Cultura e Spettacoli

Acerra: “La pittura immediata” di Beniamino Gaglione al Centro Culturale Il Ritrovo dell’Arte

La Mostra in “opera”dal 3 al 30 giugno 2017, curata da Massimiliano Coppola.

 

Foto 1 CopiaMassi.Co. – 12.06.2017 - Nella Galleria Il Ritrovo dell’Arte del professore Domenico Fatigati, sabato 3 giugno è stata  inaugurata la personale di pittura del maestro avellano Beniamino Gaglione, curata da Massimiliano Coppola.

Il maestro ha esposto dieci opere realizzate negli ultimi anni, che richiamano i linguaggi espressivi dell’avanguardia storica, dell’espressionismo astratto americano e dell’informale italiano.

Nella prima sala sono esposte tele figurative, che mettono in evidenza la solidità volumetrica delle forme attraverso il colore, trovando un equilibrio tra la realtà osservata e la costruzione geometrica.

La ricerca formale e l’aspirazione alla sintesi, presenti in queste opere, trovano precedenti pittorici  in maestri come Cezanne, mentre per quanto riguarda la struttura delle composizioni (nature morte e paesaggi), la sintesi plastica della forma e la misurazione dello spazio, la ricerca di Gaglione ripercorre gli esempi pittorici di G. Morandi, nell’ambito del gruppo di Valori plastici.

Foto 2 CopiaIn altri dipinti esposti, poi, il maestro avellano abbandona la figurazione per  l’astrazione, approfondisce la ricerca su forme e colori, riuscendo a suscitare nell’animo di chi osserva stati emotivi e psicologici. L’intento è scoprire l’essenza spirituale delle cose attraverso l’equilibrio di linee e colori.

Forme e colori, dunque, sono come suoni dell’anima che si compongono sulla tela, in modo armonioso; e tale ricerca ci rimanda all’astrazione lirica e musicale di V. Kandinsckij.

Altri lavori, infine, hanno in sé un’accentuata carica emotiva e una gestualità forte e vibrante, quasi violenta, dando priorità all’improvvisazione, come nei quadri di J. Pollock e Willem de Kooning, dove l’azione (Action Painting) del gesto artistico diventa il vero protagonista dell’opera. Il maestro Gaglione abbandona così la figurazione a favore del gesto artistico, del segno e della materia, e l’opera assume un forte significato drammatico, in cui il materiale rappresenta la precarietà della vita e lo scorrere del tempo.