Il Collettivo di Mauro Caccavale e Michela Alfè partecipa alla seconda edizione dell’Art Performing Festival con l’opera fotografica The Blue Witness, La manifestazione aperta fino a lunedì 7 agosto a Castel dell’Ovo, al secondo piano delle Sale delle Esposizioni, è un’Iniziativa organizzata in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Orari 10.00-13.30 e 15.30-19.00. Ingresso Libero
Simona Pasquale - 30.07.2017 - Sarà in esposizione fino a lunedì 7 agosto, al secondo piano delle Sale delle Esposizioni di Castel dell’Ovo l’opera fotografica The Blue Witness, realizzata dal collettivo O-ring Art Studio di Mauro Caccavale e Michela Alfé e inserita nella sezione Terra Madre della seconda edizione dell’Art Performing Festival, un festival unico che propone un calendario di due settimane di mostre, azioni di video arte, musica, performances e documentazioni cinematografiche ospitate in vari siti della città di Napoli.
Ideato dal giornalista, critico e storico dell’arte Gianni Nappa, è organizzato in collaborazione con i curatori Emiliano Aiello, Dario Di Sessa, Pantaleo Musarò e Gino Quinto, la società di marketing e comunicazione Global Strategies di Ester Esposito e gli Assessorati alla Cultura e al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli.
Tre i temi dell’edizione 2017: Femminile, Mediterraneo e per, l’appunto Madre Terra, che insieme rappresentano le grandi questioni della Storia e della cronaca; dai viaggi della morte in fuga dalla guerra e dalla desertificazione provocata dall’inquinamento e dall’ostinazione con cui continuiamo a distruggere la Natura, alla ricerca di nuova identità femminile e alla loro propositività nell’arte.
In questo contesto si inserisce la proposta artistica dell’O-ring Art Studio che ha presentato, nell’ambito della collettiva, un’opera di ricerca sia in termini realizzativi che di tematica a cominciare dagli effetti di luce che richiamano “L’ora Blu”, pochi minuti dopo il tramonto, quando l’oro del crepuscolo scompare, il colore blu diventa dominante e l’acqua risplende più del cielo, come illuminata dall’interno.
L’O-ring Art Studio definisce questo istante Blue Witness e lo incarna in un bambino plasmato nella terracotta, che, come un muto e solitario testimone, è sorpreso nell’atto di sollevarsi. Sulla sua schiena si vedono sovrapposte due colonne vertebrali che donano alla neonata e fragile forma forza e struttura. Il dorso del bambino è anche una Via Lattea e ci ricorda che dentro quel corpicino è racchiuso l’Universo, di cui tutti noi facciamo parte.
L’O-ring Art Studio prova a raccontare la sensazione di sospensione di fronte al Blue Witness, quel momento in cui le prospettive si capovolgono, e passato e presente si fondono, quando tutto deve ancora cominciare e tutto sembra ancora possibile.
Contatti: Mauro Caccavale, cell. +39.333.2665334, Michela Alfé cell. +39.347.8099947; e-mail.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; web. www.oring-artstudio.eu;
Ufficio Stampa: Simona Pasquale, cell. +39.339.5098790;
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