.: Il Meridiano on line :. | il quotidiano online

IL CAD INFORMA: PER I PROFESSIONISTI STOP AI CONROLLI BANCARI‏

Professionisti: stop ai controlli bancari Il Fisco si adegua alla sentenza della Corte Costituzionale: cadendo per i professionisti la presunzione costi/ricavi sui conti bancari, l'Agenzia delle Entrate annulla i contenziosi.

Salvatore GuerrieroL'Agenzia delle Entrate si adegua alla sentenza della Corte Costituzionale n. 228/2014dello scorso 6 ottobre, secondo cui non è lecita la presunzione costi/ricavi (pagamenti in nero) in relazione a versamenti e prelevamenti sui conti bancari dei Professionisti, in caso di mancata indicazione del beneficiario (legge n. 311/2004): non potendo più essere automaticamente accusati non possono neanche essere soggetti a controlli fiscali indiscriminati, per cui decadono i contenziosi aperti in questo senso. Il Direttore Rossella Orlandi ha anticipato che stanno per partire «precise direttive in tal senso».
Presunzione illecita - Come noto, la Corte ha stabilito l'illegittimità costituzionale dell'art. 32, comma 1, numero 2), secondo periodo, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), come modificato dall'art. 1, comma 402, lettera a), numero 1), della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria 2005), limitatamente alle parole "o compensi".
L'Art. 32 del D.P.R. n.600/1973, lo ricordiamo, prevedeva la presunzione in base alla quale le somme prelevate o versate sul conto corrente costituiscono compensi assoggettabili a tassazione, se non sono o annotate nelle scritture contabili e se non sono indicati i soggetti beneficiari dei pagamenti.
L'art. 1 della legge n. 311 del 2004, inserendo nel corpo di tale parte della disposizione le parole "o compensi",  aveva esteso ai lavoratori autonomi l'ambito operativo di tale presunzione.
Attività professionale - La decisione della Corte Costituzionale, che pone fine alla presunzione in questione, si basa sul fatto che l'esercizio di una attività professionale non può essere equiparata automaticamente ad una qualsiasi attività imprenditoriale, per la quale mantiene piena efficacia la suddetta presunzione. Per il reddito da lavoro autonomo, sottolinea la Corte, non possono valere le correlazioni logico-presuntive tra costi e ricavi tipiche del reddito d'impresa e il prelevamento sarebbe un "fatto oggettivamente estraneo all'attività di produzione del reddito professionale", idoneo a costituire un "mero indice generale di spesa". Questo perché, anche se le figure dell'imprenditore e del lavoratore autonomo sono per molti versi affini nel diritto interno come nel diritto comunitario, esistono specificità che devono essere considerate. Ad esempio l'attività svolta dai lavoratori autonomi, tipicamente, caratterizza per la preminenza dell'apporto del lavoro proprio e la marginalità dell'apparato organizzativo. Tale marginalità assume poi differenti gradazioni a seconda della tipologia di lavoratori autonomi, sino a divenire quasi assenza nei casi in cui è più accentuata la natura intellettuale dell'attività svolta, come per le professioni liberali.
La Corte sottolinea inoltre che:"La non ragionevolezza della presunzione è avvalorata dal fatto che gli eventuali prelevamenti (che peraltro dovrebbero essere anomali rispetto al tenore di vita secondo gli indirizzi dell'Agenzia delle Entrate) vengono ad inserirsi in un sistema di contabilità semplificata di cui generalmente e legittimamente si avvale la categoria; assetto contabile da cui deriva la fisiologica promiscuità delle entrate e delle spese professionali e personali".
In conclusione. "Nel caso di specie la presunzione è lesiva del principio di ragionevolezza nonché della capacità contributiva, essendo arbitrario ipotizzare che i prelievi ingiustificati da conti correnti bancari effettuati da un lavoratore autonomo siano destinati ad un investimento nell'ambito della propria attività professionale e che questo a sua volta sia produttivo di un reddito".

 

IL CAD INFORMA LE IMPRESE: NEWS DI OTTOBRE DI PMI Italia International

PMIAgevolazioni | Lavoro |Antiriciclaggio | Attività Finanziarie

Diritto Internazionale | Fisco |Diritto Penale | Fisco |Diritto Penale

|Operazioni straordinarie |Immobili |Lavoro|

 

Agevolazioni | Lavoro
Al via le domande per il bonus occupazionale "Garanzia Giovani"
Facendo seguito alla circolare n. 118 del 3 ottobre 2014, l'INPS, con messaggio n. 7598 del 9 ottobre 2014, ha comunicato che a decorrere dal 10 ottobre 2014, è accessibile il modulo telematico "GAGI" per inoltrare la domanda preliminare di ammissione al beneficio occupazionale del Programma "Garanzia Giovani" e chiedere la prenotazione dell'importo spettante.
Poiché l'incentivo vale per le assunzioni effettuate dallo scorso 3 ottobre, l'Istituto ha chiarito che, le istanze relative alle assunzioni effettuate tra il 3 e il 9 ottobre 2014, dovranno essere inviate entro sabato 25 ottobre 2014.
Per tali istanze la verifica delle disponibilità dei fondi sarà effettuata secondo l'ordine cronologico di decorrenza dell'assunzione.
Per le istanze relative alle assunzioni effettuate a decorrere dal 10 ottobre 2014, la verifica delle disponibilità dei fondi sarà effettuata secondo il criterio costituito dall'ordine cronologico di presentazione dell'istanza stessa.
Quest'ultimo criterio sarà applicato anche per le istanze relative alle assunzioni effettuate tra il 3 e il 9 ottobre 2014, inviate dopo il 25 ottobre 2014.

ItaliaOggi, p. 42 - Da domani le domande per il bonus assunzioni – De Lellis - www.inps.it
Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 48 - Da oggi le domande per il bonus - Prioschi - www.inps.it

Antiriciclaggio | Attività Finanziarie
Autoriciclaggio, punito anche il trasferimento di somme destinate a uso personale
Il Ddl sul rientro dei capitali dall'estero ha terminato il 9 ottobre la sua partita in Commissione finanze, dove l'esame sul progetto di legge si è concluso; il testo licenziato è successivamente approdato in Aula della Camera per la discussione, che precede il voto.
Trovato un accordo sull'emendamento Boschi, che si concentrava sulla nuova formulazione del reato di autoriciclaggio voluta dal ministero della Giustizia, nell'ultima giornata di lavoro in Commissione, è stato presentato un nuovo subemendamento, proposto da Luca Pastorino (Pd), che di fatto cambia completamente lo scenario di riferimento del reato, modificando il terzo comma del nuovo articolo 648-ter1 del Codice penale, appunto dedicato all'autoriciclaggio, e aggiungendolo al Dlgs 231/2001.

Autoriciclaggio con portata ampia
Nel testo dell'emendamento presentato dal Governo era esclusa la responsabilità nei casi in cui le fattispecie del reato di autoriciclaggio venissero destinate alla utilizzazione o al godimento personale.
Con l'emendamento di ieri, lo scenario di riferimento dell'autoriciclaggio è destinato a cambiare profondamente, estendendosi anche all'autoconsumo.
La Commissione finanze, approvandolo, ha infatti esteso le sanzioni previste per il reato di autoriciclaggio anche alle società e, nello specifico, alla responsabilità amministrativa degli enti, applicando le disposizioni del Dlgs 231/2001, che prevede multe molto alte e pene interdittive per le imprese.
Con l'estensione del Dlgs 231 all'autoriciclagio, un amministratore che ha costituito fondi all'estero ne risponderà non solo in proprio, ma gli effetti si ripercuoteranno anche sulla società, sempre che non si riesca a dimostrare l'adozione di modelli organizzativi adeguati di prevenzione.

Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 41 - «Disclosure» a copertura allargata - Iorio
ItaliaOggi, p. 38 - Autoriciclaggio con extension – Bartelli eDotto.com – Edicola 9 ottobre 2014 - Voluntary disclosure rinviata, resta il nodo dell'autoriciclaggio – Moscioni
Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 41 - Autoriciclaggio «esteso» alle società - Galimberti

Diritto Internazionale | Fisco
Cessioni intraUe, la cancellazione dal Vies mantiene la non imponibilità
Nell'ambito di una cessione intracomunitaria, le prove esibite dal fornitore a cui è stata riconosciuta l'esenzione Iva non possono essere ritenute insufficienti in un secondo momento dall'amministrazione finanziaria, che, dunque, non può richiedere ulteriore documentazione basandosi sul fatto che l'autorità fiscale del paese di destinazione ha cancellato il numero di partita Iva del cliente con effetto retroattivo.
In altri termini la cancellazione dell'acquirente dal Vies con effetto retroattivo non fa diventare il fornitore comunitario debitore dell'Iva nel suo paese di origine.
A stabilirlo la Corte di Giustizia Ue, con la sentenza del 9 ottobre 2014, relativa al procedimento C-492/13, sulla questione di una società bulgara che si era vista negare la non imponibilità a seguito di una cessione intracomunitaria.

Agli Stati membri le prove per l'esenzione
I giudici lussemburghesi specificano che per quanto riguarda le prove che i soggetti passivi sono tenuti a fornire per poter beneficiare dell'esenzione dell'imposta nelle cessioni IntraUe – in assenza di specifiche disposizioni nella direttiva Iva – sono gli stessi Stati membri a fissarle, ai fini di prevenire fenomeni di evasione ed elusione.
Tuttavia, nel farlo gli Stati membri devono rispettare i principi comunitari di "proporzionalità", di "certezza del diritto" e di "tutela del legittimo affidamento", che sono necessari per garantire il contribuente in buona fede, a meno che non si abbia una prova della sua partecipazione ad una frode avvenuta nel paese dell'acquirente.
È ovvio, quindi, che uno Stato che, dopo aver accettato i documenti esibiti dal fornitore per l'esenzione Iva a livello intraUe, richiede ulteriori prove al fornitore a seguito dell'accertamento di una frode commessa dall'acquirente – di cui il fornitore non poteva esserne a conoscenza – agisce proprio in contrasto con il citato principio di certezza del diritto.
Ne deriva che una eventuale irregolarità riscontrata sulla posizione dell'acquirente, che ha portato in un secondo momento alla sua cancellazione dai registri Iva, anche se con effetto retroattivo, non può comportare una responsabilità per il fornitore che non ha partecipato alla frode, ma che soprattutto ha agito diligentemente e in buona fede.

Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 42 - Vies, con la cancellazione resta la non imponibilità - Portale
ItaliaOggi, p. 39 - Cessione interne provate una volta - Rosati

Diritto Penale | Fisco - Omesso versamento Iva: non risponde l'ex rappresentante legale
Accolto, dalla Corte di cassazione, il ricorso presentato da un ex amministratore di Srl condannato, per il reato di cui all'art. 10-ter D.Lgs. n. 74 del 2000, dalla Corte d'appello per aver omesso di versare l'Iva – per più di 180.000 nell'anno 2006 – in base alla dichiarazione riportante la sua firma.

La Corte d'appello: generico potere rappresentativo
I giudici di secondo grado hanno affermato la responsabilità penale dell'ex amministratore in base al fatto che, sebbene non più legale rappresentante al momento della scadenza dell'obbligo fiscale, aveva ancora un generico potere rappresentativo della società, essendo ancora socio secondo lo statuto; in secondo luogo, in quanto firmatario della dichiarazione fiscale a cui emergeva il debito d'imposta, aveva un pregnante dovere di vigilare in ordine all'adempimento dell'obbligazione.

Contraria la Corte di cassazione
Per i giudici di Piazza Cavour – sentenza n. 42002 del 9 ottobre 2014 – le motivazioni contenute nella sentenza di secondo grado non hanno basi logiche.
In base al Dlgs 74/2000, la responsabilità penale per omesso versamento di imposte non può fondarsi su un genico potere rappresentativo del soggetto; così facendo, infatti, in caso di società di persone tutti i soci sarebbero penalmente responsabili per eventuali omessi versamenti.
E', quindi, necessario che il soggetto ricopra, nell'ambito societario, un ruolo "specificamente volto all'attuazione dei poteri tributari".
Inoltre, non è legittimo supporre che, di fronte alla nomina di un nuovo legale rappresentante della società subentrato a quello che ha sottoscritto la dichiarazione fiscale, che ometta il pagamento della relativa imposta, sia responsabile il precedente legale rappresentante non più in carica.
Di conseguenza, non può essere condannato per omesso versamento Iva l'ex legale rappresentante della società, pur se ancora socio e firmatario della dichiarazione da cui emerge il debito fiscale.

Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 42 - Iva, ex amministratori al riparo - Iorio

Diritto Penale | Operazioni straordinarie - Scissione "distrattiva" in caso di fallimento della società scissa
Il fatto che l'operazione di scissione sia legalmente assistita dal vincolo di solidarietà della società beneficiaria per i debiti della società scissa, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 2506-quater del Codice civile, non esclude che la medesima possa assumere un carattere di tipo distrattivo.
Non può negarsi, ossia, che la scissione possa assumere connotazioni di rilevanza penale in materia fallimentare, con particolare riguardo all'ipotesi della bancarotta fraudolenta per distrazione.

Rilevanza degli effetti pregiudizievoli per i creditori - Ciò che assume rilevanza, ossia, è che una determinata operazione, per le modalità con le quali sia stata realizzata, si presenti come produttiva di effetti "immediatamente e volutamente depauperativi del patrimonio" ed in prospettiva pregiudizievoli per i creditori nel caso si giunga all'apertura di una procedura concorsuale.
Nel dettaglio, le tutele normative previste dall'ordinamento per la posizione dei creditori rispetto agli effetti della scissione, risultano inidonee ad escludere interamente il danno o il pericolo di danno per le ragioni dei creditori della società scissa laddove venga dichiarato il fallimento di quest'ultima.

Ricerca dei beni e diminuzione delle garanzie di soddisfacimento - Per questi creditori, infatti, è ravvisabile il pregiudizio di dover ricercare i beni conferiti alle società beneficiarie. Inoltre, all'esito di questa ricerca, i medesimi potranno trovarsi nella condizione di dover concorrere con i creditori delle società beneficiarie, con concreta possibilità che si riducano le potenzialità di un effettivo soddisfacimento delle loro pretese. E' quanto evidenziato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 42272 del 9 ottobre 2014.

Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 49 - È bancarotta la scissione che distrae i beni dal fallimento – Porracciolo

Immobili - Mef e Abi, al via il Fondo di garanzia per la casa
Mef e Abi hanno siglato il "Protocollo d'intesa Fondo di garanzia prima casa", istituito con decreto interministeriale 31 luglio 2014.
Il nuovo strumento sostituisce e amplia il raggio d'azione del vecchio fondo "Giovani Coppie". Ne dà notizia il comunicato Mef n. 229 del 2014.

I mutui prima casa
Può partire, così, il Fondo per l'accesso al credito per la casa, con la concessione di garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro,per l'acquisto (ovvero l'acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario.
Si rivolge a coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con
altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Gli interessati devono rientrare in una delle seguenti categorie: giovani coppie (in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni); nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico; conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.
Banche/intermediari finanziari hanno 30 giorni lavorativi, dal momento della loro adesione all'iniziativa, per erogare il servizio ai cittadini, a patto che la Consap, società del MEF gestore del Fondo,abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d'uso per l'accesso delle stesse banche all'infrastruttura telematica.
ItaliaOggi, p. 37 - Per i mutui primi casa arriva lo sblocco di 650 milioni di euro - rassegnasrtampa.gabetti.it

Lavoro - Giusta causa di licenziamento per chi lavora in costanza di malattia
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21093 del 7 ottobre 2014, ha riconosciuto la legittimità della giusta causa di recesso intimata ad un lavoratore che, durante l'assenza per malattia, aveva prestato la propria attività gratuitamente presso il negozio di un familiare.
Seguendo l'orientamento giurisprudenziale maggioritario, la Suprema Corte ha così confermato che l'attività svolta dal dipendente, per lo più non in modo saltuario ma sistematicamente, al di là della gratuità o meno, è causa di licenziamento se pregiudica la pronta guarigione.
Ed infatti, nel caso di specie, il lavoratore era regolarmente presente presso il negozio di casalinghi del fratello, svolgendo attività - quali la sistemazione della merce negli scaffali, la vigilanza sulla merce esposta, l'assistenza ai clienti dell'esercizio commerciale – che erano in contrasto con la denunciata patologia osteoarticolare (cervicobrachialgia da ernia discale) ed anche con la dedotta depressione, atteso che l'attività di sorveglianza "antitaccheggio" comportava la necessità di una costante focalizzazione dell'attenzione e di contatti anche antagonistici con persone non conosciute.
Ricorda infine la Corte che, nel caso di specie, grava sul datore di lavoro la prova circa lo svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente ammalato, mentre grava su quest'ultimo la prova che tale diversa attività lavorativa sia compatibile col suo stato di malattia e comunque coerente con gli obblighi pacificamente gravanti su di lui.

Trasporto aereo - Sezione Gestioni aeroportuali - Accordi del 1° ottobre 2014
In data 1° ottobre 2014 Assaeroporti e Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Uglta hanno siglato la sezione specifica Gestori aeroportuali del CCNLTrasporto aereo. L'efficacia degli accordi è subordinata all'esito del referendum dei lavoratori che dovrà essere indetto dalle organizzazioni sindacali.

No al riscatto parziale dei Fondi Pensione per i contratti di solidarietà
La COVIP, nel mese di settembre 2014, ha risposto ad un quesito posto da una società istitutrice di Fondi pensione aperti e di Piani individuali pensionistici, in merito alla possibilità di riscatto parziale della posizione individuale di previdenza complementare in caso di riduzione dell'orario di lavoro a seguito dell'applicazione di contratti di solidarietà.
La Commissione ricorda che il riscatto parziale, ex art. 14, comma 2, lett. b), D.Lgs. n. 252/2005 è ammesso nella misura del 50% della posizione individuale maturata:
- in caso di cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per un periodo di tempo compreso tra dodici e quarantotto mesi;
-- in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, CIGO e CIGS.
Quindi, l'ipotesi del collocamento in solidarietà non è espressamente contemplata dalla norma tra le causali che danno titolo al riscatto parziale della posizione.
Al fine di valutare, tuttavia, se la fattispecie in questione possa essere ricondotta per analogia a quelle summenzionate, la COVIP ha ricordato i suoi orientamenti interpretativi in forza dei quali il riscatto è stato considerato ammissibile ogniqualvolta intervenga, per l'aderente al fondo pensione, la cessazione del rapporto di lavoro e questa sia preceduta dall'assoggettamento del lavoratore a una procedura di CIGO o CIGS, indipendentemente dalla durata della stessa (al pari di quanto avviene in caso di mobilità).
Inoltre, ricorda la Commissione, è stato ritenuto ammissibile il riscatto per la causale CIG, anche nel caso in cui, pur non intervenendo la cessazione del rapporto di lavoro, si determini per effetto della stessa CIG una perdurante situazione di sospensione totale dell'attività lavorativa.
Secondo i suddetti orientamenti, per legittimare il diritto al riscatto della posizione, la sospensione totale dell'attività lavorativa deve comunque perdurare per un arco di tempo significativo non inferiore a 12 mesi.
Infine, la COVIP sottolinea che è ritenuta ammissibile l'applicazione del citato art. 14, comma 2, lett. b), anche alle ipotesi del c.d. esodo incentivato (cessazione del rapporto di lavoro ex art. 4, Legge n. 92/ 2012).
In conclusione, però, il contratto di solidarietà non appare assimilabile né alle situazioni di CIG indicate nei citati orientamenti COVIP, né a quella di mobilità, in quanto nei contratti di solidarietà, l'attività lavorativa dei dipendenti interessati non è totalmente sospesa ma subisce solo una riduzione di orario, per cui gli aderenti destinatari degli accordi di solidarietà non possono esercitare la facoltà di riscatto parziale.

CCNL Chimica-Ceramica (Artigianato): proroga della disciplina dell'apprendistato
In data 30 settembre 2014 tra Cna Produzione, Cna Artistico e Tradizionale, Confartigianato Chimica, Gomma Plastica e Vetro, Confartigianato Associazione Ceramisti, Casartigiani, CLAAI e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stato sottoscritto un accordo per la proroga al 31 ottobre 2014 della disciplina transitoria dei contratti di apprendistato prevista dall'Accordo interconfederale del 3 maggio 2012.

Rideterminato dall'ENPACL il contributo di maternità per il 2014
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 9 ottobre 2014 è stata pubblicato un comunicato che annuncia che, con nota ministeriale n.36/0013057/MA004.A007/CONS-L-51 del 24 settembre 2014, è stata approvata, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la delibera n. 105/2014 adottata dal Consiglio di amministrazione dell'ENPACL in data 23 luglio 2014, concernente la rideterminazione del contributo di maternità per l'anno 2014, fissandolo in € 95,00.

 

La Spending Review è un flop!?!?

NEWS ECONOMICHE DAL CAD di PMI Italia International del 3ì108.2014 (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

tagli-spesa-pubblicaDi fronte all'ennesimo record del debito pubblico, ci siamo posti una domanda molto semplice: Che fine ha fatto la Spending Review? Una ricerca del centro studi di Unimpresa ci fornisce una risposta che sospettavamo: è un flop.
25 miliardi di spesa pubblica in più. Non solo i tagli alla spesa dello Stato sono stati minimi ed inefficaci, ma nei primi 5 mesi del 2014 la spesa pubblica è addirittura aumentata di 25 miliardi rispetto i primi 5 mesi del 2013, con una crescita in termini percentuali pari al 13,63%.
Questo nonostante gli aumenti delle tasse abbiano portato nello stesso arco temporale a maggiori entrate nel bilancio dello Stato, circa 248 milioni (+0,1% rispetto ai primi 5 mesi del 2013). Tra il 2012 e il 2013 le uscite dello Stato sono aumentate di 38,5 miliardi (+7,56%) nonostante le entrate siano salite di 11,8 miliardi (+2,61%).
Secondo la ricerca di Unimpresa, basata su dati Banca d'Italia, tra gennaio e maggio di quest'anno, i pagamenti dello Stato – vale a dire spese correnti e spese in conto capitale, voci in cui non sono ricomprese le uscite degli enti territoriali (comuni, province, regioni) né gli interessi del debito pubblico:-  "hanno toccato quota 206,7 miliardi di euro; nei primi 5 mesi del 2013 l'asticella si era fermata a 181,9 miliardi. Di qui l'aumento di 24,7 miliardi di euro (+13,63%)."
Questo non sembra essere un caso isolato, la stessa Unimpresa sottolinea come un analogo aumento si sia registrato l'anno scorso,quando le uscite complessive dalle casse dello Stato sono state pari a 548,6 miliardi di euro, ben 38,5 miliardi in più (+7,56%) rispetto ai 510,09 miliardi totali del 2012.

 

Seminari e B2B di operatori delle Regioni della convergenza in Giordania e nei Territori Palestinesi - Amman e Ramallah – 25-28 ottobre 2014

logo iceData 27/08/2014 Prot. n. 710 - Si informa che l'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nell'ambito del Piano Export Sud a sostegno delle Regioni di Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), organizzerà una missione in Giordania e nei Territori Palestinesi di operatori italiani dei settori delle risorse idriche/ambientali e delle energie rinnovabili.
La missione si terrà ad Amman (Giordania) e a Ramallah (Territori Palestinesi) dal 25 al 28 ottobre 2014.

Perche' partecipare - In particolare, la Giordania necessita di investimenti per progetti nei settori delle energie rinnovabili, dell'acqua, dell'ambiente e dell'agroindustria, dove esistono opportunità interessanti. Inoltre, gli investitori italiani, al pari di quelli europei, possono beneficiare dei finanziamenti che l'Unione Europea, nell'attuazione della propria politica di vicinato (il cui strumento finanziario è l'ENI - European Neighbourhood Instrument), mette a disposizione per la realizzazione di programmi bilaterali o multilaterali, con l'obiettivo di favorire i processi d'integrazione con i Paesi UE e di democratizzazione, oltre che promuovere lo sviluppo sociale ed economico.
Nel 2013 l'Italia ha consolidato la sua posizione di primo esportatore verso la Giordania fra i Paesi UE, grazie alla positiva immagine di cui gode il nostro Paese, sia come produttore di beni e servizi che come partner tecnologico ed industriale. A livello globale, l'Italia rappresenta il quarto partner commerciale, dietro Arabia Saudita, Cina e USA.
I Territori Palestinesi, nonostante un quadro geopolitico ancora fortemente instabile e frammentato, in special modo nella Striscia di Gaza, ed un rallentamento della crescita registrato nel 2012 (6% rispetto al 12,2% del 2011), presentano interessanti potenzialità in settori quali energia, ambiente, ma anche edilizia, lavorazione del marmo, agricoltura e turismo.
OBIETTIVO - Favorire l'internazionalizzazione delle imprese delle quattro Regioni convergenza dei settori delle energie rinnovabili e ambiente attraverso la promozione di partenariati ed altre forme di collaborazione industriale con gli operatori di Giordania e Territori Palestinesi.
PROGRAMMA - La missione si articolerà in due seminari tecnici, ciascuno dei quali seguito da una sessione di incontri b2b, che saranno focalizzati sui settori delle risorse idriche, delle energie rinnovabili, e del trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi. I seminari e gli incontri si svolgeranno a Ramallah, nei Territori Palestinesi, e ad Amman, in Giordania, dal 25 al 28 ottobre 2014.
La giornata di lavori consisterà in una prima sessione seminariale,dove ai relatori palestinesi e giordani verrà data l'opportunità di offrire alle controparti italiane una panoramica delle politiche nazionali rivolte allo sviluppo dei settori oggetto dell'intervento, con indicazione delle maggiori opportunità e criticità presenti nel mercato locale, ed ai relatori di parte italiana di presentare e proporre avanzate soluzioni tecnologiche per l'implementazione di progetti di collaborazione industriale. Il programma seguirà con incontri B2B fra controparti italiane e locali, organizzati e gestiti in base ad un preliminare lavoro di match-making.
La delegazione italiana giungerà nei Territori Palestinesi il giorno 25 ottobre e il primo seminario avrà luogo a Ramallah nella mattinata del giorno domenica 26 ottobre. A seguire, nella stessa giornata, si terranno gli incontri b2b.
Ad iniziativa conclusa, la delegazione italiana si trasferirà ad Amman, dove lunedì 27 ottobre avrà luogo il secondo seminario, nella mattinata e, a seguire, gli incontri b2b.
Martedì 28 ottobre la delegazione di operatori delle regioni convergenza rientrerà in Italia.
COME PARTECIPARE - La partecipazione è gratuita. A carico delle aziende italiane saranno le spese di viaggio e soggiorno.
Per motivi organizzativi, l'iscrizione è obbligatoria e, per partecipare,gli interessati dovranno registrarsi su apposito modulo on-line disponibile al link: https://sites.google.com/a/ice.it/seminari-giordania-e-palestina/home
L'iscrizione deve avvenire entro e non oltre l'11 settembre 2014. Solo in caso di disdetta oltre i termini verrà applicata una penale d i Euro 200,00 + IVA .
SELEZIONE DEI PARTECIPANTI - Le richieste di iscrizione potranno non essere accolte se incomplete o ricevute oltre il termine indicato. L'iscrizione delle aziende è soggetta ll'allegato Regolamento Generale per la partecipazione alle iniziative ICE – Agenzia.
CRITERI DI SELEZIONE - Data la possibile limitatezza di posti disponibili ai seminari, si potrebbe
necessaria una selezione delle richieste di partecipazione, che avverrà sulla base dell'ordine cronologico di adesione e della corrispondenza dell'attività aziendale con i settori oggetto della missione (risorse idriche/ambientali e delle energie rinnovabili).
REQUISITI DI AMMISSIBILITA' - Per i requisiti di partecipazione rimandiamo al documento allegato.
Possono accedere alle azioni del Piano Export Sud le imprese:
• con sede operativa o in presenza di un'unità produttiva in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
• non in situazione di morosità con l'ICE-Agenzia
• che siano in regola con le norme vigenti in materia fiscale, assistenziale e previdenziale;
• in possesso di potenzialità di internazionalizzazione (sito web e/o pagina in social network).
Le aziende attesteranno il possesso dei requisiti al momento dell'iscrizione. Si allegano:
• Regolamento, Informativa sulla privacy e requisiti di ammissibilità al Piano E xport Sud

----------------------------------------------------------------------------------

Evento: Seminari e B2B di operatori delle Regioni della convergenza in Giordania e nei Territori Palestinesi
Settori: Risorse idriche/ambientali e energie rinnovabili
Luogo: Giordania e Territori Palestinesi - Amman e Ramallah
Data: 25-28 ottobre 2014
Scadenza adesioni: 11 settembre 2014

---------------------------------------------------------------------------------

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: ICE - Agenzia ROMA
L'Ufficio Partenariato Industriale e Rapporti con gli Organismi Internazionali è a disposizione per fornire assistenza e le informazioni necessarie alle aziende interessate a partecipare.
Dirigente: Francesco Pensaben -: E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Tel: 06 5992 9323
Riferimenti per l'iniziativa: Mario Iaccarino Tel: 06 5992.6940; Giulio Giangaspero Tel: 06 5992.9119; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ICE - Agenzia AMMAN
L'Ufficio ICE - Agenzia di Amman è in grado di fornire una vasta gamma di servizi di marketing e informazioni commerciali, che potranno integrare quelli compresi in questa iniziativa, per rispondere alle vostre esigenze di
penetrazione sul mercato locale.
L'Ufficio di Amman è a disposizione per fornire assistenza e informazioni necessarie alle aziende interessate ad operare nel mercato giordano e dei territori palestinesi ai seguenti recapiti:
ITALIAN TRADE COMMISSION
Trade Promotion Section of the Italian Embassy - AL SHMEISANI - ABDEL HAMID SHOMAN STR.10
MATALKA CENTER - 2ND FLOOR P.O. BOX, 940711 - 11194 AMMAN - JORDAN
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Tel: (009626) 5622751 / 5622752; Fax: (009626) 5622750

 

AGGIORNAMNTI BANDI UE dal 23 luglio 2014 a cura di PMI Italia International

Bandiera UECOS - WP 2014-3-15.03 Programma COSME - Contributo a fondo perduto fino al 75% per la diversificazione dell'offerta di servizi e prodotti turistici
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Turismo - BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Promozione/Export - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 07/10/2014

Programma Eurostars II. Contributo a fondo perduto fino al 75% a sostegno di progetti di ricerca industriale.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Industria, Servizi/No Profit - BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.140.000.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 11/09/2014

Programma LIFE 2014/2020 - Azione per il clima. Contributo a fondo perduto fino al 75% per sostenere progetti contro i cambiamenti climatici.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 44.260.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 16/10/2014

Programma HP-FPA-2014/HP-PJ-2014. Contributo a fondo perduto fino al 60% per la prevenzione e la realizzazione di sistemi sanitari innovativi.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.650.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 25/09/2014

Contributo a fondo perduto fino al 75% per promuovere l'infrastruttura energetica transeuropea.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit - BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 750.000.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 19/08/2014

CEF-TC-2014-1 "Safer Internet". Contributo a fondo perduto fino al 50% per implementare i servizi volti a migliorare la sicurezza della navigazione su internet.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit, Cultura - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.700.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 27/08/2014

CEF-TC-2014-2. Contributo a fondo perduto fino al 100% per promuovere l'accesso alle risorse digitali del patrimonio europeo.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit, Cultura - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 8.900.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 23/09/2014

Programma Erasmus +. Contributo a fondo perduto per promuovere e sostenere i sistemi di istruzione e formazione.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit, Cultura - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.507.300 - BANDO APERTO | Scadenza il 01/10/2014

Europa Creativa: al via i primi bandi per i sottoprogrammi "Cultura" e "MEDIA" .
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura - BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - BANDO APERTO | Scadenza il
A seguito dell'approvazione definitiva del programma "Europa Creativa" (dopo l'assenso da parte del Parlamento europeo il 19 novembre, il 5 dicembre anche il Consiglio dell'UE ha approvato il programma), la Commissione europea ha pubblicato ieri, 11 dicembre, i primi bandi in attuazione del programma. Si tratta di quattro bandi che rientrano nell'ambito del sottoprogramma "Cultura" (la sezione di "Europa Creativa" a sostegno del settore culturale e creativo) e di altrettanti bandi che rientrano nel sottoprogramma "MEDIA" (la sezione specificamente dedicata al sostegno del settore cinematografico e audiovisivo).
Sottoprogramma "Cultura"

▪ Bando EAC/S16/2013 - Progetti di cooperazione europea
Intende sostenere progetti di cooperazione culturale focalizzati su due priorità: 1) rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale e internazionale, 2) promuovere la circolazione delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori, con particolare riguardo per gli artisti. Il sostegno potrà riguardare due categorie di progetti: 1) Progetti di cooperazione su piccola scala e 2) Progetti di cooperazione su ampia scala
- Risorse disponibili: 38 milioni di euro
- Scadenza: 5 marzo 2014

▪ Bando EAC/S17/2013 – Piattaforme europee
Intende sostenere piattaforme culturali che si prefiggono di: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e stimolare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad accrescere il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori fortemente impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione e una strategia di marchio, compresa, se del caso, la creazione di un marchio di qualità europeo.
Il sostegno alle piattaforme assumerà la forma di un accordo quadro di partenariato di durata triennale (2014-2016).
- Risorse disponibili: 3,4 milioni di euro
- Scadenza: 19 marzo 2014

▪ Bando EAC/S18/2013 – Reti europee
Intende sostenere reti europee attive nei settori culturali e creativi, ossia gruppi strutturati di organizzazioni che rappresentano tali settori, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi di operare a livello transnazionale e internazionale e di adattarsi ai cambiamenti, nonché di rafforzare la competitività di questi settori, anche attraverso la promozione dell'innovazione.
Il sostegno alle reti assumerà la forma di un accordo quadro di partenariato di durata triennale (2014-2016).
- Risorse disponibili: 3,4 milioni di euro
- Scadenza: 19 marzo 2014

▪ Bando EAC/S19/2013 – Progetti di traduzione letteraria
Il bando è indirizzato esclusivamente alle case editrici ed intende sostenere progetti di traduzione di opere letterarie. Sono ammissibili anche opere in formato digitale (e-book). Potranno essere sostenuti progetti biennali oppure progetti di più ampia portata fondati su un accordo quadro di partenariato di durata triennale (2014-2016).
- Risorse disponibili: 3,57 milioni di euro
- Scadenza: 12 marzo 2014
Sottoprogramma "MEDIA"

▪ Bando EAC/S30/2013 – Sviluppo di singoli progetti di produzione e slate funding
Intende sostenere progetti di sviluppo di opere audiovisive (fiction, documentari di creazione, animazione) per il cinema e la televisione. Il finanziamento può essere assegnato a un progetto singolo o a un gruppo di 3-5 progetti (slate funding).
- Risorse disponibili: 17,5 milioni di euro
- Scadenze: 28 febbraio 2014 e 6 giugno 2014 per progetti singoli; 28 marzo 2014 per lo slate funding

▪ Bando EAC/S24/2013 – Programmazione televisiva di opere audiovisive
Intende incentivare la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee (fiction, animazione, documentario di creazione) prodotte da società di produzione indipendenti, incoraggiando la cooperazione tra emittenti televisive, da un lato, e distributori e produttori indipendenti, dall'altro.
- Risorse disponibili: 11,8 milioni di euro
- Scadenze: 28 febbraio 2014 e 13 giugno 2014

▪ Bando EAC/S22/2013 – Distribuzione transnazionale di film europei – "Cinema Selective"
Intende sostenere una più vasta distribuzione transnazionale di film europei non nazionali recenti, incoraggiando i distributori cinematografici a investire nella promozione e nell'adeguata distribuzione di film europei non nazionali e a sviluppare collegamenti tra i settori della produzione e della distribuzione.
- Risorse disponibili: 8 milioni di euro
- Scadenze: 28 febbraio 2014 e 2 luglio 2014

▪ Bando EAC/S32/2013 – Festival cinematografici
Il bando è specificamente destinato a sostenere la realizzazione di festival cinematografici europei.
- Risorse disponibili: 3,25 milioni di euro
- Scadenze: 28 febbraio 2014 e 4 luglio 2014
Programma EURIMAGES. Contributo a fondo perduto per il sostegno alla distribuzione e digitalizzazione di opere cinematografiche europee.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE - SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit - BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa - SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo - TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto - DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000.000 - BANDO APERTO | Scadenza il 25/08/2014

 

Sottocategorie

  • Piccole e medie imprese

    Ut leo condimentum Donec felis vitae Nullam et volutpat tortor Cras. Nec ornare id pellentesque adipiscing dui Nam nonummy Vestibulum id quis. Et semper Nam ipsum Sed hendrerit Nunc justo Nulla mus laoreet.