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Torna l’Accordion Day, il Festival Internazionale della Fisarmonica giunto alla quarta edizione

Il primo appuntamento  a Montella il 30 giugno, presso il teatro SOLIMENE con ASPETTANDO ACCORDION DAY 2017, mentre il Festival si terrà a settembre.

 

 

Ioannaarton55264 b3eefN.R. - 30.06.2017 - In questa prima tappa si tiene il concerto di Luca Aquino e Carmine Ioanna, ideatore e direttore artistico della manifestazione. Per il secondo anno il Festival sarà sostenuto dalla Ass Delligatti. La finalità è quella di portare cultura sul territorio, promuovendone allo stesso tempo le risorse naturali; infatti, come di consueto, anche quest’anno l Accordion Day porterà la musica tra la natura, con concerti nei boschi ed escursioni.

Nell’occasione il trombettista Luca Aquino torna con un nuovo album dal titolo “Aqustico Vol. 2” ed un nuovo Tour. Anche questa volta, Aquino (tromba, flicorno, elettronica) ha scelto di collaborare con il fisarmonicista Carmine Ioanna (fisarmonica, elettronica) [Riverberi 2017]

I due jazzisti, infatti, dopo “Aqustico”, edito nel 2013, si rincontrano in una nuova prova per l’etichetta discografica di Aquino, Riverberi: nove tracce, tutti brani inediti di Luca Aquino ad eccezione di uno firmato da Carmine Ioanna e di una cover di Charles Aznavour.

Un album mediterraneo e sognante, con richiami scandinavi, tipici del musicista sannita che, con l’ausilio dell’elettronica, rimanda ai fiordi norvegesi.
In copertina, un’opera dell’artista Mimmo Paladino, maestro della Transavanguardia: il tratto nero dell’inchiostro disegna, sul fondo bianco dell’involucro del cd, una bicicletta rinviando idealmente al “Jazz Bike Tour”, il progetto ideato da Aquino con cui il trombettista, a partire dal primo luglio 2017, percorrerà oltre 3.300 chilometri in sella a una bicicletta, percorrendo, in quaranta giorni, la distanza da Benevento, la sua città d’origine, a Oslo, una città per lui rilevante dal punto di vista musicale.

L’idea
Musica, natura, patrimonio culturale e sport: ecco le parole-chiave del “Jazz Bike Tour”.Il progetto, nato da un’idea di Luca Aquino, coniuga infatti il suo amore per il jazz con la passione per il paesaggio per i beni artistici e per il ciclismo.

In un percorso di oltre 3.000 km, nel tratto da Benevento a Oslo, Aquino attraverserà in bicicletta i luoghi che costituiscono il cuore dell’Europa e, tappa dopo tappa, darà vita a concerti, show-case, presentazioni e collaborazioni con altri musicisti, artisti, sportivi, amanti della natura e curiosi. Ogni sosta sarà seguita, inoltre, da una troupe video e da un ufficio stampa per raccontare momento per momento il tour in bicicletta.

La bicicletta
La bicicletta è il simbolo dei valori dello sport e del turismo sostenibile. È una passione verde che rispetta l’ambiente e permette di apprezzare le note paesaggistiche e storico-artistiche dei luoghi che si incontrano lungo i tragitti su due ruote. In città o in campagna, rappresenta una sana abitudine che, a ogni età, non smette di entusiasmare. Il “Jazz Bike Tour” rappresenta anche un’occasione per far avvicinare adulti e bambini al cicloturismo, alla possibilità di viaggiare in maniera non ordinaria scoprendo posti sconosciuti nel rispetto della natura.

I luoghi
L’aspetto centrale del “Jazz Bike Tour” è costituito dalla valorizzazione, attraverso la musica, dell’identità storica e culturale delle località presenti nell’itinerario del progetto.
A ogni tappa corrisponde un concerto di Luca Aquino, corredato da iniziative collaterali, pensate, di volta in volta, in cooperazione con i comuni che aderiscono all’iniziativa nel rispetto delle caratteristiche dei luoghi che, di volta in volta, ospitano le soste di questo giro ciclistico-musicale.

Infatti il “Jazz Bike Tour” è costituito da una serie di progetti site-specific progettati dalle municipalità e dalle associazioni culturali locali per consentire ai partecipanti di conoscere e approfondire i tratti tipici di ogni centro ospitante.

Il suono: filo conduttore dell’iniziativa
Trait d’union dell’intero progetto è il programma di concerti capitanati da Luca Aquino.Il trombettista e compositore di Benevento, classe 1974, è tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale. Il gusto per la sperimentazione e la libertà espressiva lo hanno condotto lontano, sin da quando, appena ventenne ha intrapreso il suo cammino musicale da autodidatta. Lo spirito del viaggiatore è metafora perfetta del suo percorso artistico ed è espressione della sua cifra stilistica.

La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti costituiscono, inoltre, due aspetti largamente riconosciuti dalla stampa di settore che descrive Aquino come un “esploratore sonoro contemporaneo”; allo stesso tempo, la critica estera ritrova in lui quel particolare tratto italiano che, nell’immaginario internazionale, richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza.

I tour mondiali di Luca Aquino non interferiscono con l’amore che il musicista nutre per il proprio Paese, ma rispecchiano la sorte di ogni viaggiatore per cui alla partenza verso un ignoto che attrae segue sempre un ritorno a casa con nuove preziose esperienze. Nel caso di Aquino, anche con nuove sonorità.

I luoghi del mondo e la loro storia assumono un valore speciale per il trombettista beneventano e rappresentano il nucleo di alcuni tra i suoi migliori progetti. Un esempio è il festival di cui è direttore artistico, "Riverberi", caratterizzato da concerti nei luoghi solitamente estranei alla musica, sfruttando l’acustica naturale degli spazi e rendendola un elemento centrale delle performance. “Riverberi” è anche il nome che Aquino ha dato alla sua giovane etichetta discografica.

Molti degli album del trombettista sono stati registrati in posti inusuali sfruttando le sonorità naturali: “Amam” (2009) è stato realizzato nell’antico hammam di Skopje in Macedonia; “The Skopje Connection” ( 2009) in una chiesa olandese; “Icaro solo” (2010), con l’uso della sola tromba e dell’elettronica, nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino a Benevento. Ultimo straordinario progetto a sua firma è l’album registrato nel sito archeologico di Petra, in Giordania, in collaborazione con l’Orchestra Nazionale Giordana e con il coinvolgimento dell’l’Unesco Amman Office, della Petra Development and Tourism Authority e della Talal Abu-Ghazaleh Organization – un’iniziativa senza precedenti promossa all’interno della campagna mondiale Unite for Heritage, lanciata dall’Unesco a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico.

Gli obiettivi
Lo slancio creativo di Luca Aquino mira a coinvolgere, con il “Jazz Bike Tour”, un gruppo crescente di persone e a diventare un evento di riferimento nel calendario delle iniziative nazionali e internazionali dedicate alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale attraverso la musica e lo sport.

Pedalare è come soffiare – dice Luca - In bici avverto le stesse sensazioni che provo quando suono la mia tromba. Indossi il caschetto, un bel respiro e un senso di pace, quiete e libertà invade anima e corpo. Una pausa di Miles su un solo su un fast mozzafiato”.