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Il nuovo album di Blandizzi “Da noi in Italia”presentato con un concerto nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore

copertina cdC.S. – Napoli - 20.12.2015 - Domenica 20 dicembre, alle 19.00, nel suggestivo Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore - Sala del Capitolo. (Vico San Domenico Maggiore 18), appuntamento per il concerto di Lino Blandizzi
L’occasione la offre il suo nuovo album dal titolo “Da noi in Italia”, uscito lo scorso 27 novembre, che vede in un brano la partecipazione straordinaria di James Senese e gli arrangiamenti di Gigi De Rienzo (Graf Music/Audioglobe).
Blandizzi in concertoIn continuità con l’impegno a favore della valorizzazione dei beni culturali, per la difesa dell’acqua pubblica e contro la violenza alle donne, arrivano dodici brani che evidenziano due anime dell’Italia: una corrotta che dà pugni nello stomaco e una sana, a cui bisogna riaccendere il cervello.
Attraverso sonorità folk-pop, un po’ bizzarre, l’arma dell’’ironia e la sua voce graffiante, Blandizzi porta l’ascoltatore a riflettere sugli inganni prodotti da quella mentalità che vede nell’Amalia l’unica possibilità di cambiamento.
Una chimera che si paga cara. La posta in gioco è il futuro. Perché “Da noi in Italia” è questione solo di mentalità e la mentalità può essere cambiata.
Nei brani echeggiano rimandi ed omaggi a Renato Carosone, in T’aspetto ‘e nove, Enzo Iannacci e alla Napoli, che fa da sfondo, tra luce ed ombre, al ciclo del commissario Ricciardi, nato dalla fantasia di Maurizio de Giovanni,  uno dei giallisti più apprezzati d'Italia.
BLANDIZZI CON SENESE Tanti i temi trattati, dalla forte connotazione sociale. Dalla denuncia di una mentalità che vede "nell'Amalia" l'unica possibilità di sostentamento (tema portante del nuovo album) ad un quadro a tinte forti che ha come protagonista il fenomeno dell'immigrazione, a cui fa da specchio  un nostro passato di emigrazione.
Ed ancora la disoccupazione, dove i giovani sono quasi esuli volontari con le radici "spezzate", per arrivare all'impegno per la valorizzazione e la tutela dei beni.
La musica diviene balsamo dell'anima nella canzone "Quelli con le ali" e poi sale verso le alte vette dell'amore per fare un omaggio alla bellezza dell'anima di chi vive la sua esistenza tra puntini sospensivi.
Blandizzi intinge la penna nell'inchiostro dell'ironia e conferma la sua vena poetica capace di accarezzare l'emotività, ma anche di incidere graffi, per risvegliare le coscienze.
L’ingresso al concerto è gratuito.

Uffici stampa: Tania Sabatino

Ph 3205741842

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 Alessandra Placidi

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Per saperne di più: www.blandizzi.com

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'A zampogna composizione natalizia di Antonio Fusco con commento di Vincenzo Quindici

zampogna G121.12.2015 - Quella che segue è’ una rara composizione  dialettale di Antonio  Fusco, la quale,  attraverso un’accessibile linearità linguistica, mira ad una comunicazione immediata e facilmente comprensibile da tutti i fruitori del messaggio poetico.   

L’incipit dei referenti testuali prende l’avvio da una percezione uditiva, suscitata dal timbro stridulo  della zampogna, che si diffonde nelle strade per la “nuvela d’ ‘a Madonna” (Novena della Madonna). Il suono richiama la sua mente all’avvicinarsi delle prossime festività natalizie e al ricordo della passata Epifania, quando disfece il presepe, riponendo in una capace scatola “pasture, Bambiniello e pecorelle”, le statuine  più rappresentative del presepe.

Si avverte in questa immagine di lenta e attenta gestualità, quasi rituale, una velata malinconia,  una sorta di dispiacere, nella coscienza di riprendere il normale ritmo della vita: la chiusura dello scatolone sembra segnare la fine di un periodo della vita, a sigillare  un segmento della linea del tempo.

Nella ripresa il suono della zampogna si trasforma in una “voce”, viene avvertito dal poeta come  rivolta personalmente a lui per ricordagli l’inesorabilità del tempo che non si ferma, e portandolo a meditare sul  peso e sugli acciacchi degli anni, che passano. In questa viva immagine la coscienza della provvisorietà umana si dilata, diventa generale.

La chiusura, in una struttura circolare, ritorna allo scatolone riposto nella  “cantinella, dove hanno  dormito per  un  anno “pasture, Bambiniello e casarelle”, senza avvertire il peso degli anni.

La poesia  si  snoda    in   dieci   endecasillabi  che  si  avvalgono di consonanze  (onna, ana, one, uno ella, alle ille) e di rime lontane (ogna. ogna, elle, elle), figure metriche che conferiscono ai versi un prezioso andamento musicale. Da segnalare anche due efficaci personificazioni che danno ad esseri inanimati sentimenti e vita:  la “voce” della zampogna e il “dormono” delle statuine, nonché la sineddoche metaforica “spalle” significante l’inesorabile indebolimento  e la progressiva precarietà dello stato fisico.

                                                     ‘A zampogna

                                             Aggio sentut’ ‘o suono d’ ‘a zampogna                                       

                                             ca gira p' 'a nuvela d’ ‘a Madonna;

                                             me pare ajere ‘o juorno da’ Befana                                              

                                             quanno mettiette dint’ ‘o scatolone,

                                             ‘ncartate cu’ e giurnali a uno a uno

                                             pasture, Bambiniello e pecurelle.

                                             Aggio sentuto a voce d’ ‘a zampogna;

                                             nat’anno m’è passato  ‘ncoppe ‘e spalle;

                                             vola ‘o penziero dint’ ’a cantinella

                                             addò dormono  ‘nzieme all’angiulille

                                             pasture, Bambiniello e casarelle.

APPUNTAMENTI CULTURALI: AD AVELLA SI PRESENTA IL SAGGIO SCIENTIFICO “ANTONIO BARBA”, A MARZANO DI NOLA IL VOLUME SCRITTO A PIU’ MANI PER VALORIZZARE E PROMOZIONARE IL VALLO DI LAURO

Copertina Libro De FalcoAVELLA - La Fondazione Avella Città d’Arte presenta, sabato 12 dicembre nel Teatro Comunale “Biancardi” di Avella, alle ore 10.00, il saggio scientifico “ANTONIO BARBA. Un illustre scienziato avellano”, che tratta un particolare momento della storia del Regno di Napoli e considera le intelligenti indagini di un brillante studioso avellano, a molti sconosciuto. Antonio Barba, infatti, è il primo studioso al mondo ad aver scoperto e descritto sperimentalmente il meccanismo di riproduzione dei muschi; ha verificato nuove strutture nel sistema nervoso e delineato la fisiologia del cervello; inoltre ha controllato e modificato in meglio l’esperimento del chimico francese Lavoisier sulla decomposizione dell’acqua.

Interverranno alla presentazione: Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”- Presidente della Conferenza dei Rettori; Lorenzo De Napoli, Professore di Chimica Organica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Michele Iervolino, Professore del Dipartimento di Ingegneria Civile alla Seconda Università di Napoli; Sisto Peluso, Docente di Storia e Filosofia al Liceo Classico “Carducci” di Nola; il prof. Salvatore De Falco, Autore del libro; Domenico D’Oriano, Editore; l’avv. Domenico Biancardi,  Sindaco di Avella; l’avv. Antonio Larizza, Presidente della Fondazione Avella Città D’Arte.

 

copertina Libro Vallo di Lauro 565x800MARZANO DI NOLA - Sabato 12 dicembre, alle ore 17.00, presso la sala consiliare del comune di Marzano di Nola, verrà presentato il libro realizzato dal Comune di Marzano di Nola (Av) – Por Campania FERS 207-2013. “In punta di piedi nell’antica Terra dei miti e degli dei – Vallo di Lauro, una Terra antica ma sempre nuova”.

Il lavoro è stato finanziato dalla Regione Campania che ha premiato un progetto presentato dal Comune di Marzano.

Alla presentazione del libro interverrannoDott. Trifone Greco, Sindaco di Marzano di Nola (Av); Arch. Sandro De Rosa, Ministero dei Beni Culturali; Dott. Paolo Romano, Coordinatore del Progetto “Dalle Origini al Medioevo”; Prof. Giuseppe Buonfiglio, storico locale. Coordina i lavori il giornalista Rocco Fatibene.

Il libro, scritto a più mani, con la regia del prof. Giuseppe Buonfiglio, è nato con lo spirito di valorizzare e promozionare il Vallo di Lauro. Vuole essere una testimonianza forte e tangibile di civiltà e vuole gettare le basi, ideali e concrete, nello stesso tempo, per le generazioni future. 

In queste 176 pagine, arricchite da un valido supporto fotografico, si è voluto condensare la storia e le storie quotidiane, le bellezze artistiche e la cultura di vita, i valori e le tradizioni, folkloristiche e gastronomiche, gli uomini, piccoli e grandi, che hanno fatto la storia del Vallo di Lauro.

Si presenta a Poggiomarino “Antiche tracce dell’umanità” di Linda Solino

Il lavoro finanziato da Fondazione con il Sud nell’ambito del Progetto “Cool Tour in Valle”.

copertina libro PoggiomarinoN. R. - 17.12.2015 - Venerdì 18 dicembre, alle ore 18.30, presso la Biblioteca Comunale di Poggiomarino, si presenta il lavoro della prof. Linda Solino “Antiche tracce dell’umanità”, sottotitoloAlla ricerca del mondo perduto della preistoria  italiana”, edito nei Quaderni del Gruppo Archeologico “Terramare 3000” Poggiomarino-Valle del Sarno.

La pubblicazione, presentata dal prof. Pier Giovanni Guzzo dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte già Soprintendente Archeologodi Napoli e Pompei e dal dott. Carlo Borromeo Presidente della Fondazione con il Sud, è stata resa possibile da Fondazione con il Sud nell’ambito del Progetto “Cool Tour in Valle”.

Intervengono: prof. Gerardo Aliberti, vicesindaco di Poggiomarino; dott. Angelandrea Casale, Ispettore Onorario MiBACT; dott. Antonio D’Amore, Responsabile Provinciale Associazione Libera; dott. Gianfranco Gazzetti, Direttore Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, l’autrice prof. Linda Solino, direttrice del Gruppo Archeologico “Terramare 3000” Poggiomarino-Valle del Sarno.

Moderatore: dott. Francesco Gravetti, giornalista de IL MATTINO.

La presentazione del libro sarà intervallata da interventi musicali dell’Accademia Artistica MUSIKARTE.

ARTE: TORNA 'ROCCREATIVA', APPUNTAMENTO AL MUSEO CIVICO

roccarainola museo civicoTorna ‘Roccreativa’, la manifestazione dedicata agli artisti locali organizzata dal Museo Civico di Roccarainola. L’evento culturale, patrocinato dal Comune di Roccarainola, lo scorso anno ha avuto un riscontro positivo di pubblico e di moli addetti ai lavori. “Roccreativa2015: diverse prospettive d'Arte”. E’ questo il titolo della manifestazione che si terrà presso il Museo Civico “Luigi D’Avanzo’ sabato 19 e domenica 20 dicembre. L’ingresso è gratuito e prevede i seguenti orari: sabato dalle 16.00 alle 20:00 e domenica dalle 11.13 alle 16.20. Diverse le novità della rassegna di quest’anno: alla pittura e alla scultura si aggiungono infatti anche opere fotografiche. Inoltre, grazie alla collaborazione di ClanioInArte, nella giornata di domenica pomeriggio si potranno degustare dei prodotti tipici. Il tutto sarà allietato dalla musica. Gli artisti che parteciperanno a ‘Roccreativa’ sono: Giovanna Lettieri, Rosario de Sarno, Lucia Rossi, Federico Natale, Luigi Tortolani, Rosario Rossi, Lina D'Avanzo, Pasquale Battimiello, Tommaso Ilardi, Larysa Nazarenko, Peppe Napolitano, Claudio Pirozzi, Gianluca Corrado, Luisa Scuotto, Giuseppe Natale, Maria Grazia Miele, Brigida Mazzariello, Riccardo Miele.

 

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