Cultura e Spettacoli
Premio Letterario “Matilde Serao”: La prima edizione ad Antonia Arslan
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- Scritto da Pietro Luciano
Una nuova manifestazione di cultura e spettacolo al San Ferdinando, organizzata da Il Mattino, che conferma e rinsalda il legame unico tra la città ed il suo giornale.Foto: Fonte Internet.
Pietro Luciano – 05.06.2017 - Giovedì 18 maggio, alle ore 12.00, il direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, ed il direttore del Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale Mercadante, Luca De Fusco, annunciarono in una conferenza stampa presso la sala Siani de Il Mattino, in via Chiatamone 65, il programma di una straordinaria serata di gala, che ha avuto luogo il 31 maggio al Teatro San Ferdinando, per festeggiare i 125 anni del giornale: uno spettacolo d'eccezionale caratura artistica è stata l'occasione per consegnare il primo premio letterario intitolato alla memoria della fondatrice Matilde Serao.
“Matilde Serao è stata una giornalista di razza”, ha spiegato il direttore Alessandro Barbano, promotore delle iniziative per celebrare i 125 anni di vita del quotidiano, fondato proprio dalla Serao insieme al marito Edoardo Scarfoglio. “Il nostro è un dovere di testimonianza nei suoi confronti. Una donna straordinaria che racconta una storia di emancipazione femminile in un periodo, alla fine dell’Ottocento, in cui era molto difficile, per una donna, fare ciò che lei è riuscita a fare.Ha costruito un genere giornalistico nuovo, la cronaca rosa - ha sottolineato Barbano - Ha avuto una vita leggendaria, sfidando Depretis in ‘Il ventre di Napoli’, si è opposta a Mussolini, perdendo il Nobel. Aveva un grande amore per il suo popolo e non faceva sconti a nessuno”.
La giuria, composta dai giornalisti e dai collaboratori del quotidiano, si è data soprattutto due criteri di selezione: individuare una donna, scegliendola tra quelle scrittrici che, sia pure nelle differenze di tempi e di temi, si trovino in consonanza con l’opera di Matilde Serao. Dopo una lunga e articolata selezione, la scelta è caduta su Antonia Arlsan, scrittrice e saggista italiana di origini armene.
Nata a Padova, Arslan ha origini straniere come le aveva Matilde Serao: la prima ha origini armene, la seconda greche: Nacque, come si sa, a Patrasso. Sono, dunque, entrambe portatrici di una memoria culturale che valica i confini nazionali.
Antonia Arslan, oltre a essere una narratrice, è anche una studiosa ed una saggista, annoverando tra i suoi interessi di studi il periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento che vide affermarsi molte narratrici italiane, tra cui, in particolar modo, la Serao e la sua opera poliedrica e versatile.
Gli scritti dedicati negli anni da Antonia Arslan a Matilde Serao ne stanno per l’appunto facendone riemergere il valore, soprattutto per quel che riguarda la produzione novellistica e gli scritti di testimonianza, primo tra tutti “Il ventre di Napoli”.
La forza del racconto e la necessità della testimonianza sono le fondamenta dell’opera della Arslan, a cominciare da “La masseria delle allodole”, che le ha dato la fama, passando per “La strada di Smirne” e “Il rumore delle perle di legno”, fino a “Lettera a una ragazza in Turchia”.
E farsi testimone del genocidio degli armeni ha significato per lei saper ascoltare la voce dei poeti, soprattutto di quel Daniel Varujan del quale ne è diventata la traduttrice.
E’ stata Cristina Donadio a indossare i panni della cofondatrice de ‘Il Mattino’, che, nella serata del 31 maggio al Teatro San Ferdinando, è stata intervistata da Claudio Di Palma.
Mariano Rigillo, invece, ha recitato alcuni versi di Salvatore Di Giacomo, mentre, accompagnati al pianoforte, Angela Pagano, Gaia Aprea e Massimiliano Gallo hanno interpretato canzoni del repertorio classico napoletano.
In scena come ha spiegato De Fusco, la sera del 31 maggio, sono stati portati “degli estratti del talento di alcuni degli attori che lavorano stabilmente con noi. Abbiamo pensato – ha evidenziato – che il Teatro Stabile potesse sostenere questa iniziativa, che è anche una festa culturale, attraverso alcuni scampoli della bravura dei nostri artisti che il pubblico ritroverà nel cartellone dell’anno prossimo”.
E’ uscito, infine, per l’occasione anche un inserto speciale de ‘Il Mattino’, a cura della redazione Cultura e Spettacoli del quotidiano di via Chiatamone, in allegato al giornale in edicola il 31 maggio. Un inserto che è un omaggio a Matilde Serao e che racconta la donna, la giornalista, le sue sfide, la Napoli di fine Ottocento.