La grande rassegna internazionale di musica etnica ritorna ad animare le serate irpine.
Lu.pi. – 14.09.2017 - Dopo la Conferenza di presentazione del festival, tenutasi lo scorso 4 con l’esibizione del M° ENZO AVITABILE in un concerto breve per chitarra, voce e arpina, nell’Abbazia di Montevergine per il Mercogliano Musica in Abbazia, come ogni anno ritorna a Summonte Sentieri Mediterranei, il meglio della musica etnica,
Tantissime le sorprese della XIX Edizione, riservate ai migliaia di visitatori che la kermesse è in grado di richiamare da tutto il Mezzogiorno per il Festival
I primi nomi in programma sono artisti del calibro di Lina Sestri e Enzo Abitabile.E iIl 14 settembre il fascino del Santuario di Montevergine farà da sfondo alla magia delle note del musicista partenopeo, che si esibisce con la sua indistinguibile arte in Suite dell’anima. Subito dopo, il15 è la volta di Lina Sastri.
Le sorprese continuano fino al 17 settembre nello splendido borgo di Summonte con spettacoli, concerti e ovviamente il meglio della gastronomia locale. Tre le location del Festival:a Summonte, oltre l’Abbazia di Montevergine: il Palco world in Piazza A. De Vito, il Palco folk /in Piazza Gelsi, il Palco News / Arco S.Nicola.
Di seguito il programma dettagliato:
Abbazia di Montevergine: 14 sett. ENZO AVITABILE in: SUITE DELL’ANIMA (Italia).
Palco world / Piazza A. De Vito SUMMONTE: 15 sett. LINA SASTRI (Italia); 16 sett. AZIZ SAHMAUI & UNIVERSITY OF GNAWA (Marocco); 17 sett. BOMBINO (Niger).
Palco folk / Piazza Gelsi: 15 sett. ANTONIO INFANTINO (Basilicata); 16 sett. MARCO GRECO (Lazio);
17 sett. PEPPE VOLTARELLI ( Calabria).
Palco News / Arco S.Nicola: 15 sett. MALEVERA (Campania; 16 sett. CAPERE (Campania); 17 sett. RENA NERA (Basilicata).
La rassegna, inoltre, coinvolgerà quest’anno, oltre a Summonte, altri cinque comuni irpini. Il 9 settembre, a Pietrastornina, si esibirà il gruppo dei Nantiscia. Il 29 settembre, a Sant’Angelo a Scala, sarà di scena la musica popolare di Marcello Colasurdo e Paranza. Appuntamenti anche nel mese di ottobre a Santa Paolina (1 ottobre) con le tarantelle e i canti del Sud di Cenere e Lapilli; a Capriglia Irpina (7 ottobre) e a Chianche (8 ottobre), dove si potranno riascoltare, rispettivamente, Marcello Colasurdo e Paranza e i Nantiscia.
LA STORIA - Il Festival Internazionale di Musica Etnica “Sentieri Mediterranei” è giunto alla XIX edizione: un traguardo prestigioso per un evento che è cresciuto e si è consolidato negli ann,i diventando un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di questo genere musica.
Sentieri Mediterranei, però, non rappresenta solo un festival che racchiude una proposta musicale, quest’appuntamento, infatti, nel tempo, è diventato un momento culturale, legato alle tradizioni e alla valorizzazione del territorio, rappresentando anche un “risveglio” storico e culturale di quelli che sono i siti storici e ambientali, nonché le bellezze presenti sul territorio.
Il riconoscimento ottenuto dalla Regione Campania ha individuato nella creatività dell’iniziativa, nella qualità del progetto e nella articolata completezza dell’offerta integrata dei beni culturali e delle attrazioni turistiche e ambientali una particolare rilevanza strategica, in grado di veicolare e diffondere l’immagine culturale e turistica della Campania,
La maestosa Torre Angioina, i vicoli del centro storico, il Palazzo Abbaziale del Loreto, il Santuario di Montevergine, sono queste le suggestive location che ospitano gli appuntamenti di questo evento culturale e che ne rappresentano la cornice ideale. L’intuizione di 19 anni fa di Pasquale Giuditta ha dato ragione a chi ha fortemente voluto questo evento e quanti hanno lavorato per realizzarlo.
A Sentieri Mediterranei la musica si colloca come linguaggio universale, rappresentando uno degli strumenti che educa alla tolleranza verso gli altri e favorisce la conoscenza e la solidarietà tra i popoli. Come sempre, cerca di offrire una serie di momenti il più possibile diversificati e spalmati nell’arco della giornata, per mettere in condizione il suo pubblico, costituito da persone appartenenti a differenti generazioni, di partecipare secondo i propri interessi.
Punto fermo nelle scelte compiute resta la gratuità di tutti gli appuntamenti. In questi anni il Festival ha divulgato la conoscenza delle culture musicali dei popoli del Mediterraneio, in senso non strettamente geografico, ma soprattutto culturale, facendo conoscere al grande pubblico gli strumenti tipici della musica etnica nonché gli artisti informatori e portatori di varie culture musicali di tradizione orale presenti nel Mediterraneo.
L’accurata attività di ricerca e selezione delle proposte artistiche, coerenti con il tema conduttore,poi, ha determinato il successo del Festival al punto da essere annoverato tra i principali eventi realizzati in Italia, contribuendo a far diventare Summonte, un punto di riferimento culturale per migliaia di giovani, appassionati e cultori provenienti da molte regioni d’Italia.