IL QUADRATO MAGICO
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- Scritto da Gerardo Troncone
Meditazione di Gerardo Troncone sulle suggestioni trasmesse da un luogo magico in cui si fondono arte, storia e mito.
Luglio 2019 - Reduce da una breve ma intensa visita al parco delle Bellezze ad Erospolis, guida il grande Giuseppe D'Amore, torno sulla terra a meditare sulle suggestioni trasmesse dal quel luogo magico in cui si fondono arte, storia e mito.
Fra le tante, un bel mosaico realizzato dalle sapienti mani di Mastro Geppo, e una rapida riflessione con l'autore, hanno riportato a galla il ricordo di una vecchia modestissima "ricerca", che vi ripropongo.
Nel 1936 fu rinvenuto, negli scavi di Pompei, fra i tanti, uno strano graffito, tracciato su una delle colonne della Grande Palestra dei gladiatori. Pochi centimetri quadrati, a circa un metro e mezzo da terra. Era il cosiddetto Quadrato Magico.
Pochi anni prima era stato già scoperto, in gran parte abraso, lo stesso graffito nel colonnato della casa del pompeiano Publio Paquio Proculo. Si tratta di un quadrato palindromo, il Quadrato magico per eccellenza, diffusosi non solo nelle terre dell'antico Impero romano.
Sorvolo per ora sulle centinaia di ritrovamenti i età successive, e sulle centinaia di interpretazioni che hanno accompagnato questa singolare figurazione nei secoli.
Ritengo che l'ipotesi più plausibile sia che il Quadrato magico celi qualcosa dal punto di vista strettamente crittografico, ovvero costituisca una sorta di complesso anagramma..
Ragionando così, si arriva a una soluzione sconvolgente. Le lettere del quadrato sono 25, e sono quattro A, quattro E, quattro O, quattro R, quattro T, due P, due S, una N. Questa non può essere una semplice coincidenza.
L'unico modo possibile di disporle, tenendo conto che c'è una sol N, è in croce. E incrociate, danno un'unica possibile soluzione, quella che vedete in figura a destra. La croce racchiude l'inizio della preghiera per eccellenza di tutti i cristiani, le A e le O ai vertici non sono altro che il simbolo mistico dell'alfa-omega citato nell'Apocalisse. Si resta muti, in silenzio e in preghiera.
Grazie Giuseppe, per queste belle suggestioni inferitemi. A conferma che quando si arriva nel tuo piccolo grande regno, si entra per ammirare l'architettura, e si finisce per incontrare la propria anima.