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Politica e Ambiente

Incontri lungo la via Campanina/ Seconda tappa: “Riscoprire Montevergine per un giorno”

Le tappe del progetto toccano 22 Comuni del Parco del Partenio. Dopo Sant'Angelo a Scala tappa a Montevergine.

Franco IovinoL.P. - 12.08.2020 - “L’idea è che quella di ridare valore alla ricreazione all’aperto e alla riscoperta dell’ambiente, ha affermato Francesco Iovino, presidente del Parco Regionale del Partenio, aspetto che abbiamo maturato in modo più importante durante il lockdown. Quest’esperienza seppur angosciante ci ha fatto riscoprire la voglia di stare all’aperto, in aree verdi perché oltre ad avere un potere rilassante per la mente, esprimono, per molti, il vero significato del vivere in libertà”.

È importante, dunque, iniziare a vivere, trascorrendo il tempo libero in luoghi che possano darci serenità, fermando lo scandire del tempo frenetico di cui siamo schiavi. Molto spesso crediamo che per staccare la spina c’è bisogno di fare migliaia di chilometri quando non sappiamo o dimentichiamo che basta spostarsi meno di quanto pensiamo, per scoprire luoghi capaci di regalarci la pace di cui abbiamo bisogno.

Incontri Via Campanina IMG 20200722 102027 225x300E Incontri lungo la via Campanina”, progetto promosso da Parco del Partenio, Scabec e Regione Campania è un turismo fuori dagli schemi, quello che esula, per intenderci, dalle classiche sagre ed eventi che durano un giorno.

Il Parco del Partenio, infatti,permette di creare un turismo che può essere svolto rispettando il distanziamento sociale, previso dalle normative vigenti, e perché ci sono sentieri da percorrere che sono alla portata di tutti.

Franco Iovino, presidente dell’ente regionale che ha sede a Summonte, spiega così il progetto de La via Campanina e il miracolo dell’incastellamento, un progetto volto a dare una coscienza diversa del turismo:“Vogliamo generare l’economia della bellezza e del territorio. Il Parco del Partenio non vuol dire soltanto sottostare a vincoli e divieti, ma è anche un’importante attività di sviluppo”.

Franco Iovino presentazione progetto IMG 20200723 WA0003Con la via dei castellicontinua Iovinotoccheremo tutti i 22 comuni del Parco, arriveremo fino a San Felice a Cancello. Non dovevamo aspettare il Covid per capire che i capisaldi dello sviluppo e del vivere bene, risiedono nell’ambiente, nell’innovazione, nell’inclusione”.

Parla di turismo fuori dagli schemi, alla presentazione del progetto, anche l’antropologo Carlo Preziosi: “Ci spostiamo dall’idea del turismo di massa; a noi servono poche persone, a noi serve soprattutto che si rimanga a dormire nella nostra provincia almeno una notte. Puntiamo su un’idea di turismo lento, emozionale ed anomalo”.

Marco Zurzolo Quartet 1La via Campanina e il miracolo dell’incastellamento è iniziato il 25 e 26 luglio con tappa a Sant’Angelo a Scala e con il concerto all’alba di Marco Zurzolo, fatto registrare un buon il riscontro di partecipazione.

Ma il percorso progettuale continua e prevede di concludersi il 21 marzo 2021.

Ecco, infatti, la Seconda tappa del progetto: “Riscoprire Montevergine per un giorno” attraverso molteplici modi, con tappa, il 10 agosto, ad Ospedaletto d’Alpinolo, Montevergine e Campo Maggiore. Una giornata dal grande fascino, caratterizzata da più momenti.

2a tappa montevergine 9 817x404 cNel pomeriggio, dopo la visita al Museo del Santuario, a cura del direttore Emanuele Mollica, alle 18.00, Paolo Speranza, docente, studioso e appassionato di cinema, direttore della rivista e collana editoriale “Quaderni di Cinemasud”, conversa con l’Abate Padre Riccardo Guariglia e con i giornalisti, sul suo libro “Montevergine, il paesaggio e la Juta nel racconto di scrittori e reporter”, edizioni Mephite.

Un vero viaggio, fatto attraverso lo studio di una mole di documenti, nell’immaginario legato a questo nostro patrimonio culturale; un monte, un santuario, un territorio pedemontano, una città grande e complessa, Napoli. In questo libro, Paolo Speranza ha raccolto un florilegio di testimonianze lungo tre secoli, poesie e prose spesso ispirate e piene di meraviglia, di curiosità, di sincero apprezzamento per questo monumento materiale e immateriale.

Al tramonto lo storytelling emozionale ispirato ad una poesia di Alfonso Gatto, interpretata da Ilaria di Gaeta, e ancora suggestioni e “poesia” anche con il galà lirico con arie del repertorio classico, sacro, napoletano e duetti con la pianista Maria Elisa Scibelli ed i soprani Ester Esposito e Antonietta Messore. Al termine passeggiata dal Santuario di Montevergine a Campo Maggiore per ammirare il cielo stellato. “Un momento di grande relax, come suggerisce il motto del progetto: Stai comm’ o’ beato Giulio”, ricorda Iovino.