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Mugnano del Cardinale / Caffè Aragonese: Alessia Ucciardo per la giuria la più bella d’Irpinia per Miss Italia

Sei le partecipati selezionate che parteciperanno alla serata di mercoldì 11 al “Cardarelli” a Nola.

La vincitrice 3N.R. - 10.07.2018 - Alessia Ucciardo di Montella, 20 anni, è stata proclamata la più bella di Irpinia, nella selezione di Mugnano del Cardinale, presso il caffè Aragonese per il concorso di Miss Italia.

In una serata magica, in uno scenario suggestivo passano il turno per le selezioni regionali anche Idiana Giuliani di Avellino, Lucia Barone di Sperone, Santa Le sei selezionate IMG 20180707 WA0018 2Pavone di Avella, Francesca Tortora di Casamarciano e Valentina Santa Sbrescia di Sant’Anastasia.

Le partecipanti, preparate dai parrucchieri di Voglia di Cambiare di Monteforte Irpino, hanno sfilato con il body istituzionale del concorso e si sono anche esibite in varie discipline.

Ospite canoro della serata Pasquale Tedesco, mentre la Scuola di Ballo di Elisa Le partecipanti IMG 20180707 WA0020 2la Cava si è esibita sul palco allestito all’interno dello storico palazzo. Ha presentato lo spettacolo Erennio De Vita.

In giuria, presieduta dal giornalista Enzo Pecorelli, quattro sindaci del Baianese-Alto Clanio: Alessandro Napolitano di Mugnano del Cardinale, Simone Rozza di Quadrelle, Domenico Biancardi di Avella, Raffaele Colucci di Sirignano, invitati da Franco Amodeo, storico collaboratore di Antonio Contaldo, esclusivista regionale. Gli altri giurati erano l’assessore Antonio Maietta in rappresentanza del Comune di Sperone; Frank Boccieri della gioielleria “Boccieri”di Baiano;  Virginia Miro, consigliere comunale di Mugnano del Cardinale; Matteo Vasta medico ed ex sindaco di Mugnano del Cardinale; il giornalista Albino Albano e Carmine Lup di Alternative Tourism.

Intanto lo spettacolo si sposta, mercoledì sera, a ”Il Cardarelli" a Nola

Palazzo Reale - Cortile delle carrozze / Napoli: Io credo a Cassandra, di Enzo Marangelo

Sabato 7 luglio alle ore 21.30, a Napoli, nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, prima nazionale diIo credo a Cassandra - Capitolo 1. La Tempesta.Debutta all’interno dellasezione OsservatoriodelNapoli Teatro Festival Italia 2018, direzione artistica di Ruggero Cappuccio,l’ultima produzione diHypokritès Teatro Studioper la regia diEnzo Marangelo, ispirata al noto romanzoCassandra di Christa Wolf.

 

enzo marangelo 2N.R. – 07.07.2018 - Tra le 85 compagnie, nazionali e internazionali, in scena alla XI edizione delNapoli Teatro Festival Italia 2018, direzione artistica Ruggero Cappuccio,Hypokritès Teatro Studio, diretta daEnzo Marangelo, presenta al pubblico sabato 7 luglio, a Napoli nel Cortile delle Carrozze di Palazzo reale, casa madre del Festival per il secondo anno consecutivo, una nuova produzione,Io credo a Cassandra, Capitolo 1. La tempesta. Enzo Marangelo porta in scena la sua nuova regia, ispirandosi al testo che Christa Wolf scrisse nel 1983 in cui la veggente, figlia di Ecuba e Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città, ricordando la traversata dell’Egeo in tempesta.

Il lavoro artistico rientra in un progetto più ampio, formulato a capitoli, che Marangelo, in una chiave di lettura proteiforme, costruisce ispirandosi di volta in volta all’antropologia delle città che li ospiteranno. Per Napoli elemento portante sarà la tempesta.

In scenaRaffaella AnzaloneeSara Meoni, interpreti di Cassandra, la donna e la sacerdotessa; con loroMartina Coppeto, Raffaella De Piano, Lisa Imperatore, Francesca Murru, Mario Paesano, Davide Pascarella e Paola Senatore, iperformerselezionati tra i 18 candidati al LaboratorioCassandra_lab, organizzato da Hypokritès esclusivamente per la preparazione all’allestimento napoletano della tempesta. “Cassandra è una proiezione morale” - dichiara Marangelo - “Io credo a Cassandra riconsidera la figura mitologica nella contemporaneità. Focalizza il conflitto tra chi ha una lungimiranza capace di prevedere il corso degli eventi, e chi, pur vedendo, nega tale sguardo e si rifiuta di ascoltare. Ancora attuale è l’ineludibile legame di verità-morte: chi sa una verità scomoda, che non deve esser detta, muore.”

Assistente alla regia èPiera De Piano; lo studio drammaturgico è diRenato Siniscalchi, Piera De Piano edEnzo Marangelo, autore quest’ultimo anche del disegno luci e della selezione musicale; il progetto scenografico è firmato daMichele Paolillo; i costumi e il trucco sono diStefania Pisano; gli elementi di scena in ferro sono stati realizzati daOmfas; datore luci e suono èFelice Carbone; gli assistenti tecniciGigi Grosso, Massimo CaiafaeRaffaella De Maio; le foto di scena saranno a cura diMaria Emilia De Maio.

Conclusa con successo a Tivoli la mostra di pittura di Fernando Masi e della sua allieva taiwanese Zong Ho

A gennaio del 20119 l’esperienza sarà ripetuta all’inverso con una personale di Masi in Taiwan.

Consegna Premio 1Saverio Bellofatto –  20.06.2018 - La giovane artista Zong Ho è già nella sua Taichung (Taiwan) portando con sé un buon numero di premi ricevuti con la partecipazione alla sua prima mostra internazionale presso il Grand Hotel Duca 35473015 2184586358222129 5771964058982940672 nD’Este di Tivoli: Premio Anfiteatro d’Argento per la Pittura, assegnatole dall’Associazione Turistica Pro Loco Abella; Speciale riconoscimento del Centro d’Arte Masi; Riconoscimento della Fondazione Avella Città d’Arte con Targa ricordo e Diploma di Benemerenza della direzione del Grand Hotel di Tivoli.

35543411 2184586304888801 1353312622665007104 nIl suo maestro, l’artista Fernando Masi, che l’ha consacrata agli altari dell’arte, con la venuta in Italia le ha consentito di acquisire, oltre all’esperienza artistica, attraverso la conoscenza del nostro Paese, un bagaglio culturale che sicuramente farà parte della sua esperienza di vita: Visita a Roma e ai siti archeologici di Tivoli; visita e accoglienza ad Avella; weekend in Costiera; Avella Anfiteatro dArgento 3 Copiafesta conclusiva preparata da Ferdinando Ciniglio con musica, pizza e la famosa cassata avellana della pasticceria Pesce di Avella.

Insomma un’esperienza che rimarrà per sempre nel cuore di Zong, accompagnata in questo viaggio da sua cugina Lì.

untitled 2Le opere di Zong Ho, pur risentendo dell’influsso della tavolozza dei colori di  Masi, denotano la ricerca di una identità artistica propria, che spazia dall’astrattismo al figurativo. Figure, paesaggi fantastici e tanta filosofia orientale campeggiano nelle sue opere, che sembrano dei mosaici,quasi degli affreschi, che rivivono momenti  e identità passate e traslate dinanzi ai nostri occhi con la spontaneità dei volti di chi si incontra camminando per strada.

imagesMUBOFYHRMolteplici le tecniche utilizzate da Zong dalla ceramica alla pittura materica in soggetti spesso fantastici o simbolici, ma tanti sono anche i quadri dedicati al mondo animale e onirico.

La venuta della Zong in Italia avrà un prosieguo: L’esperienza sarà ripetuta all’inverso e questa volta sarà l’artista Masi che terrà una sua personale di pittura n Taiwan nel mese di gennaio del 2019.

Gigli 2018 / Premio Gennaro Pollicino: Alla Barca per il Miglior Comitato, al Giglio dell’Ortolano per il Miglior Rivestimento

Nella serata di chiusura, prima del Concerto di Arisa, consegnato l’ambito riconoscimento, istituito  alla memoria di Gennaro Pollicino.

premio comitato gennaro pollicinoN.R. - 29.06.2018 - Con il concerto di Arisa nella serata del 27 giugno, è calato il sipario sulla Festa dei Gigli 2018. Prima dell’evento musicale, però, che ha riscosso un grande successo, la Fondazione Festa dei Gigli ha proceduto alle consuete premiazioni.

Quest’anno, vista la grande qualità ed il notevole impegno espressi da tutti i comitati, quella dei riconoscimenti, non è stata una scelta per niente facile.

Il premio, istituito alla memoria di Gennaro Pollicino, per il Miglior Comitato è andato alla Barca ed a consegnarlo sono stati Gaetano e Francesco, rispettivamente fratello e figlio del primo premio rivestimentocompianto Gennaro, accompagnati dai consiglieri della Fondazione Festa dei Gigli, Gaetano Fusco, Raffaella Mauro e Umberto Barbalucca.

Il premio del miglior rivestimento, invece,  è stato consegnato dalla Fondazione Festa dei Gigli,  al Giglio dell’Ortolano che, con le sue “quattro –facce”, proponeva un allestimento molto innovativo.

secondo premio rivestimentoIl progetto è stato realizzato da Nunzio Meo, mentre la lavorazione è stata curata dalle maestranze dell’antica bottega d’arte Tudisco.

Il secondo premio per il rivestimento dei gigli è andato , poi, alla Barca, progettata da Carlo Nappi.

 

In piena fase preparatoria l’edizione 2018 del Premio Nazionale Penisola Sorrentina “Arturo Esposito”

Nel corso degli anni molte e qualificate sono state le attestazioni e le dichiarazioni sul valore e l’importanza rivestiti dal Premio da quella del Presidente Emerito Giorgio Napolitano a quella dell’Assessore al Turismo della Regione Campania Corrado Matera. Non sono mancati riconoscimenti, come quello del Senato della Repubblica , e patrocini istituzionali importanti, tra cui quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo. Anche il Sannio sarà attivamente coinvolto.

Logo Premio Penisola SorrentinaC.S. – 19.06.2018 - È in piena fase preparatoria l’edizione 2018 del Premio nazionale Penisola Sorrentina Arturo Esposito ®,  kermesse giunta alla 23a edizione e organizzata dall’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse”. Patron della rassegna è Mario Esposito.

Fondato dal poeta Arturo Esposito come Premio di poesia, il riconoscimento nel tempo è diventato un contenitore culturale multimediale e trasversale. Quest’anno si svolgerà il 27 ottobre a Piano di Sorrento e premierà, come tradizione, personaggi di spicco del panorama culturale nazionale ed internazionale

Piano di sorrentoL’albo d’oro è particolarmente ricco.  Il Premio è stato vinto dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e dagli Oscar Nicola Piovani e Fred Murray Abraham. Tanti gli scrittori: Giovanni Raboni, Michele Sovente, Edoardo Sanguineti, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Elio Pagliarani. Walter Veltroni. Tanto giornalismo con Mario Orfeo, Magdi Allam, Mario Giordano, Alessandro Sallusti, Toni Capuozzo, Antonello Piroso, Roberto Napoletano. Tanti anche i rappresentanti dello spettacolo, tra cui: Luca Barbareschi, Giancarlo Giannini, Giuliano Gemma, Lando Buzzanca, Eugenio Bennato, Francesco Branchetti e Barbara De Rossi, Lino Guanciale, Roberto Vecchioni, Giulio Scarpati, Ugo Pagliai, Francesca Cavallin.

L’edizione 2018 del Premio sarà dedicato alle “Humanities”, con ampio spazio al giornalismo, al cinema, al teatro, alla canzone d’autore.  La narrativa del Premio, il format, saranno costruiti su un concept che fa della serata-spettacolo una sorta di Esposizione campana della cultura italiana. Pertanto oltre che interpreti si premieranno filiere, prodotti televisivi  e progetti culturali di alta qualità. Novità di questa ventitreesima edizione, inoltre, sarà lo sguardo rivolto al sociale ed ai giovaniInfatti alcune sezioni premieranno interpreti e prodotti artistici di qualità che sono stati dedicati a problemi sociali di scottante attualità, come, ad esempio, Giuseppe Leone.pngla lotta alla camorra, le diversa abilità, le storie di donne.  Poi c’è un progetto di arti visive che sarà rivolto ai giovani artisti attivi in campo internazionale e che sarà diretto dal sannita Giuseppe Leone, direttore artistico del Palazzo delle Arti di Buonalbergo ed autore del claim declinato dalla prestigiosa rassegna culturale, attraverso i più svariati generi culturali come l’arte visiva, il cinema, il teatro. Così anche l’edizione 2018 vedrà attivo il coinvolgimento del Sannio e delle aree interne e “Il viaggio continua - dichiara l’artista Giuseppe Leone, - e il piccolo centro fortorino si prepara ad ospitare una tappa dell’importante Premio che nel mese di ottobre, attraverso sezioni ed iniziative, diverse delle quali ospitate anche in altre regioni italiane, si presenterà come una autentica Esposizione campana delle culture”.

Poi c’è il premio speciale dedicato a Dino Verde, che quest’anno festeggia cinque anni, una sezione speciale per la tv, istituita nel 2014, a dieci anni dalla morte del grandissimo autore, insieme con Gino Rivieccio e Gustavo Verde (ndr. figlio di Dino) che ne sono i responsabili.  Dino Verde è  stato autore di format indimenticabili come “Scanzonatissimoe di canzoni intramontabili come “Resta cu mme” e “Piove” scritte per Domenico Modugno, oppure “Romantica” per Renato Rascel  o ancora  “Che mm’ e’ ‘mparato a ‘fa” per Sofia Loren. In questi anni sono stati premiati Lino Banfi e Riccardo Cassini, Pippo Baudo, Leo Gullotta, Giancarlo Magalli.

Il patron Mario Esposito23 anni non sono pochidichiara Mario Esposito, patron della Rassegna -  E Il segreto di questo Premio è la passione. Essa è la condizione essenziale per dar vita ad un altro segreto che è la continuità. Spesso, infatti, i premi nascono, ma dopo qualche edizione, magari anche televisiva o roboante, muoiono e svaniscono. La passionecontinua - è, poi alla base anche di altri due elementi che contribuiscono alla continuità di un evento: la sinergia e l’apertura verso nuovi orizzonti. Si lavora per un obiettivo comune: esaltare il patrimonio e la nostra identità culturale; ricordarci che l’Italia è il paese delle eccellenze, ma che spesso, come dice Luca Barbareschi (direttore del Teatro Eliseo di Roma e amico del Premio 2018) - conclude il patron - punisce il successo. Il segreto è non mollare. E, come ogni anno noi cerchiamo di fare”.