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Omaggio a Tina Pica (1884 – 1968)

Nell’ambito dell’VIII Edizione di “Scenari Casamarciano” Festival Nazionale di Teatro una Mostra e un docufilm nella Chiesa di Santa Maria del Plesco dall’1 al 9 settembre. Foto: Fonte Internet. 

e6fd84d6 5358 4fee b047 4880554d7103 largePietro Luciano – 01.09.2018 - La mostraTina Pica 1884-1968”, curata da Giulio Baffi, è stata allestita da Luigi Ferrigno nell’antica Chiesa per ’”omaggiare” la grande attrice a cinquant’anni dalla sua morte. Parte integrante della rassegna fotografica è la proiezione del docufilmFratello ricordati di Tina Pica” per la regia di Lucilla Parlato e la direzione della fotografia, le riprese e  il montaggio di Federico Hermann, aiuto regia di Eddy Ferro, prodotto da Identità Insorgenti.

Tina Pica, grande caratterista, attrice di teatro e di cinema, nacque a Napoli il 31 marzo del 1884 e morì cinquant’anni or sono, il 15 agosto del 1968. Aveva 84 anni.

TINA PICA Ph Sabrina Cirillo 5La Mostra - “L’omaggio” la ricorda mettendo in mostra ben 84 testimonianze tra fotografie “di famiglia”, foto di teatro e foto scattate sui set cinematografici, ritratti, locandine, articoli, copioni, oggetti appartenuti alla grande, popolare ed amata donna-personaggio, ed un docufilm, che ne ricostruisce la personalità artistica.

I materiali sono stati messi a disposizione dai nipoti Franco e Francesco Pica, da Gioconda Marinelli, dalla “Libreria del cinema e del teatro/Napoli”, dagli archivi del Teatro Diana, e da altri collezionisti.

La mostra si è avvalsa della collaborazione all’allestimento di Sara Palmieri e Laura Simonet, del coordinamento di  Angioletta Delli Paoli, delle ricerche di Velia Basso. L’organizzazione è di Vesuvioteatro.org.


maritomoglie1Il docufilm - “Fratello ricordati di Tina Pica”, durata 45minuti, è il terzo documento video sulla memoria della città di Napoli prodotto dal quotidiano on line Identità Insorgenti, che precedentemente aveva realizzato “Sangue di un popolo”, dedicato alla mobilitazione del 2016 per il tesoro di San Gennaro  e “L’eternità di Partenope”, dedicato a Matilde Serao per i 90 anni dalla scomparsa.

Il docu è dedicato all’attrice a cinquant’anni dalla scomparsa,il 15 agosto 2018, e raccoglie le testimonianze critiche di esperti, quali Giulio Baffi, Mario Franco, Ruggero Cappuccio, insieme alle memorie dei nipoti attori di Tina: Franco e Francesco.
Concetta Pica non è stata solo una grande attrice, attiva, quasi senza interruzioni, dai 7 agli 80 anni. È stata anche capocomica e componente importante della compagnia dei De Filippo. Il grande successo, però, le è arrivato grazie al cinema, a 50 anni compiuti, quando la sua maschera era ormai indistinta dalla sua tina pica 696x528persona. Dal rapporto contrastato con Eduardo a quello simbiotico con De Sica fino ai pochi film fatti a fianco di Totò, alla passione per il gioco, la cucina, le sigarette e le preghiere, il docu recupera, anche attraverso alcuni spezzoni dimenticati, la figura di questa grande attrice dalla voce cavernosa e metallica, che risuona ancora nella nostra memoria.

Nata a vico Cappella a Pontenuovo a Napoli il 17 febbraio 1884 non lontano dal teatro San Ferdinando, è figlia d’arte di una compagnia di “scavalcamontagne”. Proprio in quel teatro debutta a soli 7 anni in panni maschili, scelta da Federico Stella per Il cerinaio della ferrovia.

In quello stesso teatro dopo 50 anni reciterà la sua ultima commedia a fianco di Eduardo, prima di essere rapita dal cinema, dove, caso più unico che raro per un comico donna per quei tempi, alcuni film, come La nipote Sabella (1958), La sceriffa (1959) La zia d’America va a sciare (1958), La Pica sul Pacifico (1960), vengono scritti appositamente per lei.

134511074 8d7d3e06 a84c 410d b531 7990444694c6Il docu ne racconta la storia anche attraverso episodi narrati dai suoi discendenti, ma soprattutto si interroga su cosa resta alle generazioni di oggi di questa grande figura di donna, naturale talento da palcoscenico: “L’eleganza – dice Mario Franco, rilevando i cambiamenti della commedia all’italiana nel tempo – di una donna che a 40 anni ne dimostrava 60 e non tentava di fare il contrario, come accade oggi. L’ambiguità e al tempo stesso il fascino intramontabile di Tina Pica, restano vivi anche se ormai si vedono troppo poco i suoi film in tv.

 “Fratello ricordati di Tina Pica”  vuole essere, in definitiva, una ricostruzione, attraverso le testimonianze di studiosi e protagonisti della città, per capire cosa resta nel teatro e nel cinema di oggi di Tina Pica, capocomica, inventrice di un linguaggio unico e compagna di lavoro di Eduardo De Filippo.