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Guardia dei Lombardi intitola la Biblioteca Civica a Giandonato Giordano
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- Scritto da N.R.
Ha lasciato in eredità ai suoi figli ed alla Comunità un il patrimonio morale e politico coraggioso, rigoroso ed onesto.
N.R. - 30.11.2019 - A distanza di pochi mesi dalla sua scomparsa, l'Amministrazione comunale di Guardia dei Lombardi ha deciso di intitolare la Biblioteca Civica a Giandonato Giordano, uomo di grande sensibilità culturale, prima ancora che scrittore e saggista di grande valore.
Michele Vespasiano saluta l'iniziativa con grande compiacimento, essendo stato amico sincero di Giandonato, oltre che protagonista con lui di un'entusiasmante avventura letteraria con il volume "È verde il Paradiso", una raccolta di racconti che sono un'elegia al territorio, lo stesso per il quale Giandonato si è speso instancabilmente come Sindaco di Guardia, come Consigliere comunale e come Consigliere provinciale.
La cerimonia si tiene oggi, 30 novembre, dalle ore 15.30, nell’ambito di un consiglio comunale straordinario convocato nella palestra comunale, per permettere alla cittadinanza e ai tanti amici, conoscenti e amministratori locali, di partecipare.
Saranno presenti le associazioni, le scuole, le autorità civili e militari, per un omaggio pubblico che il Sindaco Antonio Gentile e l’intero Consiglio comunale intendono tributare alla memoria dell’amministratore locale, del funzionario regionale, dello scrittore e del giornalista, ma soprattutto all’illustre concittadino.
Con la biblioteca intitolata a Giandonato Giordano il suo paese ritiene di perpetuare a beneficio delle nuove generazioni l’esempio di un uomo apprezzato per il suo rigore morale e l’onestà e indipendenza intellettuale.
Così l’amico Michele Vespasiano, impossibilitato a presenziare alla cerimonia, lo saluta idealmente dalle pagine di questo giornale:“Ciao Giandonato, orgoglio di Guardia e dell'intera Irpinia, il tuo nome resterà sulla targa che immette nella Biblioteca civica per ricordare a tutti, soprattutto ai più giovani, che la conoscenza e la cultura sono le uniche armi per il riscatto del Sud e ancora di più delle nostre comunità! Alla moglie Nadia Viscido e ai figli Alessandro e Gaetano un affettuoso abbraccio!”
IL LASCITO MORALE - Nel suo paese lo ricordano come un sindaco coraggioso, rigoroso ed onesto, impegnato in prima linea nella difesa del territorio, in particolare durante i giorni difficili della battaglia contro la mega discarica del Formicoso.
Tutti apprezzano, poi, per la sua vera eredità: il patrimonio morale e politico. Ha lasciato, infatti, una testimonianza tangibile nella “Lettera al figlio sulla politica”, un libro che è la sua riflessione sul significato dell’impegno nelle istituzioni al servizio della comunità di oggi e di ieri.
Giandonato Giordano con la sua esortazione a ripartire dai princìpi, dalla deontologia morale, dall’etica della politica, ripone nel passaggio generazionale ancora una speranza per il futuro della sua terra.
Restano di lui, alla fine, molti ricordi: gli atti, la sua famiglia e le tracce lasciate sul territorio con le sue opere, ma soprattutto il suo pensiero nei suoi libri:“Sprofondo Sud”, edito nel 2011 da Il Castello; “Aghi di pino, silenzi e funghi” e “La nevicata del ’73”, pubblicati con Alessandro Polidoro Editore; “Mamma! Diccì”, edito da Delta3 nel 2006. Nel 1997 nella collana Piccola biblioteca 80, con “L’Autore Libri Firenze”, aveva pubblicato “Vita da sindaco. Fatti e personaggi di vita paesana raccontati dal Primo cittadino”. Infine, nel già ricordato “Lettera a miglio figlio”, edito da Off, il suo ultimo libro, trasmette a suo figlio e, quindi, alle giovani generazioni il concetto di politica intesa come servizio alla comunità.