Angolo Opinioni

Novantesimo minuto

Riflessioni di Antonio Tulino da faceboock

90 minuto cancellato franco lauro tv globo intervista 2E gli italiani potranno, finalmente, festeggiare in attesa che si realizzi il " cambiamento " che per il momento non si vede, avendo, la classe dirigente del paese, in pectore, ripetuto stancamente il vecchio canovaccio: un capo del governo non eletto, la presenza significativa di tecnici nel governo e una nebulosa complessiva avvolgente il destino del paese. L'unica nota lieta viene dallo establishment che nel corso del tempo deve trovare assestamento e funzionalità, pena la totale ecatombe dell'attuale società .

Ma sarebbe da stolti, se negassimo su tali vie le parvenze e i sogni, le verità e gli ideali, la realtà e la storia per scoprire alla fine solo le ceneri di una follia collettiva che ha bruciato lo spirito e la materia del nostro essere.

Quindi il sentire degli italiani deve trovare dignità e sublimazione nelle scelte dei governanti, ove primaria importanza dev'essere rivolta al mondo del lavoro.

Il mercato ha presentato i suoi limiti e attraverso quel percorso non si risolvono i problemi del sistema Italia.

La mano pubblica deve irrompere negli equilibri della finanza e rendere possibile l'inversione di tendenza, con l'aiuto dell'Europa e della BCE: il lavoro e solo il lavoro, nelle sue molteplici funzioni, può assicurare il cambiamento.

Ma sarebbe poca cosa assicurare la sussistenza senza il necessario cambiamento culturale. La scuola, l'università, l'intera società italiana devono essere attraversate da un protestantesimo sociale, ove la responsabilità dei saperi dev'essere al servizio dell'uomo. Competenze, professionalità, trasparenze, al servizio del cittadino, e un senso profondo di umanità accompagni l'agire della mano invisibile. La salute privata e pubblica sorregga la bussola del governo, nel tempestoso mare dell'illegalità diffusa, dell'imbroglio, e di ogni forma di protezionismo, per una navigazione meno perigliosa e al servizio del bisogno umano.

Nelle turbinose e contraddittorie esperienze dei vari governi, succedutisi nell'ultimo ventennio, le teorie mercantili e liberiste, di un'Europa tecnocrate e monetarista, che la retorica e gli interessi presentavano gioiose e responsabili, presentano il rendiconto: una diffusa disuguaglianza è il vero volto dolente e degradato dell'Italia, vera energia del motore del governo giallo verde o giallo blu che dir si voglia.

Avella 01.06.2018 ore 11,20