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Premio Cimitile: Serata inaugurale con la mostra d’arte curata da Giuseppe Bacci e la presentazione del lavoro di Riccardo Iacona
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- Scritto da P.L.
“Controguerra 2018. Un segno di pace nel centenario della grande guerra” e “Palazzo d’ingiustizia” primi eventi.
P.L. - 10/06/2018 -Sabato 9 giugno, alle ore 18.00, nel complesso delle Basiliche Paleocristiane, apertura della XXIII edizione del Premio Cimitile con la mostra d’arte “Controguerra 2018. Un segno di pace nel centenario della grande guerra” a cura di Giuseppe Bacci.
La mostra vuol essere un segno di pace del mondo dell’arte, a cento anni dalla fine della Grande Guerra, la cui fine fu decretata dall’’armistizio di Compiègne, sottoscritto alle ore 11.00 dell’11 novembre 1918 tra l’Impero tedesco e le Potenze alleate in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne, in Piccardia, nella Francia settentrionale.Questa mostra offre la testimonianza, attraverso la considerazione della tragedia della guerra, con la prospettiva di superarla e non di renderla inevitabile, che compito dell’arte è quello di affrontare la contemporaneità per dare le giuste interpretazioni ai problemi del proprio tempo ed esserne testimone. E, alla luce di ciò, l’arte diventa espressione e vettore di speranza.
Dopo la visita della mostra, la serata è proseguita con la presentazione del libro “Palazzo d’ingiustizia” di Riccardo Iacona” – edizioni Marsilio.
Alla presentazione sono intervenuti: Felice Napolitano, Presidente della Fondazione Premio Cimitile; Elia Alaia, Presidente dell’Associazione Obiettivo III Millennio; Felice Di Maiolo, Sindaco di Mariglianella e Consigliere delegato della Città Metropolitana; On. Maria Antonietta Ciaramella, Consigliere della Regione Campania; Vincenzo Maiello, Docente di Diritto Penale presso l’Università Federico II di Napoli; Riccardo Iacona, Giornalista – Scrittore. Ha coordinato i lavori Ermanno Corsi, Giornalista – Scrittore, Presidente del Comitato Scientifico del Premio Cimitile.
Il saggio di Riccardo Iacona è un reportage che accende i riflettori sull'intricato groviglio della giustizia italiana, mettendo a fuoco iI dietro le quinte del lavoro delle procure, i protagonisti delle vicende dalle quali sono nate indagini e processi, i retroscena di alcune delle inchieste più clamorose su banche, corruzione, malaffare, che da Mani Pulite a oggi hanno occupato le prime pagine dei giornali.
Il via del lavoro nasce dell’incontro dello Iacona con l'ex procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, che lo introduce in un viaggio nella realtà delle aule di giustizia, attraverso le testimonianze di alcuni dei più celebri magistrati italiani e il racconto, in presa diretta, di incontri e avvenimenti che hanno deciso le sorti di importanti processi.
Attraverso questo viaggio Riccardo Iacona indaga sulle interferenze della politica nelle decisioni della magistratura e sullo strapotere delle correnti nell'attribuzione degli incarichi, strapotere che mette a repentaglio la stessa autonomia dei giudici e inquina la nostra società.