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BAIANESE-ALTO CLANIO E QUESTIONE DI PAENZANO 1-2, STIR, TUMORI

Un territorio abbandonato a sé stesso da un ventennio, che si ricorda del problema ambientale solo quando “si sentono gli odori”.

paenzano 2 735x400Pietro Luciano - 30.08.2019 - Su Mandamento Notizie del 25 Agosto 2019 appare con un articolo titolato Baianese. Paenzano 1-2, Stir, Tumori: in venti anni un TERRITORIO “sfigurato”, senza lattribuzione di alcuno, nemmeno della Redazione, l’ennesima denuncia di una situazione di degrado di un territorio, quello Baianese, posto intorno all’area Paenzano-STIR, ricadente amministrativamente in Provincia di Avellino-

Riportiamo di seguito integralmente l’articolo.” Su tutto un dato inequivocabile: lo spaventoso aumento dell’indice di tumori nel Mandamento Baianese. Ed è proprio da qui, dai dati che sul territorio crescono, purtroppo, spaventosamente, che parte l’ennesima azione di tutela di una zona finita sempre nel mirino e chiamata a pagare, fin qui, un dazio non indifferente.

Una storia, quella del Mandamento Baianese, che in tema di ripercussioni sulla salute dei cittadini parla da sola. Non è assolutamente il caso di ricordare, per l’ennesima volta, tutte le volte che il territorio è stato sacrificato fino a farlo “sfigurare”. Purtroppo, e lo ripetiamo ancora qualora a qualcuno dovesse sfuggire, il dato inequivocabile è testimoniato proprio dal numero delle vittime certificate da patologie tumorali. Un numero che anno dopo anno cresce e che non arresta per nessuna ragione ad arrestarsi. L’azione di prevenzione e tutela ambientale che i vari organismi sul territorio si sforzano di portare avanti, viene purtroppo vanificata da azioni calate dall’alto. Che fanno pagare dazio sempre a gli stessi; a coloro che non c’entrano nulla: i cittadini.  

baianese 2L’annosa vicenda della localizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti a Tufino la ricordano tutti. A cominciare dagli anni duemila quando gli amministratori di turno alzarono le barricate e decisero di incatenarsi dinanzi all’allora costituenda discarica (cdr) poiché non era possibile collocare un centro destinato al trattamento dei materiali situato a poche decine di metri da un’area popolosa (di confine) come quella del Baianese. Chi non ricorda Paenzano 1 e Paenzano 2, due discariche dismesse ma senza bonifica e che hanno praticamente compromesso un invidiabile ambiente, colture di rispetto come le nocciole e contribuito, appunto, ad elevare l’indice di patologie tumorali.

Poi con la rimodulazione dei piani dei rifiuti nella Provincia di Napoli l’impianto di Tufino è stato destinato al trattamento della frazione umida. La questione della sostenibilità dell’aria nel territorio mandamentale, però, ha sempre rappresentato una priorità. Inascoltata per i più. L’indice di attenzione non è stato mai abbassato. In special modo quando le ripercussioni, negative, hanno avanzato a dismisura. Ed ogni qual volta si è presentata l’occasione per alzare la voce e chiedere rispetto, gli appelli sono rimasti inascoltati. Due decenni dopo la protesta con l’incatenamento, ecco una nuova situazione di non ritorno di una convivenza impossibile tra una struttura dedita al trattamento dei rifiuti e un’area che non sembra essere più disposta a pagare le ripercussioni sui suoi cittadini. Un Mandamento “incatenato” che non riesce a liberarsi dalle condizioni più delicate possibili…”

A tutto ciò a parte qualche intervento di cittadini su facebook, che hanno espresso la loro opinione, sul fronte degli Enti Amministrativi tutto tace.

Franco VittoriaC’è stato, per dovere di cronaca, anche un sit-in, domenica 25 agosto, a Sperone, organizzato dal Comitato Svegliamoci, guidato da Pasquale Muccio.

L’unica voce a farsi sentire, con un intervento sul Quotidiano del Sud, è stata quella di Franco Vittoria che, con una lettera aperta a tutti i Comuni del Baianese Alto-Clanio – ma non esiste da anni anche una Unione dei Comuni! - ed alle associazioni del territorio, chiede un consiglio intercomunale per “affrontare la questione Stir, non solo sul fronte dell’ultima emergenza, quella legata agli odori nauseabondi che da qualche giorno hanno fatto tornare l’attenzione sulla problematica ambientale al confine con il nolano, ma anche sulla necessità di indagare con l’Università sull’aumento delle patologie tumorali sul territorio”.

A dover riunire il Consiglio intercomunale è il sindaco di Baiano, Domenico Montanaro, attuale presidente dell’Unione dei Comuni Baianese- Alto Clanio.

Per una questione “diciamo di correttezza”, pubblichiamo insieme all’articolo di Mandamento Notizie anche la foto messa a corredo del testo, che rappresenta, secondo noi, l’indice del rispetto della legge sui “fumi” sul nostro territorio

Intanto sul fronte, per così dire opposto, quello ricadente nell’ambito dell’ex Provincia di Napoli, ci si organizza, ma non da ora, e il Tavolo di concertazione dei sindaci nella sede dell’Agenzia di sviluppo intercomunale, a Camposano, si riunisce per mettere a punto la strategia d’organizzazione del ciclo integrato di raccolta, smaltimento e ri-uso sul territorio, evitando dipendenze extra-regionali. (Vedasi articolo nella Rubrica Politica).