Politica e Ambiente

AVELLA /FORUM DI ASCOLTO E ATTENZIONE AI TERRITORI: S. O. S. PER IL PATRIMONIO BOSCHIVO, ARRIVA LA STRATEGIA ANTI-INCENDI

NELL’AUDITORIUM DEL PALAZZO BARONALE PRESENTATI GLI INDIRIZZI DEL PIANO DI PREVENZIONE MESSO A PUNTO DALLA LA PREFETTURA E DAL GENIO CIVILE DELLA PROVINCIA DI AVELLINO. L’IMPEGNO PER LA CONDIVISIONE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI E DELL’ASSOCIAZIONISMO, PRIVILEGIANDO LA TUTELA DEI BOSCHI QUALE BENE COMUNE.

Avella Forum 2Gianni Amodeo - 05\05\18 - E’ nota, la grave e forte pericolosità sociale intrinseca agli incendi boschivi per la capillare  e invasiva capacità di devastazione che sono in grado di generare, alterando non solo  gli equilibri dell’ambiente, fino a contaminarne e a depotenziarne la qualità e la vivibilità, ma distruggendo anche interi patrimoni di pregiate colture arboree con l’azzeramento dell’intera filiera economica e produttiva che vi è connessa nelle realtà locali, specie per l’artigianato specializzato nella lavorazione del legno. E, come se non bastasse, il fenomeno-incendi accentua il proprio carico di distruttività, aprendo i varchi che innescano il dissesto idrogeologico e i movimenti franosi delle aree montane. Un processo a catena che genera situazioni emergenziali da fronteggiare nell’immediatezza e con carattere di urgenza per rimuovere le condizioni di ulteriore rischio e pericolo per l’ambiente e la stessa pubblica incolumità, con tutti i conseguenti e considerevoli oneri economici, che nell’immediato Avella Forum 3 326x245gravano sulla fiscalità generale. E senza considerare i danni permanenti ed irreversibili inferti proprio alle aree montane private dei manti boscosi, la cui rigenerazione e riqualificazione naturalistica- se e quando si attuano con interventi strutturati- sono complesse e di lunga durata.

E’ una situazione che si rinnova ormai e costantemente da anni - ed è ben manifesta la mano umana, al di là delle stesse contingenze climatiche delle alte temperature- e che la Prefettura, diretta dalla dottoressa Maria Tirone,  in stretta sinergia con il Genio civile di Avellino e Ariano Irpino e gli attori istituzionali dei territori, punta a prevenire e a debellare, con un’efficiente ed articolata strategia di interventi, incentrata sul supporto operativo e investigativo  dei locali Comandi di stazione dei carabinieri forestali; strategia di coinvolgimento istituzionale, oltre delle comunità cittadine e delle associazioni, fatta di ascolto e di indicazioni operative. Un percorso Pubblicosegnato da Forum itineranti negli spazi di rappresentanza ufficiale delle Comunità Montane, da cui è formata la mappa dell’Irpinia. Un’iniziativa del tutto nuova nel suo genere, facendo evidenziare la vicinanza diretta e immediata delle Istituzioni sovra comunali e dello Stato verso i contesti territoriali e le loro comunità, avendo come chiave di riferimento il principio per il quale privilegiare e diffondere la pratica della prevenzione non solo rimuove e circoscrive le condizioni dell’emergenza connessa con danni che  diventano irreversibili, ma comporta anche e soprattutto una serie di tutele che garantiscono la salvaguardia ambientale e la cura dovuta del paesaggio e dei suoi profili naturalistici.     

           

                          LA CULTURA SOCIALE E LA PREVENZIONE

              PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO BOSCHIVO BENE COMUNE   

 564df0e02e2f4eincendi 3 593x443Il Forum, su cui si sono aperti battenti nella sala-auditorium del Palazzo baronale, ad Avella, facendo seguito agli appuntamenti sulla tematica svoltisi nella Sala degli Specchi della Prefettura, ad Avellino, e nella sede della Comunità montana della Valle dell’Ufita, ad Ariano Irpino, ha rappresentato un momento significativo del percorso intrapreso,facendo il punto sulla strategia anti-emergenziale e per la prevenzione dell’anno in corso, tenendo presente il pesante e devastante bilancio dell’ emergenza-incendi della scorsa estate con la distruzione d’interi boschi sull’intero territorio dell’ Irpinia, aggredita da oltre mille incendi con decine di fronti restati aperti per lunghe e continue giornate, rendendo complicate e difficili le opere di spegnimento. E nella specificità del contesto territoriale della Comunità montana del Vallo di Lauro e Partenio, la più estesa delle C.M. della Campania, connessa com’è anche con le province di Napoli e Benevento e di cui Avella è il fulcro, gli incendi delle recenti estati hanno lasciato le loro impronte distruttive sia sulle aree montane che su quelle collinari, interessando talvolta anche le colture protette, quali sono quelle degli oliveti.

Avella Forum 3 326x245 CopiaUno scenario di note criticità da contrastare e rimuovere, con misure adeguate ed incisive, per porre sotto tutela l’intero patrimonio montano e dei boschi, valorizzandolo al meglio possibile. E’ stato- questo- il filo conduttore delle riflessioni sviluppate nel Forum.  “ E’ un impegno che le Istituzioni a tutti i livelli sono chiamate ad assolvere - ha sottolineato, tra l’altro, la dott.essa Claudia Campobasso, dirigente dell’Ufficio del Genio civile di Avellino - ma è determinante la formazione di quella diffusa cultura sociale, di cui i primi interpreti e portatori siano i cittadini che vivono il territorio e l’ambiente. E’ la cultura sociale che crea il rispetto per l’ambiente e il clima favorevole alla prevenzione che contrasta la piaga degli incendi, la cui sistematicità è altamente pericolosa. La strategia di salvaguardia della montagna e dei boschi - ha concluso la dott.essa Campobasso - è vincente se si saldano i ruoli delle Istituzioni con l’attiva condivisione dei cittadini ad operare concretamente per la tutela dell’ambiente”.

Arch Rosa DEliseoI dati statistici della scorsa estate evidenziano che nell’estate-2017 il patrimonio boschivo dell’Irpinia è stato attraversato da mille incendi, con picchi di elevata violenza ed aggressività, contrassegnati da 30 fronti di fiamme aperti per lunghe giornate, rendendo spesso improbi e complicati gli interventi di spegnimento. E sul punto bisogna far tesoro della negatività dell’esperienza, per evitare che si ripetano i roghi incendiari. “Basta l’esercizio della comune diligenza - ha affermato  la dott.essa Rosa D’Eliseo, comandante del Corpo provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino – assicurando le necessarie e costanti pulizie dei suoli, per evitare nel sottobosco l’accumulo di erbe sterpaglie che possono innescare e alimentare gli incendi in presenza di particolari condizioni climatiche, fermo restando che la loro fonte e progressiva espansione non rientrano nella sfera dell’auto-combustione”.

maria tirone 2Nella prospettiva generale della  prevenzione anti-incendi, la dott.essa Maria Tirone - Prefetto di Avellino, dava risalto al ruolo sociale e istituzionale dei sindaci, “la prima frontiera” operativa per la salvaguardia dei territori. “ E’ una funzione rilevante- sottolineava- quella delle amministrazioni locali, che in collaborazione con le strutture della Protezione civile e le associazioni e i comandi delle stazioni dei carabinieri forestali, costituisce la reale condizione di argine e di prevenzione del fenomeno degli incendi”.

Nella duplice funzione di  sindaco di Avella e di presidente della Comunità montana del Vallo Biancardi e1458249619320di Lauro e Partenio, l’avvocato Domenico Biancardi  lanciava la proposta, che contempla per gli operatori dell’Ente sovra comunale l’ampliamento delle competenze anche sul versante ispettivo. Una scelta che conferirebbe maggiore e più incisiva operatività alle due squadre anti-incendio dell’Ente. Sottolineato il contributo “concreto ed efficace” che le due squadre hanno dato negli interventi di spegnimento degli incendi che hanno colpito la scorsa estate  le vaste aree boschive della C.M. Valle di Lauro e Partenio, Biancardi annunciava, quale misura preventiva, la realizzazione di due vasche di approvvigionamento idrico a garanzia della rapidità degli interventi di spegnimento degli eventuali di incendi.        

Al tirare delle somme, il Forum ha avuto il merito di aver aperto  i riflettori sull’importanza del patrimonio ambientale, naturalistico, paesaggistico, di cui sono testimonianza viva e vitale i boschi; testimonianza che s’identifica con il valore di bene comune e corrisponde anche ad una parte cospicua della base della cultura materiale e dell’economia dei territori. E’ un primo tassello, che potrebbe segnare la svolta rispetto alle disastrose  emergenze che le cronache delle estati incendiarie degli ultimi anni hanno dovuto registrare.