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Angolo Opinioni

Ai più poveri del mondo, al più povero dei nati

1524318299625 jpg papa francesco l inferno non esiste Mercoledì 19/12/2018, Papa Francesco con 560500 fedeli presenti a Piazza San Pietro, nella catechesi delle festività natalizie, ha lanciato un accorato appello a non “mondanizzare” il Natale, ma a “dare spazio al silenzio”, come Giuseppe, e stare vicino a chi è solo e povero, come Gesù che è nato povero.

Il prof. Biagio Napolitano, prendendo spunto da tale esortazione del Papa, ha composto una poesia.

 

NATALE

Natale è una sacra ricorrenza,

che ha venti secoli di vetustà.

Si celebra in tale evenienza

di Nostro Signore la Natività.

 

La Chiesa è tutta in allegria.

Nelle case il presepe ed il Bambino,

tra bue ed asinello, Maria,

Giuseppe e pastori le stan vicino.

 

Dai monti scendono gli zampognari,

con mantello a ruota e ciaramelle.

Suonano in palazzi e casolari,

ninna nanne con la luna e le stelle.

 

Nella magia della Santa Sera,

brilla sempre una cometa in cielo,

che guida chi l’amor fraterno spera

e sull’odio e sulla guerra pone un velo.

 

Nella mangiatoia Gesù Bambino,

senza alcuna regale accoglienza,

egli Rè dei Rè, per noi, il Divino,

dal mondo riceve solo violenza.

 

Perseguitato, diviene emigrante,

profugo in terra straniera accolto

trascorre la sua vita da infante,

senza identità, in modo occulto.

 

Povero, egli non ha fissa dimora.

Lavora come aiuto carpentiere.

Di Giuseppe e di Maria ogni ora

compie da figlio il proprio dovere.

 

Il Natale, segno di Redenzione,

dona all’umanità maledetta,

con di Gesù l’Incarnazione

la figliolanza da Dio benedetta.

 

Ogni Betlemme sempre rinnovella

cento, mille mangiatoie al giorno,

accogliendo i nati da donzella,

senza padre e pastori intorno.

 

Vi sono mangiatoie – cassonetti,

per bimbi abbandonati o mai nati,

dalle povere madri interdetti,

da social opulenza rifiutati.

 

Anche per essi la Stella Cometa

Accende una luce di speranza,

nel Divin Regno, salvezza concreta,

nel Seno di Maria accoglienza.

 

Natale non ha la barba bianca,

non ha slitta da renne trainata,

non porta doni a destra e a manca

dà Se Stesso all’umanità amata.

 

Non mettiamo da parte il “Festeggiato”,

che venuto in dì Galilea terra,

dai suoi non è accettato

e non pace gli è dato, ma guerra.

 

Natale ha del silenzio il sapore,

della buona volontà l’obbedienza,

della giovinezza tanto vigore,

della comunione vicinanza.

 

Per uomini di buona volontà

per nazioni del mondo intero,

Natale è fratellanza ed equità,

per il povero aiuto sincero.


Roccarainola 23-12-2018

Biagio Napolitano