Giuliana Cavalieri Manasse, Marina Caso, Salvatore Cerasuolo, Teresa Elena Cinquantaquattro, Mauro De Nardis, Franca Del Vecchio, Gianluca Del Mastro, Diva Di Nanni, Domenico Esposito, Eduardo Federico, Carlo Gasparri, Costanza Gialanella, Daniela Giampaola, Maria Paola Guidobaldi, Giovanni Indelli, Rossella Iovinella, Giuliana Leone, Edoardo Massimilla, Carlos Márquez, Maria Elisa Micheli, Elena Miranda, Richard Neudecker, Elsa Nuzzo, Marco Pacciarelli, Stefania Pafumi, Claude Pouzadoux, Pedro Rodríguez Oliva, Gilles Sauron, Eliodoro Savino, Giuseppe Scarpati, Claudia Valeri.

La mostra su "Augusto e la Campania"
La mostra "Augusto e la Campania. Da Ottaviano a Divo Augusto. 14-2014 d.C.", promossa dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Napoli, finanziata dalla Regione Campania, fondi P.O.R. Campania F.E.S.R. 2007/2013 e realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia, è stata inaugurata venerdì 19 dicembre 2014 ed ha chiuso i battenti lunedì 4 maggio u.s..
Oltre 100 le opere in mostra, alcune delle quali presentate per la prima volta al pubblico. Si tratta per la gran parte di pezzi appartenenti al Museo Archeologico di Napoli, ai quali sono stati aggiunti prestiti del Centro Caprense I. Cerio, Capri, e della Curia Arcivescovile - Museo Diocesano di Capua.

 

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