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SERIE B: PLAYOFF, IL BENEVENTO ELIMINA ANCHE IL PERUGIA E VA IN FINALE CONTRO IL CARPI

BENEVENTO ESULTATremate…le streghe son tornate. Saranno Carpi e Benevento a contendersi la promozione in Serie A. Le Streghe pareggiano 1-1 al Curi contro il Perugia. Campani avanti all'82' grazie a George Puscas, bravo a sfruttare una mischia in area. L'illusorio pareggio, per gli uomini di Bucchi, è firmato nel recupero da Francesco Nicastro. Ad attenderli, gli uomini di Castori: l’andata si svolgerà il 4 giugno al Cabassi, mentre il ritorno al Vigorito è fissato per giovedì 8.Qualche novità importante nelle due formazioni: Bucchi fa rifiatare Gnahoré e Guberti, al loro posto giocano Ricci e Terrani. Assenza pesante tra le fila del Benevento: Ceravolo non è nemmeno in panchina, gioca Cissé. Sono più di un migliaio i tifosi arrivati direttamente da Benevento, quasi ventimila quelli del Grifo: il colpo d'occhio del Renato Curi è un antipasto di Serie A. Parte meglio il Benevento, che ha la prima occasione al 19' con Lucioni: incornata da calcio d'angolo e palla sopra la traversa. Qualche minuto più tardi è pericoloso Puscas, che riceve palla in area, elude Mancini rientrando sul destro e calcia a giro: conclusione troppo centrale, facile per Brignoli. Alla mezz'ora si sveglia il Perugia, che trova la prima conclusione verso lo specchio con Di Chiara: punizione dai 25 metri, controllata in due tempi da Cragno. Nonostante il baricentro basso degli uomini di Baroni, le streghe non rischiano praticamente nulla, si difendono senza mai andare in affanno e riescono a pungere in contropiede. La manovra del Perugia appare invece macchinosa e poco fluida, soprattutto sulle fasce laterali. Il parziale di 0-0 riflette perfettamente l'andamento della gara: equilibrio totale, in un primo tempo avaro di clamorose occasioni da rete. Nessuna sostituzione per le due squadre nell’intervallo, ma dagli spogliatoi rientra in campo un altro Perugia. Nei primi cinque minuti di ripresa il Grifo produce più di quanto fatto in tutti i primi 45’. Al ’47, cross teso di Acampora quasi dalla linea di fondo: Dezi e Nicastro attaccano la porta ma non impattano il pallone a pochi passi dalla linea. Pochi minuti più tardi, Terrani va via sulla destra con un dribbling secco e la mette al centro: Del Prete si ritrova il pallone addosso ma non riesce ad inquadrare la porta. Dalla panchina predica calma Baroni, preoccupato per il difficile avvio di secondo tempo dei suoi ragazzi. Si infiamma invece il Curi, esaltato dall’ottima partenza della squadra di Bucchi. Il Benevento riesce a reagire con decisione, sfruttando i troppi errori in disimpegno del Perugia. Dopo due conclusioni telefonate di Falco, ci prova Viola con un sinistro dal limite: Brignoli blocca in due tempi. Il Perugia risponde con l’occasione di Terrani: il giovane attaccante riceve in area una sponda di Di Carmine, apre il piatto ma spara alle stelle. Perugia a trazione anteriore nel finale: Bucchi inserisce Mustacchio e Guberti, fuori Volta e Ricci. Cinque attaccanti in campo per gli umbri, che si sbilanciano troppo e scoprono il fianco ai contropiedi campani: al ’73 infatti, Chibsah spaventa Brignoli con un sinistro in diagonale, ma il portiere umbro è bravo a deviare in tuffo.  Cinque minuti più tardi, non basta l’ennesimo intervento prodigioso del portiere di casa: Puscas si avventa sulla ribattuta corta dell’estremo difensore e la mette in rete. Vantaggio del Benevento a dieci minuti dalla fine, ammutoliti i ventimila del Curi. Il Grifo si riversa in avanti con coraggio, ma Cragno sembra insuperabile. Ma nel primo dei quattro minuti di recupero concessi, Nicastro riaccende le speranze degli umbri: tap-in da pochi passi dopo l’ennesimo miracolo del numero 1 delle Streghe. Finale letteralmente incredibile, con il Perugia che porta nove uomini in area avversaria per gli ultimi assalti, nella bolgia del Renato Curi. Baroni butta nella mischia anche Pezzi, togliendo l’unica punta Cissé. Dopo 180” di apnea, può esplodere il settore ospiti del Curi: finisce 1-1. Il Benevento vola in finale, dove troverà il Carpi di Castori. Il Grifo deve abbandonare il sogno Serie A.