Sport

IL NAPOLI MATA ANCHE IL TORINO: DOPPIETTA DI INSIGNE E GRAN GOL DI VERDI

ancelotti insigneSeconda vittoria consecutiva in campionato per il Napoli che batte in scioltezza il Torino in trasferta per 3-1 e tocca quota dodici punti dopo cinque giornate. All'Olimpico Grande Torino la squadra di Ancelotti sblocca dopo soli quattro minuti con Insigne, Verdi raddoppia al 20', il rigore di Belotti in apertura di ripresa riapre il match ma ancora Insigne (14' st) chiude i giochi. Per Hamsik 400 partite in serie A. Napoli versione extralusso sin dai primi minuti, ne bastano quattro ad Insigne per far capire ai tifosi granata che il pranzo rimarrà sul groppone: mezzo pasticcio davanti a Sirigu e Lorenzinho sblocca con un gran destro sotto la traversa. Il 4-4-2 annunciato alle formazioni si trasforma più che altro in un 4-2-3-1 in cui non c'è una vera punta, Verdi-Mertens-Insgne si trovano a meraviglia e l'utilità di Callejon contiene Berenguer. Il Napoli diverte e si diverte, il tris non arriva per questioni di centimetri (tiro-cross di Callejon) o salvataggi di Sirigu (Koulibaly). Il Toro proprio non c'è, Verdi ne approfitta per siglare il primo gol in maglia azzurra, bel sinistro di controbalzo su assistenza di Mertens. Mazzarri prova a scuotere i suoi, si vede qualche timido segnale di ripresa sulla destra grazie all'intraprendenza di Aina ma la realtà è che il primo tiro arriva al 22' (Ospina para facilmente Zaza) e la prima azione corale solo a fine tempo con Rincon che alza sopra la traversa. Il Napoli stacca troppo presto la spina, l'ingenuità in area di Luperto su Izzo consente a Belotti di riaprire il match dal dischetto. Ancelotti, che inizialmente aveva fatto largo uso di turnover, allora inserisce Zielinski e Allan per dare più sostanza e i suoi tornano sopra di due raccogliendo il palo di Callejon per battere di nuovo Sirigu (pure lui dopo il tocco del legno). Il grande caldo, cooling break compreso, suggerisce agli ospiti di abbassare i ritmi e puntare sul giro palla, la partita arriva quindi in discesa al 90'. Rispetto a Belgrado il passo in avanti più grande risponde ad un possesso palla meno prolungato e sterile con più concretezza in zona gol (al netto dell'inizio ripresa). Seconda vittoria consecutiva in campionato (dove Hamsik trova la 400.ma partita in carriera) con un Insigne tirato a lucido, 5 gol in 4 match e migliore avvio personale in carriera: tante buone notizie per Ancelotti. "L'inizio è stato molto veemente e i movimenti degli attaccanti hanno determinato il risultato. I complimenti li faccio a Insigne, a Verdi che si sta adattando a una nuova squadra ma anche a Mertens e a tutta la squadra". Carlo Ancelotti applaude il suo Napoli, vittorioso a Torino contro i granata. "Dire che mi sono divertito mi pare troppo, in panchina più che divertirsi ci si preoccupa sempre - ha proseguito - Il 4-4-2 ci ha dato più solidità". "Com'è nata l'idea di Insigne nel nuovo ruolo? Per limitare il lavoro difensivo e prediligere l'attacco - ha detto Ancelotti a Dazn - Insigne è stato decisivo, ma il rendimento di tutti è stato importante. Verdi non è abituato a giocare con questa squadra e ha fatto bene, lo stesso Mertens ha fatto un grande movimento. Verdi non è un calciatore in cerca di riscatto, l'abbiamo preso perché sapevamo potesse essere utile. Si sta adattando molto bene, oggi ha raccolto i frutti del lavoro fatto". Su Hamsik: "Può giocare novanta minuti senza problemi, fisicamente è a posto. Non è giovanissimo, quindi se c'è possibilità di dargli riposo lo faccio, anche perché questa rosa ha un livello molto alto". "La vita è bella quando non scorre sempre tutta è uguale, e con Ancelotti la vita scorre divertente...": Il presidente De Laurentiis elogia il nuovo tecnico attingendo alla storia del cinema, e l'applauso dopo la vittoria del Napoli in casa Torino sa anche di frecciata al passato. "Ho rivisto Mertens che fa gioco. Con Sarri si giocava a memoria, in uno spazio di campo più stretto, ora si varia di più - le parole del presidente del Napoli a Dazn - Quando ho preso Ancelotti, sapevo di aver preso un tecnico di esperienza che mi fa stare tranquillo, e in questo avvio di stagione la serenità non mi è mai mancata". Ancora su Sky: "Non si poteva pensare che Ancelotti continuasse con lo stesso stile di calcio che aveva creato Sarri. Ancelotti non deve dimostrare niente a nessuno, ha vinto di tutto e di più. L'ho preso per non avere incubi ogni fine partita. Squadra più forte dello scorso anno? Se non si cambiava non si capiva quanto la squadra fosse forte. Che senso ha vincere le prime partite per avere poi delle cadute?".