Politica e Ambiente

BAIANO / STIR DI TUFINO E CRITICITÀ AMBIENTALI: APPELLO ALLA REGIONE-CAMPANIA

06 Paenzano1 2Le comunità cittadine del territorio sono ormai sotto crescente e diffusa pressione da oltre un mese per le criticità ambientali e per i miasmi emessi dall’impianto di trito vagliatura operante a Paenzano di Tufino. Una complessa problematica che aggrava i rischi e pericoli a cui è esposta la comun salute, penalizzando duramente l’eco-vivibilità. Una situazione di disagio, a cui né le Asl Avellino e Napoli-3Sud, né l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Campania, in ordine alle loro competenze hanno finora prestato uno straccio di attenzione, dando riscontro a esposti, segnalazioni e denunce sia delle Istituzioni territoriali che di associazioni e cittadini, per trovare una via di uscita e di risoluzione alla persistenza del fenomeno. Un silenzio e una … sordità che negano i principi e i valori della cittadinanza, delle sue istanze e bisogni, specie se di conclamata evidenza sociale, come nella fattispecie.

Incontro Baiano Stir 2 2019 09 02 at 23 14 291Gianni Amodeo – 06.09.2019 - In questo quadro, si colloca la convocazione del Consiglio generale dell’Unione dei Comuni del Baianese e dell’Alto Clanis, indetta dal presidente di turno, Enrico Montanaro, sindaco dell’Ente di piazza Napolitano, in cui si è svolta l’assemblea. Un confronto costruttivo e propositivo, Incontro di Baiano indaco di Baianoanello stesso tempo, alla luce della complessiva problematica-rifiuti accentuata dallo stop programmato dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra; stop già reso noto da circa un anno e debitamente annunciato dall’A2A, l’holding dei Comuni di Milano e Brescia che gestisce la struttura, realizzando profitti stimati nell’ordine di 60 milioni annui, a fronte di un fatturato medio oscillante tra i 400 e i 500 milioni. 

Come dire - va da sé, e non giova evidenziarlo … più di tanto - che i rifiuti della Campaniavalorizzati e trasformaticome fonte di energia elettrica, venduta ai gestori dei servizi elettrici, determinano notevoli ritorni economici e finanziari per i due importanti Comuni che si valgono di un management d’impresa pubblica di buon livello e collaudate competenze di programmazione e gestione.  E, va ricordato, che la struttura industriale della termovalorizzazione di Acerra appartiene al patrimonio della Regione-Campania, mentre lo 4636292 2026 il termovalorizzatore di acerrastop da cui è interessata per lavori di manutenzione ordinaria che si concluderanno il 12 ottobre, ancora una volta, ha fatto emergere le ben note carenze nella filiera impiantistica.

Un punto di analisi, su cui si soffermava il presidente Montanaro, auspicando la realizzazione sui territori regionali la filiera degli impianti per la piena autonomia di gestione del ciclo-rifiuti.

Riunione 1 SindaciSulle cause del fenomeno era focalizzato l’intervento del sindaco di Sperone, l’avvocato Marco Santo Alaia, componente del Consiglio dell’Ato rifiuti della provincia di Avellino, ponendo l’accento sulle ragioni della necessaria vigilanza da esercitare sulla gestione dello Stir sotto accusa. “Come comunità, stiamo pagando un pegno eccessivo e insostenibile, spiegava. Fino ad oltre dieci anni fa, siamo stati penalizzati per lungo tempo sia dall’attività delle maxi-discariche di Paenzano-1 e Paenzano-2 che da quella dell’impianto per la produzione del combustibile derivato dai rifiuti e ora dallo Stir, in esercizio nello stesso sito. E’ una beffa che viene consumata ai danni dalla comunità che rappresento, il cui tessuto urbano è insediato in larga parte nelle immediate vicinanze dell’impianto di trito vagliatura. Una vicinanza che rende impossibile la vita ai cittadini e alle famiglie per l’aria resa irrespirabile dai miasmi generati dallo Stir.

62649 0131013 55255 T11 Stir TufinoIl paradosso - sottolineava ancora Alaia - è dato dalla condizione virtuosa della comunità speronese, collocata tra le prime della graduatoria regionale per la pratica corretta sia della “differenziazione” che del ri-riclo e ri-uso dei rifiuti. Altro punto di analisi di Alaia era espresso sulle anomalie di gestione dello Stir  che possono ritenersi la causa delle criticità in atto; anomalie riconducibili alle eccessive percentuali della frazioni organica di rifiuti conferite nei materiali dell’indifferenziato “secco”, con provenienza dai Comuni della Città metropolitana di Napoli.    

Napolitano sindaco di MugnanoIl dottor Alessandro Napolitano, medico di professione e sindaco di Mugnano del Cardinale, ampliava il raggio d’osservazione, andando oltre la specificità  del fenomeno-miasmi e della probabile cattiva gestione dello Stir, per porre sotto i riflettori lo stato generale della vivibilità del territorio dell’ Unione intercomunale e dell’area nolana; stato di vivibilità che non desta affatto tranquillità né garantisce sicurezza eco-ambientale, su cui è necessario intervenire in modo appropriato e adeguato con il supporto delle Istituzioni, a cominciare da indagini epidemiologiche, per aprire i percorsi dell’ eco-sostenibilità che interpellano indistintamente, Istituzioni e comunità cittadine.

Incontro Baiano Stir 2 VittoriaUn punto di riflessione, quello delPrimo cittadinodi Mugnano, condiviso dal sindaco di QuadrelleSimone RozzaFranco Vittoria e Chiara Cacace. E su questa linea di ragionamento si innestava l’intervento dell’on.le Vincenzo Alaia, vice-presidente della commissione-sanità del Consiglio regionale della Campania. Un intervento, per impegnare il Consiglio generale dellUnione a rapportarsi con le Istituzioni regionali, in particolare le competenti Aziende sanitarie locali e l’Arpac, ad attivare tutte le procedure necessarie, per vigilare sulla regolarità gestionale dello Stir, oltre sulla tutela dell’ambiente. Un quadro di controlli, di cui le Asl e l’Arpac stesse diano conto alle comunità e alle amministrazioni locali. Riunione 1L’assenza di ascolto e d’interlocuzione non è concepibile - spiegava Alaia - né ammissibile.

Al confronto, ha assistito una folta delegazione di rappresentanti di associazioni di volontariato civico di Tufino, con il consigliere comunale, Nicola Di Mauro, e Onofrio Petillo, che, in particolare, evidenziavano le criticità e le sofferenze ambientali che investono l’area nolana nella generale indifferenza delle Istituzioni locali. Uno scenario grigio-scuro. Più scuro che grigio, quello prospettato.