Un ricordo del prof. Antonio Vincenzo Nazzaro recentemente scomparso
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- Scritto da Pietro Luciano
Nella notte fra il 2 e il 3 aprile è scomparso Antonio Vincenzo Nazzaro, professore emerito dell'Università Federico II, dove ha insegnato per più di trent'anni Letteratura cristiana antica. Commendatore al merito della Repubblica e Cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno, aveva recentemente ricevuto la medaglia d'oro dell'Associazione Italiana di Cultura Classica.
Pietro Luciano - 15.04.2020 - Nato a San Giorgio del Sannio (BN) il 28. 04. 1939, si diploma in Paleografia Diplomatica e Dottrina Archivistica presso l’Archivio di Stato di Napoli nel giugno 1962 e, subito dopo, si laurea in Lettere classiche il 24.11.1962 con una tesi in Letteratura latina.
Nazzaro ha percorso quasi tutti i gradi del cursus honorum universitario nell’Università degli Studi di Napoli Federico II: borsista (1963); assistente volontario di Letteratura latina (1964); assistente incaricato (1965) e ordinario (dal 01.02.1967) di Grammatica greca e latina e di Letteratura latina (dal 1970 al 1980); incaricato di Letteratura Cristiana Antica nell’Università della Calabria (dal 1974 al 1977) e nell’Università di Napoli (dal 1977 al 1980); associato della stessa disciplina dal 1980 al 1987 e ordinario dal 1987 al 2009. Infine, diventa Professore Emerito dell’Università di Napoli Federico II (Decreto Ministeriale del 16 settembre 2010).
Molti gli incarichi che ha ricoperto nel corso degli anni: Presidente del Corso di laurea in Lettere, Direttore del Dipartimento di Discipline Storiche, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, è stato componente del Consiglio Universitario Nazionale e dell'IRRSAE della Campania. Socio ordinario dell'Accademia Pontaniana, di cui era Vicepresidente, e dell'Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti, di cui era Socio emerito dopo esserne stato più volte Presidente, nonché per un triennio Presidente della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli; Socio Nazionale dell'Accademia dei Lincei e socio di molte altre Accademie italiane, socio fondatore dell'Associazione di Studi Tardoantichi, per molti decenni ha anche curato cicli pubblici di lezioni sui Padri della chiesa, prima con padre Giacinto Ruggiero e poi con suor Antonietta Tuccillo.
E’ stato anche Direttore o Componente del Comitato scientifico di collane e periodici: Comitato scientifico di «Vichiana» e «KOINONIA» (Napoli); «Siculorum Gymnasium» e «Commentaria Classica» (Catania), «Auctores nostri» (Foggia), «Corona Patrum Erasmiana» (Torino); «Civiltà Classica e Cristiana» (Genova) e «Vetera Christianorum» (Bari: fino al 2009).
Presidente del Comitato Scientifico del Centro di Studi e Documentazione su Paolino di Nola e Direttore della Collana di Testi e Studi «Strenae Nolanae» (12 volumi sinora pubblicati); Presidente della sez. di Napoli dell’A. I. C. C. (dal 1988 al 1992) e dell’Associazione Filellenica di Napoli “Marcello Gigante” (dal 28 dicembre 2001 al 6 luglio 2004); Componente e, poi, Presidente della Giuria del Premio di Poesia “Aeclanum” (Mirabella Eclano: dal 1980 al 2013); Presidente della Giuria del Concorso Internazionale “Echi di poesia dialettale 2017” (Centro di ricerca tradizioni popolari “La Grande Madre”, diretto da F. Molinaro); Componente del Comitato Scientifico degli Incontri di Studiosi dell’Antichità Cristiana (Istituto Patristico “Augustinianum” di Roma).
Allievo di Francesco Arnaldi, che era stato il suo relatore di laurea nel 1962, e collaboratore di Armando Salvatore e Marcello Gigante, è autore di oltre 400 pubblicazioni fra monografie e articoli sulla letteratura giudaico-ellenistica (Filone); su autori greco-cristiani (Origene, Basilio), autori latino-cristiani in prosa della tarda antichità (Tertulliano, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Giuliano d’Eclano, Quodvultdeus), autori latino-cristiani in poesia parafrastica biblica (Giovenco, Paolino di Nola, Sedulio, Aratore) e poesia agiografica (Paolino di Perigueux, Venanzio Fortunato); ma si è dedicato in particolar modo anche allo studio del Fortleben di Orazio e Virgilio per la letteratura cristiana antica, non trascurando la poesia in età umanistica (Sannazzaro). Infine i suoi studi non hanno trascurato la poesia italiana moderna (Carducci e Pascoli) e lo studio di autori moderni (Francesco De Sanctis).
Dai suoi studi si evidenziano le caratteristiche della sua produzione scientifica: il possesso dei tradizionali strumenti filologici e delle più raffinate metodologie critiche moderne, la capacità di attenzionare costantemente i realia e di approfondire gli intertesti. Mentre la sua disponibilità nell'insegnamento e la sua capacità di organizzare la ricerca e lo studio lo hanno fatto apprezzare da tutti.