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POMPEI E IL SOLSTIZIO D’ESTATE
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- Scritto da N.R.
Orientamento urbano e orientamento astronomico. La città di Atena e di Apollo, di Diana e Venere si racconta anche così.
N.R. - 21.06.2020 - Il solstizio d’estate (dal latino solstĭtĭum, sōl, «Sole»,e sistĕre, «fermarsi») è il primo giorno estivo e quello più lungo dell’intero anno.
Già agli inizi del secolo scorso, l’antiquaria e la ricerca archeologica hanno indagato sull’orientamento urbano di Pompei e sul suo rapporto con gli orientamenti astronomici e il sole.
Nell’ambito del più ampio programma di studi sulle città campane, il corso di dottorato del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania, unendo astronomia e archeologia e muovendo da dati scientifici, indaga gli impianti urbanistici antichi, da Capua a Calatia a Sorrento.
Il Parco Archeologico di Pompei ha aperto, nell’occasione, le porte poco prima dell’alba a un piccolo gruppo di studiosi, composto da Carlo Rescigno, Michele Silani, Carmela Capaldi e Ilaria De Cristofaro.
Così, documentando la città, si è festeggiato il solstizio di estate in una Pompei rischiarata dalle prime luci dell’alba, immersi nella storia e nelle sue tante possibilità di conoscenza.
Il sole, nel giorno in cui più a lungo ‘sta’ nel cielo, è sorto dalla punta del monte su via di Nola e via dell’Abbondanza e da queste strade è stato fotografato nel suo alone accecante.
La città di Atena e di Apollo, di Diana e Venere, si racconta anche dalle linee, in apparenza silenti, dei suoi tanti orientamenti.