Il grande sogno futurista del Dott. U. Veronesi si è realizzato.
mc.ferrara - 25.11.2018 - Nella battaglia contro il cancro, l’aveva sognata e preconizzata: una macchina diagnostica capace, col suo occhio hi-tech, di scattare una fotografia meticolosa del nostro organismo. Una sorta di “Polaroid corporea”, in grado d’immortalare in un colpo solo tutti gli organi interni. Con uno scopo ben preciso: stanare un tumore sul nascere.
Il macchinario innovativo si chiama DWB (Diffusion Whole Body), consente di scrutare il corpo nella sua interezza, senza esporre il paziente a radiazioni e a mezzi di contrasto. In sostanza, è una risonanza magnetica evoluta, come una calamita che non emette raggi X, studiata per fiutare tumori di soli 3-4 millimetri. In Italia viene utilizzata da un unico centro capace di fornire esami in massa di questo tipo ed è l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO)
La Diffusion Whole-Body è una tecnica innovativa di risonanza magnetica che consente di studiare l’intero corpo senza radiazioni ionizzanti e senza mezzo di contrasto.
Con questa tecnica si ottengono immagini sensibili alla diffusione microscopica delle molecole di acqua, nelle quali i tessuti ipercellulari (ad esempio, i tumori maligni) sono nettamente più brillanti rispetto ai tessuti circostanti. L’interpretazione della Diffusion Whole-Body si basa su concetti differenti rispetto alla risonanza magnetica tradizionale. In sintesi, vengono ricercate le lesioni su ricostruzioni tridimensionali e panoramiche dell’intero corpo; la singola lesione è poi caratterizzata su immagini assiali dettagliate.
La nuova macchina permetterà di migliorare ulteriormente la qualità delle diagnosi, grazie a immagini più dettagliate, di aumentare il comfort di chi si sottopone all’esame, riducendo 0 tempi di esecuzione, ma soprattutto di ampliare il numero di potenziali fruitori fra la popolazione sana, perché sarà dedicata principalmente alla prevenzione.