20 Maggio 2020 3a Giornata Mondiale delle Api

La manifestazione indetta dall’ONU, quest’anno ha incontrato sulla sua strada il coronavirus. Il progetto ludico-educativo portato avanti dall’Associazione La Piccola Cometa “Alessia Bellofatto”, insieme al Parco del Partenio ed altri partners, celebrato on-line.

Ape 660x429 1Pietro Luciano – 22.05.2020 - Le Nazioni Unite, per ricordare il fondamentale ruolo svolto dalle api nel mantenimento dell’equilibrio naturale, hanno istituito la Giornata Mondiale delle Api, che ricorre il 20 maggio. Quest’anno è stata la Terza Edizione, che, a causa del coronavirus, non è stato possibile celebrare come si doveva.

Ma come mai si è voluto dare un’importanza così manifesta a questi piccoli animali?

Le api sono insetti fondamentali per la vita del nostro pianeta, poiché senza di loro, molto probabilmente, scomparirebbero gran parte delle varietà di piante, fiori e prodotti agricoli di cui noi stessi ci nutriamo. 

5EX0X0MMLe api, infatti, sono tra le protagoniste principali del processo d'impollinazione, ossia il trasporto di polline da un fiore all'altro che permette alle piante di potersi riprodurre.

Le api insomma, sono le "coltivatrici del pianeta" e per questo motivo l’ONU (Organizzazione delle Nazione Unite) ha accolto la proposta avanzata qualche tempo fa dalla Slovenia al fine di istituire una giornata mondiale dedicata al preziosissimo insetto impollinatore, che, da ora in avanti, verrà celebrata ogni 20 maggio.

La scelta di riservare un'intera giornata alle api e alla loro tutela è stata resa necessaria anche dai dati sempre più preoccupanti che, negli ultimi anni,g stanno gettando un'ombra inquietante sul futuro di questi insetti.

Infatti, secondo svariati studi e ricerche, le api stanno scomparendo da molte zone del pianeta, sia per la riduzione del loro habitat che per  il crescente inquinamento, che hanno complicato drasticamente la vita e la riproduzione di questi insetti, i quali sono quasi spariti dalla Cina e stanno rapidamente diminuendo in America ed Europa, Italia compresa, dove, oltre che impollinare, producono anche più di 30 qualità di mieli differenti. Il motivo? Sempre lo stesso: l'uomo.

GMALa scomparsa delle api dunque non solo comporterebbe un gravissimo danno economico, ma metterebbe a repentaglio l'esistenza stessa della razza umana, poiché «delle 100 colture che costituiscono il 90% della produzione mondiale di cibo, ben 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api».

Ma come si possono salvare le api?

Per prima cosa occorre una strategia comune tra le organizzazioni internazionali per arginare e risolvere il problema. Per questo, all'inizio del maggio 2018, ad esempio, l'Unione Europea ha messo al bando l'utilizzo di tre tipi di pesticidi considerati tra i più letali per le api.

Ma, anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, salvaguardando il verde delle nostre città, sostenendo iniziative come la raccolta firme di Greenpeace o coltivando nei giardini o sulle terrazze piante adatte ad accogliere le api e altri insetti impollinatori (malva, rosmarino, borragine, coriandolo ecc.).

Giornata 98944804 3534846526529432 3423640133834899456 oL’AssociazioneLa Piccola Cometa “Alessia Bellofatto, in collaborazione con l’Ente Regionale Parco del Partenio, presieduto da Francesco Iovino, il prezioso contributo del prof. Giovanni De Feo (Metodo Greenopoli) e dell'apicoltore Antonio Maietta, oltre al supporto delle Pro Loco, da il proprio contributo alla causa di questi piccoli, ma importanti animali,portando avanti un progetto ludico - educativo nelle scuole che ha per finalità la Salvaguardia delle Api e la Tutela della Biodiversità.

Purtroppo, quest’anno, a causa del coronavirus imperante, non è stato possibile l’attuazione del progetto presso le scuole del territorio, che sono state chiuse, come si sa, a tempo indeterminato.

Unica possibilità: continuare il progetto on line, come si stà facendo anche con questo articolo di giornale, con la certezza che, appena si potrà, “continueremo a viaggiare nel MERAVIGLIOSO MONDO DELLE API”, promette Saverio Bellofatto.

Intanto: STOP AI PESTICIDI!