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Cultura e Spettacoli

NOLA / LA BIBLIOTECA COMUNALE E LA DONAZIONE-VECCHIONE UN POLO CULTURALE PER LA CITTA’ E IL TERRITORIO

L'animazione sociale, il ri-disegno logistico e la dimensione degli spazi, la disponibilità degli "audio-visivi" e i supporti informatici: percorsi obbligati per un servizio pubblico di qualità. La tematica è stata focalizzata nel convegno sul futuro e sulle prospettive del patrimonio librario - dotato di testi rari e di eccezionale valore - destinato all'Ente di piazza Duomo da Luigi Vecchione, cultore di storia locale, autore di saggi, bibliofilo e archeologo, scomparso il 29 dicembre scorso. Giuseppe Mollo, Raffaele Soprano, Caterina Napolitano, Angelo Amato de Serpis, Antonio Napolitano e il sindaco Geremia Biancardi hanno delineato gli obiettivi praticabili, con l'utilizzo del restaurato palazzo dell'ex-Convento di Santo Spirito, entro il prossimo novembre. A Domenico Capolongo spetterà la coordinazione del cambio di passo per la programmazione e le finalità del riassetto del sistema, secondo le direttive della civica amministrazione.

Vecchione 2LE FINALITA' DEL CONVEGNO
Gianni Amodeo - 27.06.2014 - Uno spazio di diffusa e intensa animazione sociale, che favorisca e promuova la circolazione delle idee e delle conoscenze. Una realtà dinamica, che possa avvalersi di un ben strutturato assetto logistico, oltre che delle necessarie dotazioni d'informatica e di un congruo quanto efficiente apparato di "audio-visivi".
Sono alcuni dei connotati essenziali, con cui le biblioteche comunali, quale primario servizio culturale di pubblica rilevanza, ormai si caratterizzano sempre più nell'operatività reale. Una prospettiva di cambiamento, che le libera dalla rigida ed arida dimensione "museale" della pura ed amorfa conservazione di testi, documenti, riviste; dimensione, con cui ormai da anni si saldano soltanto la consultazione, non particolarmente "praticata", e il prestito delle opere richieste a tempo determinato. La città bruniana è chiamata a procedere con rapido passo in questa direzione evolutiva, per rapportarsi al meglio possibile con le istanze più significative, espresse dai giovani e da tutti coloro che prediligono quel dialogo aperto e senza pre-giudizi, con cui è possibile cominciare a percorrere a percorrere le lunghe e aspre corsie verso i saperi.

IL LASCITO PREZIOSO, BENE COMUNE DELLA CITTA'
Vecchione 4E' – questo - il senso dell'auspicio, prospettato dall'architetto Giuseppe Mollo - consulente della Soprintendenza dei beni artistici, archeologici, ambientali e storici di Pompei, docente nei Licei, con una cospicua, lunga esperienza di ricerca e d'interventi per la tutela del patrimonio dei beni culturali e archeologici, soprattutto nell'area nolana e in quelle di Avella e del Vallo di Lauro - nell'intervento sviluppato nel convegno, promosso da "La Contea nolana" e svoltosi nella chiesa-agorà dei Santi Apostoli. Filo tematico, il futuro e le prospettive della biblioteca, che Luigi Vecchione ha donato a Nola. Un pregevole lascito d'amore e affetto filale per la città natia, costituito da un patrimonio di eccezionale interesse e valore, con circa ventimila testi, tra cui spiccano vere e autentiche rarità di opere stampate tra il '400 e il ' 500; e poco più di cinquemila testi qualche anno fa sono stati già conferiti alla Biblioteca comunale, che apre i battenti in corso Tommaso Vitale.
Una riflessione dovuta e doverosa, quella compiuta e a 360°, per fissare le coordinate della compiuta valorizzazione pubblica della volontà di Luigi Vecchione, a sei mesi dalla scomparsa. E Mollo, nel disegnare quello che può e "deve" diventare un autentico Polo culturale, incentrato sulla Biblioteca comunale, che apre i battenti lungo corso Tommaso Vitale, arricchita dalla donazione dell'illustre bibliofilo e tenace cultore della storia locale, si calava nel flusso dei ricordi personali e giovanili; un'immersione, per far risaltare a tutto tondo la figura e l'azione di Luigi Vecchione, con i suoi sempre rinnovati interessi conoscitivi sulla storia della città e del territorio. Erano interessi, coniugati con la costante sensibilità d'attenzione e di apertura verso le giovani generazioni, mettendo a loro piena disposizione, per la stesura di tesi di laurea, la ricerca di documenti e atti, la Biblioteca, che, con l'"interminabile" sequenza di scaffalature, ancora si allunga nella .. fuga di stanze e ambienti nell'ampio e accogliente attico di via Vivenzio: paziente frutto di anni di raccolta e selezione, oltre che testimonianza di un impegno economico tutt'altro che comune. E per la location del Polo culturale prefigurata da Mollo, secondo Antonio Napolitano, presidente de "La contea nolana", la soluzione ottimale è data dal restaurato palazzo dell'ex-Convento di Santo Spirito, già utilizzato come carcere mandamentale, in via Merliano. " Un luogo di pena - spiegava Napolitano - che diventa luogo di cultura".

Vecchione 3IL SENSO CIVICO DI VECCHIONE NEI RICORDI DI SOPRANO
Dalla gerla dei copiosi ricordi personali e giovanili, anche l'avvocato Raffaele Soprano, presidente della Fondazione Festa dei Gigli, estraeva le immagini e gli aneddoti, al cui centro è Luigi Vecchione, per attestarne la tenacia d'impegno nelle iniziative- maturate tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso- nella "scoperta" dei valori di Nola antica, dall'età etrusca e osca a quella sannita e romana. Un impegno vissuto fino agli ultimi giorni di vita, alla soglia dei novantasette anni, trascorsi tra il lavoro professionale, la bibliofilia e la cultura. E di Luigi Vecchione, il presidente della Fondazione "gigliata", evocava la visione laica e di riformismo sociale della politica, per la quale, insieme con altri "spiriti liberi e disinteressati" della città negli anni '70 aderì al movimento civico, che scalzò, per la prima volta, la Democrazia cristiana dal governo della città: governo esercitato sempre in funzione di maggioranze assolute, fino a sfiorare il 70% dei consensi espressi.
Una visione laica, per la quale - non va dimenticato- Luigi Vecchione é stato promotore di proficue e qualificate iniziative per la riscoperta di Giordano Bruno, martire del pensiero libero, e di Vincenzo Spampanato, che fu in costante rapporto con Benedetto Croce, tra i pochi autentici pensatori espressi dalla cultura filosofica italiana del '900. "Onorare, com'è doveroso, Luigi Vecchione e l'importante lascito reso alla città - affermava Soprano – non può che determinare l'osmosi tra la Biblioteca comunale attuale, che pure costituisce una valida struttura civile, e la cospicua donazione dell'illustre uomo".
Sulla configurazione generale della Biblioteca dell'attico di via Vivenzio si soffermava,in particolare, la dottoressa Caterina Napolitano, giovane bibliofila alla luce della collaborazione sviluppata con Luigi Vecchione negli ultimi anni per la catalogazione dei testi, anni, a cui appartiene la pubblicazione del saggio sul testo di Pietro Paolo Muscariello sull'algoritmo nolano, rappresentativo di un agile trattato d'economia contabile, risalente al '500. Un ricordo d'intensa umanità, con lo sfondo costituito dalle sezioni, formate dalle opere dedicate a San Paolino, il santo della carità e com-patrono della città insieme con San Felice, e dalle opere dedicate a Giordano Bruno, il pensatore dell'infinità dei mondi; sezioni disposte l'una frontale all'altra, metafora di un dialogo, che per quanto fosse, e sia, anti-storico e di idealità antitetiche, Luigi Vecchione, immaginava poter essere praticato dal Bordolense e dal Nolano, per ritrovarsi in comune convergenza di spirito ...
Di particolare valenza tecnica era l'intervento di Angelo Amato de Serpis, il fondatore di Meridies, tra le più attive associazioni di volontariato civico nella promozione e nella valorizzazione dei beni culturali del territorio. Amato de Serpis sottolineava l'importanza del Polo culturale da innescare nelle dinamiche della Biblioteca comunale, ma anche e soprattutto le ragioni di procedere alla catalogazione dei testi della donazione-Vecchione con l'impiego di esperti con qualificata professionalità.

L'IMPEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE E LA COORDINAZIONE DI CAPOLONGO
Vecchione 3Nel tirare le somme delle analisi e delle proposte formulate nel dibattito, a cui ha partecipato un pubblico attento ed interessato, il sindaco Geremia Biancardi esprimeva la volontà di massima del governo cittadino, non ancora insediato, ma connessa con il programma elettorale della coalizione di centro-destra, risultata maggioritaria nel ballottaggio dell'8 giugno. "Il Polo culturale, di cui la Biblioteca comunale e la donazione-Vecchione sono la bussola d'orientamento integrato - affermava Biancardi - rappresenta l' obiettivo di servizio per la città e per il territorio, puntando a rapportare tra loro le strutture del patrimonio dei beni culturali della città secondo le competenze dell'amministrazione. E si realizzerà, tra ottobre e novembre prossimi, nel palazzo dell'ex-Convento di Santo Spirito, nei cui ambienti sarà allocato, classificato e catalogato l'ingente patrimonio librario donato alla città. In questa fase di particolare delicatezza e complessità, la funzione di coordinamento sarà affidata all'ingegnere Domenico Capolongo. Una collaborazione di alto profilo culturale". A sigillo del costruttivo confronto, era proiettato il filmato, realizzato da "La Contea nolana", scandito da un'incisiva ed efficace intervista con Luigi Vecchione, con lo sfondo segnato dai luoghi simbolici della città. Un'utile testimonianza.
En passant, si ricorderà che l'ingegnere Capolongo non è solo uomo di cultura scientifica, con specializzazione nel mondo delle telecomunicazioni e tele spazio, con esperienze professionali maturate in Italia e all'estero, ma è anche uomo versato nella cultura storico-letteraria. E su quest'ultimo versante, a Ninì Capolongo si deve la produzione di monografie e saggi di storia locale, oltre che lo studio sui rapporti tra Italia e Cuba. Un background più che rassicurante e di marcata affidabilità.

Le foto sono di Mariella Vitale