Convegno a Castel Giorgio su “Archeologia, storia e paesaggio”
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26 Dic 2019
- Scritto da P.L.
L’Alfina ha ospitato il 4° Convegno Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia.
P. L. – 20.12.2019 - L’Alfina ha ospitato i Gruppi Archeologici d’Italia. Per due giorni Castel Giorgio è stata la capitale italiana dell’archeologia, ospitando il 4° Convegno Nazionale dei Gruppi Archeologici Italiani sul tema “Archeologia, storia e paesaggio”, che si è tenuto dal 7 all’8 Dicembre, presso gli spazi multifunzionali della Sala Calistri in piazza Anna Frank.
L’evento, promosso dall’associazione dei Gruppi Archeologi Italiani (Gai) dal Gruppo Archeologico dell’Alfina e dal Comune di Castel Giorgio, ha visto la presenza di una nutrita rappresentanza di gruppi provenienti da varie zone d’Italia: G. A. Taino, G. A. Perusia, G. A. Amerino, G. A. Noukria, G. A. Massa Trabaria, G. A. Alta Valle Esina, G. A. Lucano e G. A. Guardeese, che durante le giornate di studio hanno presentato i loro lavori.
Il 4° Convegno Nazionale dei Gruppi Archeologici Italiani “Archeologia, storia e paesaggio” è stato realizzato grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, dalla Fondazione per il Museo Claudio Faina di Orvieto, dal Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano Paso e dal Comitato regionale Umbria – Marche dei Gruppi Archeologi d’Italia.
Il convegno "Archeologia, storia e paesaggio" è un'iniziativa esclusivamente dedicata ai neolaureati o ai giovani ricercatori che si affacciano al mondo del lavoro o della ricerca, per valorizzare i migliori talenti tra di loro. Obiettivo è affinarne le competenze e offrire loro una maggiore visibilità in campo nazionale.
Possono partecipare al Convegno Nazionale tutti i giovani Soci iscritti ai Gruppi Archeologici d'Italia, o che svolgono attività collaborativa con essi. I relatori possono portare, come loro interventi, le proprie tesi di laurea o parti di esse, oppure ricerche inedite, sia su argomenti locali di storia, archeologia (e affini come tradizioni culturali o antropologia), sia di carattere nazionale o internazionale, vertenti su tematiche che riguardano il patrimonio culturale e che possono essere incluse nelle tematiche di " Archeologia, Storia e Paesaggio".
Sono stati pubblicati gli Atti del Convegno, che rappresentano interessanti studi, frutto di giovani menti, appassionate della storia e della cultura, da leggere tutti con l'attenzione che meritano.
La prima giornata di studi, sabato 7 dicembre, si è aperta alle 10.00 con i saluti istituzionali del sindaco di Castel Giorgio,, Andrea Garbini, del direttore nazionale dei Gruppi Archeologici Italiani, Vincenzo Moroni, seguita dall’introduzione del presidente del Gruppo Archeologico dell’Alfina, Roberto Morucci, nonché consigliere nazionale dei GAI.
Le relazioni, presentate dai membri dei Gruppi archeologici, hanno impegnato, poi, l’intera giornata i partecipanti in un dettagliato approfondimento sulle varie fasi di ricerca effettuate nell’ultimo anno. Durante il convegno è stato anche presentato il volume degli atti del terzo e quarto convegno nazionale, curato dalle edizioni Nisroch.
Protagonista della mattinata di domenica 8 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala consiliare del Comune di Castel Giorgio, è stato il Gruppo dell’Alfina, che ha proposto l’ormai consueta “Alfina Archeo Day” con un’esposizione-conferenza dal titolo “… di Mostri e Draghi, il Pistrice di Castel Giorgio”, incentrata sul ritrovamento di un piccolo drago marino in bronzo, avvenuto nel 2015 presso la necropoli di Lauscello.
“Il Ketos di Lauscello”, questo il nome “archeologico” del reperto, è stato per la prima volta esposto al pubblico presso la sala consiliare, e illustrato grazie agli interventi del dott. Daniele Di Loreto, Presidente della Fondazione Museo Faina di Orvieto; Luca Pulcinelli, per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria; il dott. Paolo Binaco, membro della commissione della Fondazione Museo Faina.
Il Ketos è rimasto esposto, presso la sala consiliare, fino alle ore 2000.
Gli interventi in dettaglio
Sabato 7 dicembre
Mattino - Relazioni giovani: Mariasole Germani, G. A. Alfina, Castel Giorgio: “La ceramica policroma degli Etruschi di Monte Landro”; Sebastian Mattioli, G.A. Appennino Umbro Marchigiano, Coordinatore sezione Gruppo Archeologico Taino (Pg): “Storia del popolamento del territorio tadinate”; Francesca Giugliarelli, G.A. Perusia: “I giardini storici e il rapporto con la città: esempi umbri”; Massimiliano Bardani, G.A. Amerino: “L’Arco di Piazza di Amelia”; Cristina Perugini, G.A. Noukria: “La condizione della Donna nella società longobarda”; Daniela Bartolucci, G.A. Massa Trabaria: “La storiografia della Massa Trabaria con riferimento all’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo”
Pomeriggio - Attività Gruppi : Antonio Ciarabalà, G.A. Alta Valle Esina: “Evoluzione della vita nel territorio umbro-marchigiano”; Massimo Guerra, G.A. Massa Trabaria, Direttore del G.A. della Massa Trabaria (PU): “Castrum Baviae; un progetto di recupero”; Leonardo Lo Zito, G.A. Lucano;, vice Direttore nazionale dei Gruppi Arch. d’Italia:“ Riti arborei della fertilità; dal Maggio di Oliveto Lucano al Solstizio d’inverno a Petre de la mola”; Enrico Ragni, Presidente emerito dei Gruppi Archeologici d’Italia: “ Una fortezza medioevale nell’orvietano: il cosiddetto Conventaccio nel territorio di Ficulle”
Palma Campania: Concerto del Gruppo Archeologico Terra di Palma in ricordo della prof.ssa Maria Maddalena Nappi
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21 Dic 2019
- Scritto da Lu.pi.
Lo spettacolo si è sviluppato tra mistioni di suoni e parole con le letture, scelte da opere della professoressa e non solo.
Lu.pi. – 10.12.2019 - Il Gruppo Archeologico Terra di Palma, con il patrocinio del Comune di Palma Campania, ha presentato sabato 30 Novembre 2019, con inizio alle ore 19.00, all’interno del Teatro comunale di Palma Campania, in via Municipio 72, lo spettacolo intitolato “I suoni della memoria” a cura di Antonio Marotta Ensemble.
Antonio Marotta, cantautore di LuciGnolo, ha dedicato al ricordo dell’ex direttrice dell’Associazione Maria Maddalena Nappi, sua amica, e valente studiosa di storia locale, recentemente scomparsa, l’ultimo suo lavoro in essere “tribale. Componevano l’’organico: Antonio Marotta alla voce-chitarra elettrica e tamburi a cornice di sua produzione; Mario Vorraro musicista/liutaio: mandolino e chitarra battente (strumenti di sua produzione); Alessandra Ruggiero al violino e percussioni; Valerio Mola al contrabbasso; Salvatore Rainone alla batteria & percussioni.
L’Ensamble Live, con l’organico dal sound elettrofolk, ha avuto la partecipazione anche del rapper ShaOn ed ha sviluppato un concerto tra mistioni di suoni e parole con le letture, scelte da opere della professoressa quali Le vie della memoria, Il bosco di Palma, La chiesa di Santa Maria de Arco tra passato e presente, ultimo lavoro in collaborazione con la dott.ssa Angela Sorrentino, eseguite da Antonio Fazio, volontario del progetto di Servizio Civile “Un libro per tutti”; Gabriella Maiello, attrice e responsabile del Laboratorio Teatrale Gulliver di Palma Campania; Chiara Fusco, assistente sociale Comune di Palma Campania; Anna D’Ursi, prof.ssa dell’ISIS Antonio Rosmini di Palma Campania; Michela Buonagura, prof.ssa dell’ISIS Antonio Rosmini di Palma Campania; Gianluca Montanino, presidente ARCI di Palma Campania, e dalla prof.ssa Adelina Mauro, socia dell’associaha one Naturae di Palma Campania.
Luigi Sorrentino, direttore del Gruppo Archeologico Terra di Palma, consorte della prof.ssa Marilena Nappi, ha concluso la serata con la lettura di un contributo di Rosalia Peluso, prof.ssa alla Facoltà di Filosofa presso l’Università Federico II di Napoli, che ha a cuore il progetto della studiosa scomparsa, il “Parco letterario Vincenzo Russo”, con la speranza che possa presto interessare le persone preposte a realizzarlo.
Ha presentato lo spettacolo l’attrice Carmen Maria Moccia del Laboratorio Teatrale Gulliver di Palma Campania. Ha collaborato alla realizzazione dell’evento il prof. Giuseppe Sorrentino, figlio della prof.ssa Nappi.Hanno curato i filmati i giovani del servizio civile del Gruppo archeologico Terra di Palma.
E’ stata, come previsto, una serata piena di emozioni per il ricordo della prof.ssa Nappi e per l’esecuzione del concerto.
IRPINIA 23 NOVEMBRE 1980: IMMAGINI, RACCONTI E RICORDI IN MOSTRA ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO “REGINA MARGHERITA-LEONARDO DA VINCI”
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01 Dic 2019
- Scritto da N.S.
Nella ricorrenza del sisma, Il Museum & Events Dentice Pantaleone, in collaborazione con l’associazione La Piccola Cometa e l’I.C. “Regina Margherita – Leonardo Da Vinci” di Avellino, e con il Patrocinio Morale del Comune di Avellino, ha promosso una mostra documentale, fotografica e artistica.
N.S. -26.11.2019 - Il 23 novembre 2019 ricorre il 39° anniversario del disastroso terremoto dell’Irpinia del 1980 che colpì la Campania, in particolare l’Irpinia, e la Basilicata. Alle ore 19:35 una forte scossa di magnitudo 6,5-6,9 della scala Richter, della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 km di profondità, colpì una vasta area di circa 17.000 km² che si estendeva dall´Irpinia al Vulture, tra le province di Avellino, Salerno e Potenza. Si contarono più di 2900 morti, 8000 feriti e oltre 230mila senza tetto.
Tra i comuni più colpiti: Castelnuovo di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Laviano, Conza della Campania, Lioni, Senerchia, Teora, Calabritto e Santomenna.
Ritardi nei soccorsi e strade spesso inaccessibili aggravarono ulteriormente il dramma. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lanciò l’appello “FATE PRESTO” un grido che ancora oggi vibra nell’anima e nel cuore dei popoli dell’Irpinia e della Basilicata.
Nella ricorrenza del sisma, Il Museum&Events Dentice Pantaleone, in collaborazione dell’associazione La Piccola Cometa e dell’I.C. “Regina Elena – Leonardo Da Vinci” di Avellino, e con il Patrocinio Morale del Comune di Avellino, ha promosso una mostra documentale, fotografica e artistica dal titolo” IRPINIA 23 NOVEMBRE 1980 – Immagini, racconti, ricordi”, che ci riportano a quel triste giorno che ha cambiato per sempre i connotati storici dei paesi della cosiddetta area del cratere.
Per l’occasione, e su gentile concessione del pittore Fernando Masi, è stata esposta la grande tela “L’Esodo”, realizzata dall’artista nel 1981.
La mostra, allestita nei saloni dell’Istituto Comprensivo, è stata inaugurata sabato 23 novembre 2019, alle ore 10.00, dal Sindaco Gianluca Festa, da Fiorella Pagliuca, DS dell’IC "Regina Margherita – Leonardo Da Vinci", dal Presidente della Commissione Cultura del Comune di Avellino, Alessandra Iannuzzi.
E’ seguito un reading dei poeti: Antonietta Gnerre, Monia Gaita, Carmelina De Maio e Carmine Montella, dedicato alle vittime del terremoto.
La mostra rimarrà aperta al pubblico e soprattutto agli studenti fino al 27 novembre 2019.
Baiano / Maio: Cronache in flash back
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14 Dic 2019
- Scritto da Gianni Amodeo
… in cammino tra squilli di chiarine, rullo di tamburi e spari di carabine. Fotoservizio di Carmine Montella.
Gianni Amodeo - 10 \12\ 19 - Erano davvero insoliti e gradevoli gli scenari offerti dalle balconate e dalle finestre dei palazzi che si affacciano su corso Garibaldi, imbandierate di vessilli e festoni in giallo e rosso, i colori dell’energia del Sole e della Conoscenza che affranca dalla schiavitù della volontaria ignoranza, da un verso, e dell’ energia mentale e dell’ umana tenacia, dall’altro; colori-alfa, con i quali si identifica il Maio, simbolo del mito che si rinnova di anno in anno con i ciclici festeggiamenti che da novembre a febbraio segnano il territorio dell’ Unione intercomunale dell’Alto Clanio. E’ il mito che rende onore all’albero e alla cultura della vita che rappresenta per il pianeta-Terra e tutte le specie viventi che vi albergano.
Una giornata ben soleggiata, quella di domenica che il mondo cristiano dedica alla venerazione dell’Immacolata concezione, ma vissuta dalla comunità cittadina in modo del tutto speciale, con la calda ed entusiasta accoglienza riservata ai Gruppi folcloristici delle armi ad avancarica della Campania e del Molise che per la prima volta si sono ritrovati, a Baiano, per splendidi incontri e convergenze ravvicinate. Una contaminazione straordinaria e diffusa di sacro e profano, ma anche di distinte tradizioni e identità popolari, veicolate dai prestigiosi Trombonieri di Sant’ Anna, provenienti da Cava dei Tirreni, insieme con i Fucilieri di San Nicola, provenienti da San Giuliano, piccolo e caratteristico Comune del Molise, e con gli eclettici Sbandieratori e Musici acrobatici di Altavilla Irpina, l’Antico gruppo avancarica baianese e la Carabina.
In mattinata, erano protagonisti della sfilata lungo corso Garibaldi e delle performance di spari a salve di carabine e tromboni rivolti in basso o verso la bronzea aquila svettante sul Monumento dei Caduti in guerra, mentre di pomeriggio e fino a sera hanno trasformato piazza Francesco Napolitano nel palcoscenico delle loro spettacolari esibizioni, attraversate dall’acre e pungente odore della polvere da sparo dispersa in aria dai colpi esplosi da carabine, schioppi e fucili verso il cielo; esibizioni, magicamente ingentilite e ravvivate dalle piacevoli armonie delle squillanti chiarine e dei rulli dei tamburi, in sintonia con i passi cadenzati dei trombonieri e fucilieri - tutti impettiti nei loro costumi d’epoca indefinibile e incerta, ma di sicura fattura più o meno guascona, con colori sgargianti e cappelli a forma conica di larga falda, impennacchiati da bianche piume al vento- a seconda delle posizioni geometriche e delle coreografie che gradualmente venivano disegnando sui “sampietrini” della piazza, con il prezioso racconto illustrativo, reso dalla voce narrante di Giusy De Laurentiis.
Una giostra emozionante e coinvolgente di buon livello qualitativo, con il bel tocco di classe costituito in assoluto dalle compatte e varie figurazioni sciorinate dai Trombonieri di Sant’Anna per compostezza e per la varietà delle compatte figurazioni sciorinate, tra gli applausi del pubblico; unna manifestazione, promossa e ben organizzata dal Comitato -presieduto dall’imprenditore Salvatore Masucci- rappresentativo delle associazioni coinvolte nell’organizzazione dell’evento-clou del 25 dicembre, con il supporto economico assicurato dall’amministrazione comunale. E, a completarne le valenze attrattive, spiccava il dovizioso prospetto informativo fornito dalla Mostra sulle armi ad avancarica, allestita nelle Sale dell’ex sede dell’Associazione dei reduci di guerra. Un tuffo nella storia e nelle modalità tecniche con cui si realizzavano i loro prototipi che appartengono all’archeologia dei sistemi d’arma e che si … replicano su commissione e soltanto in forme di riproduzioni. Un’operazione d’interesse conoscitivo che di deve a Stefano Lippiello, armaiolo di lungo corso e grande passione.
… E dopo la Scelta nei boschi d’Arciano del 24 novembre, la presentazione dei Mai d’Argento del 7 dicembre e la Giostra … dell’avancarica del Giorno dell’Immacolata, e restano ancora da scrivere varie altre pagine nel Diario aperto del Natale cittadino, versione 2019 …
Avella: I piccoli alberi come i piccoli alunni dell’I.C. ”Mons P. Guerriero”… preziosi per il territorio ed il mondo
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30 Nov 2019
- Scritto da N.S.
Incontro con l’apicoltore Antonio Maietta e dibattito con il Presidente dell’Ente Parco del Partenio, dott. Francesco Iovino, l’assessore ai servizi scolastici del Comune di Avella, Santina Cerbone, e l’agronomo e collaboratore del CNR Angelo Pedalino.
N.S. - 10.11.2019 – Nella mattinata del 7 novembre, presso la sala Palatucci dell’I.C. ”Mons. P. Guerriero” di Avella, si è svolto un incontro- studio che ha avuto come oggetto la descrizione del vasto territorio del parco del Partenio.
L’ incontro, a cui hanno assistito i ragazzi delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, è stato scandito da un primo incontro con l’apicoltore Antonio Maietta, che ha descritto, anche con l’aiuto di alcuni giovani alunni, il ciclo di vita delle api, il loro piccolo ma necessario mondo, il ruolo che esse svolgono per la salvaguardia dell’ecosistema. Successivamente, il gruppo di studenti ha raggiunto l’azienda avellana di produzione del miele, dove hanno potuto assistere al ciclo di produzione del prezioso prodotto, al lavoro delle maestranze coinvolte, hanno potuto vedere le strumentazioni utilizzate.
Al rientro in sede, gli alunni sono stati accolti dal Dirigente Scolastico, prof. Vincenzo Gagliotta, dal Presidente dell’ Ente Parco del Partenio, dott. Francesco Iovino, dall’ assessore ai servizi scolastici del Comune di Avella, Santina Cerbone, e dall’agronomo e collaboratore del CNR Angelo Pedalino che, insieme, hanno svolto e condotto un dibattito sull’ importanza della salvaguardia e del rispetto della natura, soprattutto in un momento in cui forti ed urgenti sono sentite le criticità e le problematiche emerse dall’ inquinamento, dalla deforestazione e dai cambiamenti climatici.
A nome di tutti gli alunni e di tutto il personale della scuola è stato donato all’ Ente Parco del Partenio un buono per l’acquisto di due piccoli alberi che saranno poi successivamente piantumati. La mattinata si è conclusa con le parole del D.S. prof Gagliotta che, con una calorosa similitudine, ha paragonato i giovani alunni ai piccoli alberi donati, definendoli “preziosi per il territorio ed il mondo”.
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