A Guardia Sanframondi torna l’atteso appuntamento con Vinalia
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02 Ago 2020
- Scritto da N.R.
La XXVII edizione programmata dal 4 al 10 agosto.
N.R. – 30.07.2020 - Parte all’insegna dell’innovazione la XXVII edizione di Vinalia, rassegna enogastronomica proposta dal Circolo Viticoltori e in programma a Guardia Sanframondi (Benevento), dal 4 al 10 agosto prossimi. D’altronde, non poteva essere altrimenti, vista la delicata fase post Covid 19, con le sue regole e le sue incertezze.
«Noi crediamo che per mille passioni e mille ragioni – afferma Titina Pigna, Responsabile Comitato Vinalia - non possiamo assolutamente fermarci, neanche di fronte agli esiti drammatici di questa sconvolgente pandemia che ci ha colpito con brutalità ma che, con una voglia di resistere che ha fatto luce, abbiamo saputo fronteggiare, e ci auguriamo, marginalizzare in maniera definitiva».
«Nulla, in ogni caso, potrà essere più come prima e ci auguriamo che effettivamente sia così, perché il prima è stato il problema. Anche il nostro evento “Agri-Rock” del cuore – Vinalia – avrà, una formula assolutamente innovativa. Proiettata sull’enoturismo e sulla cura e la salvaguardia delle persone».
L’idea è semplice: quest’anno, non saranno le aziende vitivinicole che si trasferiranno nelle stradine del centro antico di Guardia Sanframondi ma saranno gli enoturisti che andranno presso di loro per abbandonarsi al racconto delle vigne e dei vini, cullati da una convivialità familiare.
Potranno, infatti godere, grazie all’entusiasmo delle cantine partecipanti e alle loro intriganti proposte di accoglienza, di un vero e proprio Tour tra i vigneti ricamati, sulle colline e nelle valli del Sannio beneventano, da percorrere sempre con un calice in mano ed in piena sicurezza.
Una semplice prenotazione permetterà loro di costruirsi il proprio percorso degustativo, scegliendo tra un’offerta variegata di possibilità. In questo modo l’enoturismo si candida a essere il fattore decisivo per la ripartenza dei territori vitivinicoli, perché:
- offre ampie possibilità di garantire le misure anticovid 19;
- è un turismo di prossimità;
- permette di vivere un’esperienza indimenticabile realizzata in piccoli gruppi;
- piace molto ai giovani ed è economicamente sostenibile;
- si può praticare all’aperto attraverso visite in vigna oltre che in cantina;
- può avere una durata flessibile, una giornata, un week-end oppure un’intera settimana.
Quest’ultima opzione in particolare permette un’immersione totale nel territorio vitivinicolo del Sannio beneventano, dando la possibilità agli enoturisti di visitarne le vigne e le cantine, di percorrerne a piedi la meravigliosa sentieristica, di scoprirne gli antichi borghi ricchi di cultura di storia e di arte, di farsi sorprendere dall’offerta gastronomica, abbinata a grandi vini, e di essere accolti in strutture alberghiere ed extra alberghiere con un rapporto qualità/prezzo difficilmente battibile.
Fin qui le novità. Confermati, invece, gli altri appuntamenti che nel tempo hanno impreziosito Vinalia: VinARTE, curata dal prof. Giuseppe Leone, con le sue mostre nel “cuore” antico guardiese; Vinalia KIDS, che quest’anno farà riflettere i bambini, giocosamente, sulla ripartenza con le sue giornate dedicate al “Giro giro tondo che cambia il mondo”; il “Cinema sotto le stelle… Gourment”: tutte le sere, sul bellissimo terrazzo del Palazzo Marotta-Romano, in abbinamento al film ci sarà buon vino e buon cibo e poi teatro, recitativi, presentazione di libri e da ultimo ma importantissimo, lo show cooking, come sempre nel piazzale d’armi del Castello che fu dei Sanframondi, con chef di prim’ordine.
Per saperne di più vedi su: www.vinalia.it.
Napoli: Convegno Nazionale «La cultura come cura. Per un turismo sostenibile e una rinnovata comunità di patrimonio
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30 Lug 2020
- Scritto da N.R.
Il convegno è promosso dalla Città Metropolitana di Napoli.
N.R. - 29.07.2020 - Si tiene mercoledì, 29 Luglio 2020, alle ore 11.00, nella splendida Sagrestia Vecchia (“Sala Vasari”) del Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, in Piazza Monteoliveto 4, a Napoli, il convegno Nazionale «La cultura come cura. Per un turismo sostenibile e una rinnovata comunità di patrimonio».
Il convegno è promosso dalla Città Metropolitana di Napoli, in collaborazione con il Comitato Confraternite pro UNESCO (UNI-CON) - Comitato per il riconoscimento delle Confraternite come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità presso l’UNESCO; l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) - Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); e l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.
Sono previsti gli interventi di Padre Salvatore Fratellanza, Presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate; Alfonso Morvillo, IRISS - CNR, Presidente del Comitato Confraternite Pro UNESCO (UNI-CON); Marcella De Martino, Prima Ricercatrice Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo IRISS - CNR; Maria Teresa Moccia di Fraia, Archeologa, Associazione la Rotta di Enea; Roberta Varriale, Ricercatrice Istituto di Studi sul Mediterraneo ISMED - CNR; Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, Presidente della Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.
Conclude i lavori Elena Coccia, Consigliera Metropolitana delegata alla cura del Patrimonio Culturale e rete dei Siti UNESCO.
È invitato, per un proprio indirizzo di saluto, il Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris.
La partecipazione al Convegno sarà regolata da un sistema di prenotazione on line in ottemperanza ai dispositivi di sicurezza vigenti. L'accesso può essere effettuato previa prenotazione, tramite compilazione dell'apposito modulo. Sarà necessario conferamare all'ingresso la sua prenotazione. I visitatori e le visitatrici sono tenuti ad attenersi al protocollo inerente al contenimento della diffusione del coronavirus COVID 19 e seguire le indicazioni del personale addetto.
Quando a Nola, c’era la “Meglio gioventù” … Gigino Conventi, l’impegno nel sociale, l’amore per il lavoro e la scrittura briosa
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22 Lug 2020
- Scritto da Gianni Amodeo
L’arte dei “Papielli” e l’esperienza de”il cazzibò”, periodico di denuncia e ironia. Le “battaglie” civili per l’acqua pubblica e i valori della democrazia attiva e plurale
Gianni Amodeo – 14.07.2020 - Era restato profondamente segnato, nell’anima e nella mente, dalla repentina e prematura scomparsa della prediletta figlia, Paola, Paoletta, come da tutti era chiamata, in famiglia, tra gli amici e le amiche, la premurosa madre di Pasqualino, rinomata e versatile interprete di Danza classica, oltre che insegnante di Tango, molto conosciuta e ben voluta in città per l’affabilità del carattere e la gentilezza degli atti. Un vuoto incommensurabile di struggente dolore che, per Gigino Conventi, si era aperto all’improvviso come uno shock irrimediabile e traumatico proprio a luglio di quattro anni fa; un vuoto che nonno Gigino colmava nel dedicarsi alla cura del vivace Pasqualino che nelle sembianze e nella gestualità tanto gli ricordava Paoletta che ora ha raggiunto ….
Gigino Conventi, laureato a pieni voti in Economia e Commercio, dopo aver frequentato con brillante profitto il “Masullo”, è stato dirigente del Banco di Napoli ben stimato per professionalità e competenze tecniche, svolgendo, altresì, compiti e incarichi di particolare impegno. Una proficua e solerte dedizione al lavoro, che ne qualificava il ruolo e la funzione al massimo livello di riconoscimento. Ma gli anni dell’adolescenza e giovanili di Gigino Conventi si legano in città a quel variegato e robusto mondo associazionistico, di cui i Circoli della Gioventù italiana d’Azione cattolica e il Circolo della Federazione universitaria dei cattolici italiani di piazza Matteotti, sono stati fervidi centri catalizzatori con le loro molteplici iniziative nell’ambito sociale e culturale - spaziando dalla politica alle tematiche filosofiche e di attualità civile - come nello sport, all’insegna della creatività, dell’entusiasmo e della passione coinvolgente e senza … particolari risorse economiche. E sono, questi, gli anni ’70; gli anni che per coloro che li hanno vissuti sono e restano, neanche a sottolinearlo, gli anni dell’inequivocabile e inconfutabile Meglio gioventù cittadina. Sono gli anni dei Tornei cittadini e diocesani di calcio e di tennis da tavolo, oltre che d’Interfacoltà coinvolgendo gli studenti universitari del territorio; e sono anche gli anni in cui esercitavano il loro fascino le Feste delle matricole universitarie. Era la “goliardia” che viveva ancora i suoi spensierati e gioiosi fasti, che a breve si esauriranno del tutto, all’insegna dei “Papielli”, quei testi astrusi e bizzarri, infarciti di doppi sensi, in cui si combinavano la maccheronica lingua latineggiante e il dialetto napoletano, per salutare in Festa l’ingresso nelle aule universitarie dei nuovi iscritti, le matricole del linguaggio militar-burocratico. Erano i “Papielli” per la cui stesura e “invenzione” Gigino con il degno … compare Raffaele Napolitano formava un’accoppiata insuperabile per estro e sapida ironia, trasfusa in abbondanza nei ricercati “Papielli” che facevano tendenza. E il duo si era costruito anche un “buon nome”, una “nominata” garantita e sicura, tanto da essere spesso impegnato a comporre i “Papielli” nelle Feste delle matricole che si celebravano nei Comuni viciniori …
L’identikit di Gigino Conventi, per essere il più esaustivo possibile nei tratti essenziali almeno, non può essere, tuttavia, scisso dall’impegno sociale, maturato e vissuto con “quelli della sua generazione” che tra gli anni ’80 e ’90 hanno svolto una proficua presenza nella realtà di Nola, trovando nell’Associazione nazionale “Amici del Marciapiede” un riferimento d’incontro e di aggregazione; e con gli “Amici del Marciapiede”, di cui Gigino Conventi è stato anche presidente oltre che animatore, si pubblicava il cazzibò, il periodico in libera circolazione solo tra i soci del sodalizio. Una pubblicazione, che riflette la città, i suoi umori, le sue inquietudini e le sue problematiche mai risolte; un caleidoscopio di denunce e proposte, con le quali si esprimevano gli “Amici del Marciapiede” per una Nola migliore possibile … ch’è sempre sul punto di apparire in scena. Tante pagine de il cazzibò si devono alla penna briosa e pungente di Gigino Conventi. E le annate del periodico - dieci, con alcune migliaia di pagine - sono ora patrimonio della Biblioteca comunale, una preziosa fonte di documenti, atti e notizie sulla quotidianità cittadina segnatamente per gli anni ’90 e quelli iniziali del XXI secolo …
E, questi ultimi, sono anche gli anni in cui Gigino Conventi, con tanti giovani e compagni di generazione, partecipa attivamente alla vita politico-amministrativa, promuovendo la lista di “Città viva”, proponendo la propria candidatura a sindaco, nella tornata del 2009, che coincide con l’avvento del Biancardi-1 alla guida dell’Ente di piazza Duomo. Ed è “Città viva” a sperimentare per la prima volta la rotazione tra i candidati nell’esercizio della funzione consiliare. E così dopo due anni Gigino cede il seggio per il quale è stato eletto a Gianluca Napoletano, che, a sua volta, dopo circa due anni, lo cederà a Chiara Ruocco, fino a conclusione del mandato nel 2014. Una formula di condivisione e responsabile partecipazione al governo cittadino, all’insegna dei valori della democrazia plurale.
E’ questo anche il contesto, in cui prende forma la grande campagna referendaria a sostegno della ri-pubblicizzazione dei servizi idrici. In città e sul territorio intercomunale c’è piena mobilitazione per l’appuntamento dell’11 giugno del 2011; un progetto di cui Gigino Conventi è ben partecipe, intervenendo a convention locali, regionali e nazionali, con la misura dei suoi ragionamenti e l’argomentare chiaro per documentazioni, dati e dettagli. Ospite ascoltato e ben accolto. Come meritava. E di lui resta un bel ricordo.
Casamarciano / Scenari Solidali: Nella serata di gala il sindaco Andrea Manzi presenta il suo romanzo d’esordio
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26 Lug 2020
- Scritto da N.S.
Nel corso della cerimonia condotta da Barbara di Palma e Pietro Pignatelli momenti musicali e teatrali con un omaggio a Pino Daniele e la consegna dei riconoscimenti ai direttori artistici che si sono succeduti in questi dieci anni
N.S. - 25.07.2020 – Nella serata di gala che conclude la X Edizione del Festival, il sindaco Andrea Manzi presenta il suo romanzo d’esordio “Una passione fredda”. Sarà presente anche Paolo Siani, che ha curato la prefazione del romanzo.
“Una passione fredda” è il titolo del romanzo di esordio di Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano, che domani, domenica 26 luglio, sarà presentato nel corso del galà di chiusura di “Scenari Solidali”, il Festival di Teatro Nazionale, promosso ed organizzato, da dieci anni, dal comune dell’agro nolano. L’appuntamento è sempre presso il complesso badiale di Santa Maria del Plesco.
Il libro, con la prefazione di Paolo Siani, iad edizioni, vuole essere, ed è, un atto d’amore per la comunità di Casamarciano, che Manzi ha guidato in questo decennio nelle vesti di primo cittadino.
Personaggi inventati, ispirati a persone, uomini e donne, incontrati nel corso dell’esperienza politica, ma anche momenti e conflitti familiari raccontati con verve sentimentale ed al tempo stesso con fredda lucidità che mettono in luce un temperamento forte e determinato del protagonista.
“Un tributo a questa terra che è l’immagine di una comunità che mi ha formato prima come uomo e poi come politico – dice il sindaco Andrea Manzi – Un atto d’amore ma anche di grande responsabilità e coraggio che mette a nudo i sentimenti ma anche gli aspetti caratteriali che hanno dominato la mia persona in questi dieci anni decretando scelte ed opportunità”.
Nel corso della cerimonia di domani, condotta da Barbara di Palma e Pietro Pignatelli, previsti anche momenti musicali e teatrali con un omaggio a Pino Daniele e la consegna dei riconoscimenti ai direttori artistici che si sono succeduti in questi dieci anni: Totò Nicosia, Veronica Mazza, Pasquale Manfredi e Giulio Baffi.
A NAPOLI EST UN ESPERIMENTO SOCIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
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15 Lug 2020
- Scritto da Simona Petricciuolo
Servizio di Simona Petricciuolo per conto della Fondazione Famiglia di Maria. Il video a questo link per il download.
S. Giovanni a Teduccio, 14 luglio 2020 - Metti un caldo giorno di luglio al mercato, metti che improvvisamente succede qualcosa: un ragazzo litiga con la fidanzata, si alzano le voci, volano parole grosse e addirittura qualche schiaffo. Come reagiscono le persone presenti?
È partito da qui l’esperimento sociale che la Fondazione Famiglia di Maria ha messo in atto stamattina al mercato rionale di San Giovanni a Teduccio, grazie all’interpretazione di due attori, Alessandra Mantice e Gennaro Lucci.
L’esperimento è stato realizzato nell’ambito della campagna sensibile del progetto “Una carezza in un pugno” sulla parità di genere, finanziato dal consiglio dei Ministri - dipartimento Pari Opportunità. E com’è andata?
Dopo un’iniziale curiosità, alcune persone hanno cercato di calmare gli animi, pur senza intervenire direttamente, altre hanno soltanto commentato l’accaduto. Soltanto due donne hanno cercato di far ragionare il finto fidanzato. “Non si mettono le mani addosso, non si mettono le mani addosso alle donne” dice la signora Antonella, intervenendo nella discussione e aggiungendo poi, rivolta alla ragazza, “dipende pure da te perché tu hai una testa per pensare. Se uno ha questo vizio, ce l’ha sempre, perciò queste cose le stroncate subito, perché le mani addosso non si mettono”.
“È stato interessante osservare le reazioni delle persone – spiega Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria - Mi ha inorgoglito che la maggior parte delle risposte siano arrivate dalle donne, soprattutto un paio si sono prese la briga di fare una lavata di capo al ragazzo. Sono mesi che lavoriamo sul territorio sui temi della parità di genere e della violenza ed è stato importante fare un test non solo su un concreto comportamento violento di un uomo, ma anche su un atteggiamento subculturale che vuole che l’uomo, nascondendosi dietro la gelosia, si arroghi il diritto di decidere come la sua compagna debba vestirsi”.
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