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Sotto gli auspici dell’archeologia. Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti

Pubblicato dal MIBACTil 06 marzo 2014

PettazzoniSan Giovanni in Persiceto - Universalmente noto come uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, Raffaele Pettazzoni (San Giovanni a Persiceto, 3 febbraio 1883 - Roma, 8 dicembre 1959) poteva anche vantare un brillante passato da archeologo.
A questo aspetto meno conosciuto della sua biografia intellettuale, il Comune di San Giovanni in Persiceto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna e il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto dedicano l'esposizione "Sotto gli auspici dell'archeologia". Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti, allestita nel Palazzo Comunale fino al 30 giugno 2014.
La mostra, corredata da testi, documenti originali e reperti archeologici, traccia un ritratto di Raffaele Pettazzoni archeologo approfondendo la sua attività sia negli anni 'romani' (1909-1914) in cui ha ricoperto il ruolo di ispettore presso il Museo Preistorico ed Etnografico, sia nel periodo 1914-1924 durante il quale ha operato, sempre come ispettore, per la Soprintendenza ai musei e scavi di antichità dell'Emilia-Romagna, presso il Museo Civico di Bologna.
L'esposizione vuole far conoscere e apprezzare il lato meno noto del Pettazzoni archeologo, ricostruendo le tappe accademiche e sul campo della sua formazione e i vivaci scambi culturali tenuti con i più illustri esponenti del mondo archeologico, prima di andare a occupare la prima cattedra in Italia di Storia delle Religioni, istituita all'Università di Roma "La Sapienza" nel 1923.
La mostra illustra (anche con materiale inedito) il percorso formativo di Pettazzoni, la sua attività di archeologo sul campo (documentata in Emilia-Romagna da interventi e sopralluoghi a Bazzano, Rimini, Massafiscaglia, Reggio Emilia, Sarsina e a Comacchio, dove fu tra i primi ad assistere alla scoperta dei resti della necropoli di Spina, all'epoca appena riemersi) e la sua rete di rapporti con il mondo dell'antichità, testimoniata fino alla sua morte dalla fitta corrispondenza con i principali archeologi italiani. Rende anche evidente come Pettazzoni praticasse in modo interdisciplinare la propria attività, facendo di lui uno dei pochi in Italia in grado di intrattenere rapporti paritari con il mondo storico religioso, antropologico e antichistico.
Alla parte documentaria costituita da lettere, libri e manoscritti provenienti sia dal Fondo Pettazzoni che dalla Biblioteca dell'Archiginnasio e dal Museo Civico Archeologico di Bologna, si affianca una sezione archeologica che testimonia da un lato l'apporto della documentazione archeologica all'indagine storico religiosa, dall'altro l'attività "sul campo" del Pettazzoni ispettore archeologo.
sarsina - statua di AttisAi reperti provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Ferrara, Parma e Sarsina, e dai depositi della Soprintendenza di Bologna e Ravenna, è stata aggiunta la copia in gesso della statua di Attis, reperto rinvenuto a Sarsina nel 1923 con altre sculture di divinità orientali, della cui scoperta Pettazzoni fu protagonista e testimone.
La mostra è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e Comune di San Giovanni in Persiceto in collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto.
I curatori scientifici sono Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi, archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, e il Prof. Mario Gandini.
Il coordinamento della mostra è di Silvia Marvelli (Museo Archeologico Ambientale), Marco Marchesini, Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna), Gloria Serrazanetti e Patrizia Veronesi (Comune di San Giovanni in Persiceto)
L'allestimento è curato da Fabio Lambertini, Museo Archeologico Ambientale, e Patrizia Veronesi, Comune di San Giovanni in Persiceto.
Presenteranno la Mostra: Sonia Camprini, Assessore alla Cultura di San Giovanni in Persiceto; Marco Minoja, Soprintendente Archeologo dell'Emilia Romagna; Silvia Marvelli, Direttre del Museo Archeologico Ambientale; Interverranno i curatori della mostra: Valentino Nizzo, Funzionario Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna; Tiziano Trocchi, Funzionario Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna; Mario Gandini, Conservatore del "Fondo Pettazzoni".
Conclude: Giovanni Casadio, Docente di Storia delle Religioni presso l'Università degli Studi di Salerno

Eventi collegati alla Mostra
- mercoledì 16 aprile ore 20.45, "...E ora cosa ne direbbe Raffaele Pettazzoni?"
Tiziano Trocchi intervista Mario Gandini
- sabato 17 maggio ore 10, visita guidata alla mostra a cura di Mario Gandini
- mercoledì 18 giugno ore 20.45, "Natura di cose altro non è che nascimento di esse"
Raffaele Pettazzoni testimone di un'epoca tra archeologia, antropologia e storia delle religioni
Conferenza a cura di Valentino Nizzo

Informazioni Evento:
Data Inizio: 29 marzo 2014 - Data Fine: 30 giugno 2014
Costo del biglietto: gratuito; Per informazioni 0516871757; Prenotazione: Nessuna
Luogo: San Giovanni in Persiceto, Palazzo Comunale, Galleria antistante la Sala Consiliare
Orario: lunedì-venerdì 9-18, sabato 9-13
Telefono: 0516871757 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/sgp_pettazzoni.htm