Elezioni Politiche
Nola: Minieri revoca le dimissioni, scelta di responsabilità politica
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- Scritto da Gianni Amodeo
Obiettivi programmazione e rilancio dell’amministrazione, primo step il bilancio.
Gianni Amodeo – 02.06.2020 - Due segnali erano apparsi evidenti nel far risaltare l’ormai maturata decisione - avvalorata e caldeggiata dai tanti attestati di stima e solidarietà avuti da cittadini e rappresentanze di partiti e associazioni in questi giorni - a cui era approdato l’ingegnere Gaetano Minieri, ma senza manifestarla, in ordine alla revoca delle dimissioni rassegnate il 12 maggio dall’esercizio delle funzioni di sindaco; decisione confermata e formalmente resa ufficiale dal sindaco …. eletto per la seconda volta, come ha sottolineato, nella conferenza-stampa svoltasi nell’odierna tarda mattinata a Palazzo di città.
Il primo segnale era stato lanciato da Minieri, nelle puntuali e convincenti riflessioni sviluppate il 30 maggio nel format telematico di ampio respiro - articolato e arricchito per la qualità dei contenuti dagli interventi focalizzati da Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca, Sebastiano Maffettone, Michele Ciliberto, Arturo De Vivo e Giovanni Lo Storto - per la presentazione ufficiale del nuovo corso della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno, assicurando non solo il pieno sostegno dell’ Ente di piazza Duomo all’importante iniziativa nel quadro delle politiche culturali della città, ma rendendo anche disponibile quale sede di rappresentanza e degli uffici della Fondazione, gli accoglienti spazi e ambienti dell’ex-Convento restaurato del Santo Spirito, in via Merliano; l’altro segnale, contestuale, era stato espresso dalla sottoscrizione dell’ordinanza di ri-apertura al pubblico del secolare e monumentale complesso arboreo e naturalistico della Villa comunale, a far data da ieri- domenica 31 maggio- nel rispetto delle prescrizioni dei decreti anti Covid-19.
Due segnali che facevano da “cartina di tornasole” della raggiunta ri-composizione degli equilibri e delle intese nei gruppi politici della coalizione maggioritaria civica, con prevalenza della componente di centro-sinistra; ri-composizione, mirata a superare la solitudine, denunciata da Minieri nel rassegnare le dimissioni, a fronte delle problematiche amministrative, in cui si è venuto a trovare specie nel corso della prima fase dell’emergenza sanitaria del Corona virus. E, tuttavia, l’esito della ricomposizione sarà “leggibile” solo alla luce della formazione del nuovo organigramma di Giunta, il cui profilo sarà più politico, inteso come diretta espressione dei gruppi di maggioranza, che “tecnico” con minori vincoli di rappresentanza, come quello che fu varato a luglio dello scorso anno. Un cambiamento annunciato da Minieri, evidenziando che la nuova Giunta “sarà a trazione politica maggiore ….ma io avrò sempre i consigli degli assessori che avevo nominato. Avevo chiesto loro dei compiti, hanno superato la mia fiducia. Li ringrazio”. Chi sostituirà … chi, non è dato ancora di conoscere, considerato che c’è da osservare anche il principio della parità di genere nella rappresentanza. Ma non dovrebbe questo dato costituire, una particolare difficoltà, meno che meno un rompicapo com’è avvenuto nel passato.
Di certo, la città deve essere amministrata con spirito di servizio e dedizione, non sono ammessi né particolarismi, né litigiosità miserevoli e miserande, né interessi di parte fini a se stessi a pregiudizio e danno del bene comune. La revoca delle dimissioni, formalizzata da Minieri costituisce un atto di responsabilità politica verso Nola; un atto di responsabilità, che chiama in causa l’intera compagine consiliare, anche e soprattutto nell’articolazione dialettica di ruoli e funzioni tra maggioranza e minoranza. Un’incisiva, costruttiva ed efficace minoranza …. può essere buona amministratrice, nell’interpretare con coerenza il mandato conferito dall’elettorato. D’altro canto, un nuovo commissariamento, dopo una gestione amministrativa di appena undici mesi, successivi ad un altro anno di commissariamento, sarebbe stata per la cittadinanza una vera e propria iattura sociale e politica accentuando la gravità della situazione economica, in cui versa l’ Ente di piazza Duomo, che ad agosto ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario, afflitto da una pesante condizione d’indebitamento strutturale e soprattutto dal fenomeno dell’evasione \ elusione di tributi locali, specie per la tariffa dei servizi igienici e ambientali.
E su questo versante, si colloca già il primo, severo ed impegnativo banco di prova, che la maggioranza consiliare è chiamata ad affrontare, qual è il varo del bilancio con il correlato documento unico di programmazione, così come sarà proposto dalla Giunta. Un passaggio delicato e complesso per le pesanti criticità, con cui l’Ente di piazza Duomo deve misurarsi e che non permettono particolari scelte discrezionali e su cui vigilano i componenti dell’Organismo straordinario di liquidazione; criticità acuite dalle emergenze sanitarie e socio-economiche, generate dagli effetti di Covid-19, con la generalità delle attività delle piccole e medie imprese quasi ferme, se non del tutte ferme in città. E che siano stati erogati dal competente assessorato alle politiche sociali voucher per la spesa alimentare pari al valore di circa 300 mila euro, la dice lunga sullo stato di sofferenza che vivono le famiglie in città. Una situazione che si ritrova identica ed uguale in tanti altri contesti, con gli Enti locali in pesante affanno, tanto più se in dissesto. Ed è nota la massima condizione di difficoltà di tutti gli Enti locali, per i quali garantire l’erogazione dei servizi essenziali diventa sempre più problematico ed oneroso, ridotta com’è e sempre più l’area delle entrate correnti della fiscalità locale. Non a caso rivendicano trasferimenti dallo Stato per almeno complessivi tre miliardi, come attesta il documento delle Città metropolitane, dal Nord al Sud.
Sotto questo aspetto, non a caso il sindaco Minieri ha marcato fortemente l’impegno che è chiamata ad assolvere l’amministrazione comunale, sia rispetto alle famiglie, sia rispetto alle piccole e medie imprese. L’impegno di vicinanza e condivisione per le esigenze micro-economiche e macro-economiche della città e del territorio, incluso il distretto Cis-Interporto-Vulcano buono è dovere - sostiene Minieri- dell’amministrazione che sia in grado di tener fede al contratto politico sottoscritto con la città, con il voto di primo turno e il ballottaggio di giugno dello scorso anno.