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Cimitile: Gli Amici del Presepe propongono la 14a edizione del presepe vivente nello scenario suggestivo delle Basiliche Paleocristiane

Cilitile 3 800x793Felice Manganiello - 05.12.2015 - Albert Camus ha scritto: "Sono spesso amori segreti quelli che dividiamo con una città". Spesso, è un "evento" - la sua esperienza, il suo ricordo - che:  ci lega a un luogo, ci fa innamorare di una città, ci spinge a tornarvi, come spettatori e attori di un rito da concelebrare.
Quest'anno, l'associazione "Amici del presepe vivente", con la partecipazione della Pro loco e della nuova amministrazione comunale, nella sua sede ideale e tradizionale, le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, ripropone  l’evento “Il Presepe Vivente”, giunto alla sua 14° edizione

il viaggio di Maria e Giuseppe vissuto in maniera del tutto singolare, diversa da ogni manifestazione dello stesso genere, punta non solo sulla capacità del luogo di attrarre flussi di visitatori, ma soprattutto a “rafforzare” la coesione sociale e il senso di appartenenza della comunità, impegnandola in un profondo processo di valorizzazione socio-culturale.
Cimitile 1 600x800Novità di quest’anno è un percorso “rigenerato” che promette un vero e proprio “Ritorno al passato” nelle città che hanno segnato la storia, fedelmente “ricostruite” in uno scenario quasi cinematografico, dove i visitatori saranno testimoni degli eventi a cui assisteranno. Vivere l’Annunciazione, vedere una Betlemme povera di risorse che fa affidamento alla terra, ai cibi della tradizione, all’artigianato, ma ricca di speranza e di persone che prendono coraggio dalla "grotta", dove un neonato dà voce e sembianze al bambino Gesù. Duemilaquindici anni fa l’accampamento romano e la Reggia di re Erode rappresentavano l’egemonia prepotente e sfarzosa dell’epoca in contrasto con un’ambientazione povera e consunta.

Attraverso il racconto della natività gusteranno i sapori del tempo e gioiranno insieme ai pastori, perché saranno i primi a ricevere la notizia della nascita di Gesù e assisteranno all’arrivo dei Magi, portatori di doni per eccellenza.
Cilitile 2 800x600Tutto questo, in un viaggio di quasi due ore immersi nel complesso  basilicale, il più grande esempio archeologico di arte paleocristiana in  Europa, che da più di 3 anni viene scelto dagli “Amici del presepe vivente” con l'intento di rinnovare l’importanza di quei luoghi sacri e fare da culla ad una manifestazione che illuminando il sito pronuncia ancor più la spiritualità e la sacralità del luogo, coinvolgendo grandi e piccini in uno spettacolo assolutamente originale e suggestivo.
L’appuntamento per il Presepe Vivente è per il 26-27 di Dicembre 2015 dalle ore 18:00 alle ore 22:00
Ci piace pensare che, attraverso l’incanto, la meraviglia e la gioia, lo spirito del Santo Natale sia più vivo nei nostri cuori. Per questa ragione vi raccomandiamo di non mancare.
In caso di pioggia la manifestazione verrà posticipata al 2-3 di Gennaio 2016 dalle ore 18:00 alle ore 22:00.

Marigliano: Esposizione d'arte contemporanea "Terra Felice"

Castello Palazzo Ducale - Città di Marigliano: 5-6-7-8 dicembre 2015, grande esposizione collettiva di arte contemporanea in occasione della seconda edizione de “alla Corte del Gusto”.

Locandina alla corte del gusto LRLa seconda edizione de “alla Corte del Gusto” si arricchisce dell’esposizione collettiva d’arte contemporanea “Terra felice”, curata da Antonio Geirola e realizzata con il sostegno del DAMA Museum.

L’evento, che si svolgerà dal 5 all’8 dicembre 2015, presso il Castello Ducale di Marigliano (NA), ha lo scopo di valorizzare e favorire la riscoperta delle tante eccellenze che, nei diversi campi, caratterizzano la regione Campania.

Gusto, arte, musica e cultura saranno protagonisti di degustazioni, laboratori, stand, mostre, concerti, spettacoli, incontri e dibattiti in un contesto urbano che però conserva ancora vivo il ricordo del suo passato. E grande spazio sarà dato proprio all’esposizione artistica “Terra felice”, che sarà inaugurata sabato 5 alle ore 12,30, al termine dell’incontro-dibattito "Il Sud che vince" e resterà aperta e  visitabile per tutta la durata della manifestazione.

I visitatori avranno modo di ammirare le opere di diversi artisti legati in vario modo alla regione Campania. In tal modo l’aspetto eno-gastronomico proprio dell’evento risulta inserito in una cornice ben più ampia, tesa a rappresentare le eccellenze del Sud , ove arte, musica, mestieri, individualità di prestigio, offrono un saggio di quanto sia in grado di offrire questa terra meravigliosa, feconda non solo per la fertilità di Virgiliana memoria (Campania Felix ), ma anche e soprattutto per la prodigiosa capacità di rinascita, in un continuo rifiorire di idee, progetti, ambizioni. Ben si inserisce quindi in tale contesto, la presenza di una mostra d’arte i cui curatori hanno cercato di proporre una diversificazione tale da costituire un eccellente companatico per lo spirito, offrendo in maniera intelligente vari aspetti della creatività artistica sì da offrire spunti di riflessione e meditazione ai visitatori. Sarà possibile ammirare le opere di Gisela Robert, artefice di composizioni dense di slanci lirici esaltati da rutilanti esplosioni di colore, l’artista si renderà disponibile per una “performance” dal vivo. Le tensioni metafisiche di Luigi Guarino, che ci rappresentano in maniera suggestiva le contraddizioni di una società in eterno bilico tra il bene ed il male. La poesia bucolica di Vincenzo Murano, che sa offrirci in maniera assolutamente particolare e piacevole la descrizione di una civiltà contadina velata da latenti nostalgie. Il fantastico mondo di Mina Ranucci, con la proposta di figure antropomorfe inserite su sfondi surreali, che ci riportano all’origine della vita come in un liquido amniotico, con il suo abbraccio materno.  Ed ancora, in uno spazio necessariamente ritagliato ad “hoc”, ammireremo le composizioni di Evan De Vilde, fondatore di una nuova corrente artistica, l’Archeorealismo, il quale ci propone una fusione di antico-moderno con realizzazioni spesso suggestive, ove oggetti antichi assolutamente originali assumono nuova vita in contesti moderni, creando contrasti che inducono a riflettere sull’essenza delle cose.

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Avellino: Appuntamenti Culturali

Libro M.C. de Cardona 305x500Presentazione del libro di Emilio Sarli su Maria De Cardona, contessa di Avellino

Venerdì 27 novembre,alle ore 17.00, presso l’Archivio di Stato ad Avellino, presentazione del libro di Emilio Sarli“La decima Musa del Parnaso Maria De Cardona”.

Prendono parte all’incontro,Michela Sessa, direttore dell’Archivio di Stato di Avellino;Alessandra Aufierodell’Associazione Agape; l’autore Emilio Sarli.La presentazione è curata dal funzionario archivista Marisa Bellucci, autrice di “Maria de Cardona Contessa di Avellino”.

“La decima Musa del Parnaso Maria De Cardona” di Emilio Sarli racconta la storia e la vita di una nobildonna del ‘500 realmente esistita,  vissuta nel Regno delle Due Sicilie in uno dei periodi più floridi del Regno e nelle cronache del tempo viene spesso citata come donna colta, intelligente, benvoluta da tutti per la sua disponibilità e la sua grazia. Maria de Cardona, marchesa di Padula,contessa di Avellinoe signora di altri feudi, fu, infatti, mecenate, letterata, rimatrice, cantatrice.

Emilio Sarli ricostruisce la storia di Maria De Cardonae della sua personalità, cucendo insieme le testimonianze raccoltein antichi documenti; e Il ritratto, che viene fuori nel libro, è quello di una donna che amava l’arte, la poesia e la canzone, ma che conosceva molto bene anche la politica.

Gerardo TronconeIncontro con l’ing. Gerardo Trocone su Storie e misteri delle acque d’Irpinia

Venerdì 27 novembre, presso la Cooperativa Irpina Assistenza Anziani Caritas, in via Annarumma 138, l’Associazione Culturale “Orizzonti”, presieduta da M. Francesca  Russo, dalle 18,00 alle 20,00, ha organizzato un incontro con l’ing. Gerardo Troncone, presidente dell’Associazione IRPINIA RITROVATA, sull’attualissimo tema delle acque: “Dal monaciello agli occhi di mare: storie e misteri delle acque d’Irpinia”.

AVELLINO: NOTIZIARIO DAL MUSEO IRPINO

VITA DA MUSEO: Da Avellino a Washington

ACLSCon grande piacere, oltre che motivo di orgoglio, è stato messo a disposizione di un ricercatore del Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery of Art di Washington, il dott. Ivo van der Graaff, la foto di un reperto esposto nelle sale del Museo Irpino.

Si tratta di un eccezionale esemplare di modellino di porta urbica rinvenuto nell’antica Abellinum e che a breve entrerà a far parte dell'Humanities Series eBook dell'American Council of Learned Societies.

ACLS Humanities E-Book

2 HEB revACLS Humanities E-Book (HEB) is an online collection of nearly 4,700 books of high quality in the humanities, including digitized versions of already-published titles and a select list of new ("born digital") titles. These titles are offered by the ACLS in collaboration with 31 learned societies, over 100 contributing publishers, and the Michigan Publishing division of the University of Michigan Library. The result is a collection of works of major importance, recommended and reviewed by scholars, that remain vital and are frequently cited in the literature. Among the works are books authored by ACLS awardees.

HEB is accessible through institutional and individual subscriptions (available to members of any one of the  ACLS member societies at a low annual fee).

3 tesoriTESORI DA MUSEO: Una spilla, due spirali o degli occhiali?
Non esistendo ancora cerniere e bottoni, come si faceva nell'età del ferro a fissare tra loro parti di vestiario? Si utilizzavano le ‪fibule o più semplicemente spille che potevano avere forme diverse ed essere anche oggetti ornamentali.

Questo mese viene fatto conoscere un esemplare molto interessante, appartenente alla storica Collezione Zigarelli e forse proveniente dalla Valle dell'Ofanto, formato da due grandi spirali e per questo comunemente definito “ad occhiali”.

 

 

Museo Irpino - Complesso Monumentale, ex Carcere Borbonico;

Museo Irpino del Risorgimento;

Pinacoteca Provinciale;

Lapidario Provinciale

Corso Europa - 83100 Avellino
tel. 0825 790539 (lunedì-venerdì ore 9-13)
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
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Baiano: Bandito Il Premio Letterario “Mondo Piccolo”, dedicato alla memoria di Orazio Bocciero

Le ragioni dell’iniziativa e della dedica. I temi di riferimento. Il Bando. Servizio foto a corredo  di Pietro Luciano.

logo Proloco Baiano20.11.2015 - La Pro Loco di Baiano e il Circolo Sociale 1890 hanno bandito di partecipazione il Premio Letterario “Mondo Piccolo”, dedicato alla memoria di Orazio Bocciero

baiano panoramaOrazio Bocciero (1928-2005) è stato un uomo complesso e ‘impegnativo’: baianese purosangue, tenacemente attaccato alle proprie radici e al proprio territorio, ingegnere per forza, bibliofilo e musicofilo per passione, grande intrattenitore e conversatore, testardo come pochi di fronte alle forze centrifughe della vita, che in ogni modo ha provato a staccarlo dalla propria matrice antropologica, senza peraltro riuscirci.

copertina libro Bocciero Vecchione 583x800In età già avanzata, decise - e vi si impegnò fino alla fine - di affrontare il nodo della memoria e del proprio rapporto con il paese, dedicandosi prima agli studi antropologici (lesse di tutto, da de Saussure ad Althusser, a Barthes, da Levi-Strauss a De Martino) e poi a una personale ricerca di ricostruzione delle radici strutturali della comunità baianese, supportato affettuosamente dall’amico di sempre, Antonio Vecchione, che lo affiancò nella realizzazione del progetto di una vera e propria monografia su Baiano, edita dal compianto Elio Sellino.

baiano corso vecchia immagine347x347In questo testo, ponderoso e introdotto dal notissimo antropologo Marino Niola, i due autori disegnarono un affresco epico e insieme lucido, a tratti impietoso, dell’evolversi della storia della comunità, facendo riemergere dall’oblio nel quale già stavano per perdersi, i volti, le voci e le storie di tanti uomini e donne, di tanti rituali sociali, di una Weltanschauung popolare, ma convinta e invincibile, che si proiettava direttamente sullo scenario del contemporaneo e del post-moderno. In questo modo, aggirando i rischi della narrazione fine a se stessa, Baiano diventava metafora del mondo stesso, un concentrato di storie piccole che risuonano all’interno della storia globale.

baiano e santo stefanoRicordare oggi questa figura di uomo di cultura e di passioni con un Contest letterario è un gesto che egli avrebbe molto gradito, e per trovare il giusto focus tematico, nulla sembra più adatto del riferimento a un autore che egli amò molto, condividendone la misura, l’umiltà e la visione.

il maio di baiano la festaSeduto alla sua scrivania, intento a ricreare il mondo tra quelle quattro mura rivestite da migliaia di libri, usando ogni sistema, anche tecnologico, per non restare mai indietro, Orazio Bocciero era sempre informato, senza fermarsi alla comunicazione main stream; seguiva l’evolversi delle culture, dei problemi etici e politici del mondo, in modo da poter sostenere incredibili conversazioni anche con esperti di alto livello e questa sua straordinaria capacità era alimentata proprio da un profondo senso di appartenenza alla propria comunità: in estrema sintesi, egli si sentiva cittadino di quello che Giovannino Guareschi aveva definito il ‘Mondo Piccolo’:«Così vi ho detto, amici miei, come sono nati il mio pretone e il mio grosso sindaco della Bassa. (…) Chi li ha creati è la Bassa. Io li ho incontrati, li ho presi sottobraccio e li ho fatti camminare su e giù per l’alfabeto
Guareschi book Mondo PiccoloNel 1948 usciva, nel clima euforico e al tempo stesso stanco del Dopoguerra, la raccolta di racconti ‘Mondo Piccolo’ di Giovannino Guareschi. La saga di Peppone e Don Camillo accendeva una luce abbagliante su una dimensione fino ad allora trascurata dalla letteratura, grande e meno grande: quella del paese visto come comunità di uomini che, all’ombra del proprio campanile, vivono e rielaborano i grandi temi politici ed etici del loro tempo (Guareschi era un autore molto caro a papà, che in qualche modo ne condivideva proprio la visione del mondo da questa particolare angolazione).

MuseoGuareschiLa cosa interessante di questo approccio è che Guareschi non parla, come molti autori dall’Ottocento in poi (citiamo Dostoevskij, per tutti, ma anche il nostro Verga..) di ‘provincia’, ovvero di quella categoria deteriore che definisce lo scimmiottare - talvolta in modo ipocrita e superficiale - di mode e tendenze della grande città da parte di èlites reazionarie e sostanzialmente ignoranti, ma di ‘umanità’, cioè quel substrato autentico e recettivo di coscienza collettiva che permette anche a uomini senza cultura di ‘sentire’ i grandi temi, comprenderne il senso profondo e compiere talvolta gesti straordinariamente coraggiosi e pieni di senso etico e storico. Le piccole comunità hanno questo grande vantaggio: la prossimità, che permette di sfrondare gli eventi dal superfluo, guardare agli altri come a propri simili, anche in presenza di resistenze culturali e religiose.

G. Tomasi di Lampedusa Il gattopardoA dispetto di una visione stereotipata e spocchiosa, queste comunità non sono più –e non sono mai state- arcipelaghi, gruppi di isole divise da correnti insuperabili, ma sono citoplasmi cellulari, permeabili dai nutrienti e nel contempo capaci di difendersi dagli attacchi esterni … In questo senso, Mondo Piccolo, che è G. Marotta Gli alunni del soleun Ossimoro, è davvero un titolo eloquente: sulla scena del piccolo paese di Brescello, nella Bassa Padana, passano le lotte sociali riformiste, il clima oppressivo del fascismo e della guerra la ricostituzione delle comunità locali dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, la rivoluzione sessuale, la crisi religiosa di più generazioni, addirittura la Globalizzazione, che, ricordiamolo, ha origine proprio nel Secondo Dopoguerra, con la nascita dell’ONU..

F. Arminio Geografia commossa dellìItalia internaIn Italia molti autori hanno saputo utilizzare, anche se con sensibilità diverse, questo approccio:da Tomasi di Lampedusa, che ne ‘Il Gattopardo’ ha usato il paradigma provinciale per rendere tutto il dramma lacerante della forzata Unità d’Italia, a Giuseppe Marotta, che ne ‘Gli Alunni del Sole’ fa del bidello napoletano Federico Sorice un maestro di mitologia, filosofia e storia contemporanea, fino a Franco Arminio, che nella sua ‘Geografia Commossa dell’Italia Interna’ disegna scenari di una nuova e rivoluzionaria S. Niffoi Collodoromodernità ‘paesologica’, e al grande autore sardo Salvatore Niffoi, nella cui opera ‘Collodoro’ troviamo addirittura gli Antenati che si uniscono alle moderne lotte del paese contro una Discarica. Lo stesso Vinicio Capossela, con il suo recente ‘Il Paese dei Coppoloni’ ha intuito che il nuovo epos letterario può nascere e alimentarsi solo grazie al recupero di questa dimensione di comunità di uomini e di anime..
Dunque questo premio letterario ha l’ambizione, partendo dalla scelta di vita di un oscuro uomo di provincia, di accendere una luce potente sulla voglia di raccontarlo, questo ‘Mondo Piccolo’, raccogliere opere che V. Capossela Il paese dei coppoloni 509x800riflettano su questo affascinante ossimoro, che raccontino, con voce autentica e commossa, come le comunità hanno vissuto e vivono i grandi temi politici, etici e culturali, come esse possano insegnare alla Politica, al Potere, una via diversa alla convivenza, al progresso e alla felicità.

Speriamo di trovare narratori originali, di storie di paese che affrontino i temi più alti del pensiero;in particolare,abbiamo  ritenuto utile indicare alcuni spunti di riflessione, al solo scopo di disegnare grossolani confini per questo sconfinato universo”, dicono gli organizzatori del Premio
Il tema al quale dovranno fare riferimento gli elaborati è ampiamente approfondito nelle ragioni dell’iniziativa allegate al bando, le informazioni sono disponibili all’indirizzo:www.premiomondopiccolo.it
In particolare, dopo un’introduzione alla figura di Orazio Boccieri e un’analisi di come spesso la letteratura sia stata attenta a mostrare i cambiamenti politici e sociali attraverso storie di grande spessore ambientate nella provincia, vengono individuate 9 linee guida, dalle quali è permesso tranquillamente allontanarsi, che possono essere di spunto per i racconti:
1. La Parola e la Libertà (esempi di racconto minimo sullo ‘stare al mondo’)
2. Il Territorio come spazio umano e naturale
3. ‘Restiamo Umani’, storie di solidarietà e accoglienza
4. Resistenze e Resilienze (le lotte di comunità contro la predazione territoriale)
5. l’amore e il Campanile (storie di uomini e donne nel vortice del sentimenti)
6. tradizione e innovazione (prove di dialogo inter-generazionale)
7. Crescita e Decrescita (la qualità della vita e la qualità dei consumi nella dimensione del ‘Mondo Piccolo’)
8. letteratura e Comunità (piccoli uomini e grandi eredità culturali)
9. ‘Ovunque Proteggi’: religione e vita quotidiana nella dimensione Globale.

In allegato:Il Regolamento del Premio 

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