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Parco Archeologico di Paestum: L'autonomia giova alla ricerca
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- Scritto da N.R.
Riunito il Comitato Scientifico per discutere del programma di pubblicazioni, della catalogazione delle collezioni e della digitalizzazione degli archivi.
N.R. – 10.06.2017 - "Altro che mercificazione, l'autonomia dei musei aiuta la ricerca e la tutela" - è questa una delle conclusioni presentate nella relazione del direttore Gabriel Zuchtriegel al Comitato Scientifico del Parco Archeologico di Paestum, che si è riunito lo scorso 8 giugno, per discutere del programma di pubblicazioni, della catalogazione delle collezioni e della digitalizzazione degli archivi.
Come ha affermato Zuchtriegel nella sua relazione "la riorganizzazione e l'autonomia gestionale e finanziaria hanno giovato alle attività di tutela e di ricerca, e ciò non solo in virtù delle maggiori possibilità di programmazione e pianificazione delle risorse, ma anche perché in vari casi è stato possibile avvalersi di donazioni e sponsorizzazioni da parte di privati e imprese per progetti di restauro e di ricerca archeologica."
Il direttore ha inoltre sottolineato la stretta collaborazione con la Soprintendenza di Salerno e Avellino, diretta dall'arch. Francesca Casule. "Con l'autonomia del Parco Archeologico di Paestum, noi non ci siamo separati, ma rinforzati - ha dichiarato Zuchtriegel - i colleghi della Soprintendenza continuano a essere a casa nel museo di Paestum, e noi ci appoggiamo a loro per quanto riguarda questioni di tutela che vanno oltre le nostre competenze, ma che incidono comunque sulle attività di ricerca e valorizzazione."
Il Comitato Scientifico ha apprezzato la relazione del direttore e ha fornito ulteriori suggerimenti per garantire la qualità del lavoro scientifico e di catalogazione.
Il Comitato Scientifico, come organo, è una novità della riforma Franceschini dei Beni Culturali, che ha voluto affiancare i musei dotati di autonomia speciale con figure professionali dal mondo dell'accademia. A Paestum, il comitato è formato dal dott. Salvo Barrano, presidente dell'Associazione degli Archeologi italiani; da prof. Paolo Peduto, già ordinario di Archeologia Medievale all'Università degli Studi di Salerno; dalla prof.ssa Angela Pontrandolfo, anche lei dell'Ateneo salernitano, e dalla prof.ssa Claude Pouzadoux, direttrice del Centro Jean Bérard a Napoli.
In allegato la relazione integrale del Direttore Gabriel Zuchtriegel