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AVELLINO / LIBRI IN VETRINA: “LE ALI DEL BRUCO” DI TONY CUCCINIELLO

Il romanzo, presentato al Circolo della Stampa, focalizza il dramma della precarietà sociale che vivono tanti giovani. L’approccio sistemico vitale quale via d’uscita per non soccombere alla depressione della solitudine.

 

copertina CuccuninielloGianni Amodeo  - 09.07.2016 - Pubblico incontro, al Circolo della Stampa di Avellino, lo scorso 19 maggio, per la presentazione de “Le ali del bruco”, il  romanzo di Antonio Cucciniello, pubblicato da Pendagron editore; romanzo ch’è stato al centro del progetto-lettura, che ha coinvolto alcune classi dell’istituto tecnico commerciale “Luigi Amabile”, con la coordinazione della prof.ssa Serafina Trofa.

All’incontro, con la partecipazione dell’autore, motivi e temi di particolare rilievo sono stati espressi in vari interventi, tra i quali quelli della prof.ssa Antonella Pappalardo, dirigente dell’Istituto di via De Conciliis, della prof.ssa Marialuisa Saviano, presidente dell’ASvSA, e di Serafina Trofa.

La struttura narrativa del romanzo è ispirata dall’approccio sistemico vitale, una metodologia di management sviluppata nell’ambito dell’Economia d’impresa. Ma, al di là dei discorsi di valenza scientifica e tecnica, che pure si sono succeduti incalzanti, è emerso a tutto tondo-  sia nella presentazione che nel dibattito - il profilo dell’io narrante-il protagonista - che rappresenta con linearità di linguaggio la condizione di uomo, che stenta a imboccare la strada della ricerca di sé, come travolto dalla complessità inestricabile sia della sfera personale che della realtà sociale.

E’ un’introspezione puntuale, nella quale l’io narrante prende sempre più coscienza della solitudine in cui viene a ritrovarsi stando solo con se stesso, senza lavoro, senza famiglia e senza gli ancoraggi di quelle relazioni sociali, che con i loro veli protettivi fanno da anticorpi alla depressione psicologica e mentale che disorienta e fa smarrire il senso della vita.

E’ la condizione di precarietà che tanti giovani vivono quotidianamente e dalla quale il protagonista riesce alla fine quasi miracolosamente a risollevarsi. Ed accade durante uno dei suoi tanti inutili e frustranti viaggi in treno verso un cancello inesorabilmente chiuso, metafora della durezza esistenziale, quando non sembrano più esserci spiragli di speranza in cui riconoscersi e incamminarsi verso il futuro.

Il cancello inesorabilmente chiuso si aprirà con modalità insolite e impreviste; sono le modalità dell’incontro con un barbone, ricco di esperienza di vita vissuta e delle asprezze con cui s’intesse la sua trama, a dare una svolta alla vita del protagonista narrante, sottraendolo allo stato di sofferente incertezza e al labirinto della solitudine in cui è piombato.

Sono due polarità esistenziali che s’incontrano, quella del protagonista e quella del barbone, di cui il racconto di Cucciniello costituisce una penetrante trascrizione testimoniale. Ed è la polarità del barbone, con il vissuto mentale e psicologico di cui è portatore, a conferire al protagonista linfa di rinnovato senso dell’esistenza, in cui ritrovarsi, per affrontare i tornanti della vita, in cui le luci e le ombre si rincorrono e sovrappongono.

Aversa, spunta acquedotto del Serino durante bonifica Cappuccini

acuedotto serinoN,R, .- 11 luglio 2016 11 luglio 2016 – A seguito di lavori di bonifica dell’area di via Cappuccini è stato portato alla luce un tratto dell’antico acquedotto di Serino. La pulizia dell’area è avvenuta ad opera di Campania Ambiente (società della Regione Campania)., che, grazie ad un finanziamento regionale ottenuto dalla Città di Aversa,, stava bonificando l’area dall’incuria e dalla sporcizia che la fa da padrona..

L’eccezionale scoperta, avvenuta quasi per caso, ha così fatto riemergere dall’oblio, nascosto com’era da rovi ed erbacce dietro al quale era nascosto, un pezzo dell’acquedotto  del Serino..

''Possessione''. Trafugamenti e falsi di antichità a Paestum per la Festa dei Musei

Per l’occasione riaperti al pubblicoi templi e la cosiddetta Basilica, il tempio più antico dei tre monumenti dorici di Paestum, è stato il primo ed unico tempio greco ad essere accessibile senza barriere architettoniche. Domenica 3 luglio laboratori didattici gratuiti per bambini e ragazzi :“Eracle ... che fatica essere un eroe!!!”. Foto: Fonte Internet.

zuchtriegelLu.pi. – 05.07.2016 - Per il primo fine settimana di luglio il MiBACT celebra la festa dei Musei, un grande evento nazionale che ha come tema il rapporto tra Musei e Paesaggi culturali. 
Mostra Possessione 01Il Parco Archeologico di Paestum, in questo contesto, inaugurazione il 2 luglio, nello specifico, ha affrontato il tema della difesa del patrimonio con la Mostra “Possessione – trafugamenti e falsi di antichità a Paestum”, che resterà aperta fino al 31 dicembre 2016.

La tomba 418 - La tomba è stata recuperata dopo uno scavo clandestino, con il depredamento del corredo, in una delle necropoli della città antica di Paestum. Risale al IV sec. a.C., periodo in cui Paestum era dominata da genti non-greche, di origine lucana, la cui elite greco-lucana, pae tombaprima che la città cadesse in mano ai Romani, si faceva seppellire in tombe riccamente decorate e dipinte, espressione  dell'ideologia e della ritualità del ceto dominante.
La tomba, di grande importanza per la qualità delle pitture, tra cui spicca quale apprezzabile esempio, una testa di donna in tre-quarti, posta al centro sopra il letto funebre con la defunta.
Il restauro della tomba è stato realizzato grazie a una donazione di 30.000 dollari della Italian American Forum Foundation (New York).

Mostra Possessione 2Le dichiarazioni del curatore della mostra e direttore del Parco  - “Gli scavi clandestini comportano la perdita non solo degli oggetti stessi, ma anche del loro contesto stratigrafico, e quindi di tutta una serie di informazioni che sono fondamentali per la conoscenza del mondo antico – ha evidenziato il curatore della mostra e direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel , nel corso dell’inaugurazione dell’evento - La questione del possesso incide sull’essenza dell’opera d’arte: possesso e possessione sono, pertanto, questioni di estetica, intesa come disciplina filosofica, oltre che di legislazione e tutela. Inseriti in collezioni private, dove spesso sono affiancati a falsi di vario genere, ha continuato il curatore-direttore - gli oggetti antichi perdono la loro attinenza con la storia collettiva, per essere ridotti allo stato di una merce o di un semplice godimento estetico. Sono sempre gli stessi oggetti, ma il cambiamento del contesto in cui sono inseriti comporta un mutamento intrinseco del loro valore artistico e culturale”.
221826673 e83951a3 b46d 40bd 81a6 a235368f2325In questa prima giornata previsti anche turni di visite guidate ai depositi del Museo a cura della dott.ssa Marina Cipriani, già direttrice del Museo e dell'area archeologica di Paestum.

Il catalogo - La Mostra è stata arricchita di un catalogo, edito da di Arte’m, con saggi di Angelo Bottino, Tsao Cevoli, Marina Cipriani, Luigi Gallo, Yelena Kovalyova, Carmine Lubritto, Angela Pontrandolfo, Grete Stefani, Gabriel Zuchtriegel.

Paestum Basilica Percorso restauratoVenerdì 1 luglio, intanto, in occasione della prima serata di apertura al pubblico della cosiddetta Basilica, dalle ore 21.00 alle ore 22.00, si è tenuto un evento di musica elettronica tra i templi con il Deejay TY1.
Il programma della giornata ha preso il via alle 11.00 con un percorso integrato dei templi, che, dopo essere stati chiusi al pubblico per 20 anni, sono stati riaperti a tutti i visitatori; e la cosiddetta Basilica, il tempio più antico dei tre monumenti dorici di Paestum, è stato il primo ed unico tempio greco, così ben conservato in tutto il Mediterraneo, ad essere accessibile senza barriere architettoniche grazie ad un percorso sperimentale realizzato dal Parco.

locandina possessioneAlle ore12.00 il preview della Mostra (Museo di Paestum, sala cella), realizzata dal Parco Archeologico di Paestum.

Domenica 3 luglio, poi, prima domenica del mese e ingresso gratuito per tutti al Museo si sono tenuti dei laboratori didattici gratuiti per bambini e ragazzi  ad oggetto:“Eracle ... che fatica essere un eroe!!!” Orari 11.00, 15.00 e 17.00..

Info sulla Mostra - Orari: da lunedì a venerdì 8.30 / 19.30 (ultimo ingresso 18,50);   sabato fino al 1 ottobre 8,30 / 22.30 (ultimo ingresso 21,50); biglietto: € 3,00 solo Mostra; € 9,00 Museo e Area archeologica; € 10,00 Mostra, Museo e Area archeologica. 

L’esecuzione della Taviata nel’Antiteatro di Avella incanta i tantissimi partecipanti

locandina La TraviataMp. D’Avanzo – 12.07.2016 - La musica classica all’Anfiteatro di Avella ha avuto nel maestro Ogerigi Lusi il suo pioniere che, nel mese di settembre 2015, regalò ad Avella, il suo paese d’origine addirittura una sinfonia la “Sinfonia Abellana”, che diede il via anche a ClanioInArte 2015.

Traviata 1La “Traviata” di Giuseppe Verdi è stata messa … in scena lunedì sera, sempre nel contesto del progetto ClanioInArte, dal  gruppo” Opera Lab … io debutto”.

Il protagonista dell’opera, Alfredo, è stato interpretato da Jiangim Kong di origine cinese, mentre Violetta è stata interpretata da Erika Liuzzi, davvero tanto  bravi, unitamente agli altri  grandi co-protagonisti e giovani cantanti-attori, come anche il balletto.

Traviata 2La regia è di Riccardo Canessa, mentre la direzione musicale è di Elio Orciuolo, giovanissimo e bravissimo anche lui.

E’ stata una serata indimenticabile per i tanti spettatori, che hanno avuto la possibilità di visitare l’Anfiteatro e di assistere ad un’esecuzione musicale davvero di qualità; il tutto gratuitamente.

Talent Night e La Notte delle Lanterne continuano ad alimentare un “Calcio alla Povertà”

L’impegno di Saverio Pedalino concretizza il progetto “Football Primary LND Italy – Parco Mandamento Baianese” in Africa. Servizio Foto di Saverio Bellofatto.

Pedalino 1Lu.pi. – 02.07.2016 - Il progetto di Saverio Pedalino: la FOOTBALL PRIMARY SCHOOL LND ITALY - PARCO MANDAMENTO BAIANESE, che sta nascendo in Africa, Pedalino 2JPGprocede a gonfie vele

Nel suo recente viaggio, il fuoriclasse avellano, ha condiviso attraverso i social la sua opera e il suo impegno per dare un “ Calcio alla Povertà”. La costruzione di un pozzo, l’attivazione di una piccola farmacia sono già realtà, mentre i lavori della scuola sono stati affidati e, nel giro di un anno, tutto sarà pronto.

Pedalino 3Saverio oltre ad essere un grande bomber: 88 goal in 11 anni di calcio professionistico, ammirato e osannato dalle tifoserie di serie D e serie C,  è anche un promoter di spettacoli. Suoi sono il Talent Night giunto alla 5° edizione  e la Notte Pedalino 4delle Lanterne  che animano a fine giugno l’estate avellana. Con il Talent Night, oltre a proporre giovani talenti e professionisti dello spettacolo e così anche con La Notte delle Lanterne, Saverio raccoglie fondi per realizzare i suoi progetti di solidarietà.

Il talent night 2016 presentato da  un dinamico Sasà Trapanese e dalla brillante Pedalino 5giornalista avellana Alessia Conte ha visto la presenza dell’imitatore Antonio Menzacella e Arianna Conzo giovani talenti lanciati da Maria De Filippi; la danza aerea di Nico Gattulo, che ha stupito il pubblico con le sue acrobazie; le cantanti Daniela Prevete, Marisanta Montanaro e Mena Casoria,;il pianista  Giovanni De Simone e il violinista Angelo CasoriaL’artista avellano Sabatino Santorelli si è esibito in un happening pittorico con l’opera dedicata ai bambini neri di SaverioI balletti sono stati curati dalla scuola di danza di Angela Iacovacci.

Pedalino 6Il nutrito pubblico presente  nella bellissima cornice di piazza Municipio ha reso magica la serata. Ma la magia più bella è stato il cielo di Avella che il 28 giugno è stato illuminato da migliaia di lanterne della solidarietà, uno spettacolo emozionante.

Pedalino 7Le lanterne di Saverio recano messaggi d’amore, ricordi, preghiere, speranze. Su face book queste emozioni sono diventate pensieri dedicati e ringraziamenti a Saverio ne citiamo alcuni tra i tanti: ” grazie a te abbiamo regalato un cielo meraviglioso ad Avella e a tutte le persone che ci guardano quotidianamente da lassù....”  “LA Pedalino 8jpgNOTTE DELLE LANTERNE 28 GIUGNO 2016..che tutte insieme possano far luce sui tanti punti oscuri della vita e dare gioia e speranza a quei sognatori che come me ancora sperano e sognano un mondo diverso ...grazie SAVERIO” ,  “Stasera ho guardato questo cielo anche io ... e non smettevo di sognare! Quei piccoli puntini di luce.. più si allontanavano e più stavo bene......perché a volte basta veramente poco per donare un po’ della nostra luce su quelle vite buie, povere e soprattutto tristi.  Grazie di cuore all'ideatore di questa meravigliosa iniziativa, Saverio Pedalino”, “Anche quest'anno ci hai lasciato Pedalino 10senza parole... grazie”,  “Notte delle Lanterne Avella... grazie Saverio Pedalino... che queste luci di speranza si accendono nei cuori di chi ne ha bisogno”, “Non servono le distanze, quando dei piccoli cuori riescono a toccare il tuo tutto può accadere, e se un piccolo gesto in unione collettiva può donare Pedalino 11gioia e sorrisi a voi piccoli angeli ne è valsa la pena. Grazie  Saverio Pedalino che ci rendi partecipi delle tue iniziative”.

 Che altro dire, le emozioni descritte in un articolo non danno l’idea della bellezza di questi spettacoli, ma le emozioni più forti arrivano dal progetto “ Un calcio alla povertà” e dall’impegno di Saverio per realizzarlo. Un grazie anche da parte della Rredazione de IL MERIDIANO.