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AREA NOLANA NEL PASSATO IL SENSO DEL FUTURO: CONVEGNO AL SEMINARIO VESCOVILE DI NOLA, PROMOSSO ED ORGANIZZATO DALL’ARCHEOCLUB

Valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, investimento nelle attività di restauro, maggiore interessamento da parte dei giovani alla scoperta delle proprie origini: queste le tematiche trattate al convegno svoltosi venerdì il 27 gennaio presso il Seminario Vescovile di Nola, terra di arte, storia e cultura, dotata di un patrimonio artistico che esige un’oculata osservazione, comprensione e rivalutazione. Un folto pubblico, carico di curiosità e di attese, è stato accolto e accompagnato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero “C. Russo” nell’Aula Magna, dove si è tenuto l’incontro.

flora nappi 1Rosa d’Ambra – 01.02.2017 - Protagonisti del dibattito: la prof.ssa Flora A. Nappi, presidente dell’Archeoclub di Nola e moderatrice dell’evento; l’avv. Geremia Biancardi, sindaco di Nola; Don Lino D’Onofrio, vicario della diocesi di Nola; il prof. Antonio De Simone e il dott. Mario Cesarano, funzionario archeologo con competenza sul territorio nolano per la “Soprintendenza-archeologica della Campania”, che ha relazionato in merito alle ultime scoperte sul territorio nolano.

In apertura sono intervenuti gli studenti dell’I.T.C.G. “Masullo Theti” di Nola Antonio De Maria, vincitore della prima edizione del progetto “Studenti Ciceroni” presso il Museo Archeologico di Nola, e Fabio Orfano partecipe della stessa esperienza.Entrambi gli studenti hanno ringraziato i promotori del progetto: il direttivo, la presidente dell’Archeoclub di Nola Flora Nappi e l’archeologo formatore Mario Cesarano per aver offerto ai ragazzi la possibilità di conoscere la grandezza della propria terra e di essere protagonisti della divulgazione della sua storia. Il sindaco di Nola ha sottolineato l’importanza dello stretto rapporto dell’Amministrazione nolana con le associazioni dedite alla promozione e al recupero del patrimonio della città, con particolare attenzione al ruolo degli imprenditori disponibili alla valorizzazione del territorio, in una prospettiva di sintesi degli interessi, quali la valorizzazione dei beni della città e l’assicurazione della fruizione dei servizi alla collettività. Don Lino ha rilevato la varietà dei presenti: politici, studenti, ricercatori, professori, dirigenti, cittadini, segno di un ampliamento del bacino culturale e di una maggiore consapevolezza nella rivalutazione del territorio nolano, da perfezionare attraverso un coinvolgimento “transnazionale” di ricercatori e studenti che possiedono materiali della cittadina di Nola.

flora nappi 2E’ questa la chiave di tutto: “Conoscere le ricchezze del nostro territorio ai fini della formazione di una coscienza forte e rispettosa della realtà che ci circonda poiché la cura dei grandi parchi, del centro storico, delle zone culturalmente significative del nostro territorio sono lo specchio della nostra civiltà”. “La tutela del patrimonio storico e artistico è un diritto costituzionalmente sancitoosserva il prof. Antonio De Simone che può avere attuazione soltanto attraverso un procedimento di snellimento legislativo, onde rendere più chiara la materia e affinché sia recepita la necessità di qualche rinuncia da parte dei cittadini in virtù di un interesse preminente: la conoscenza della propria identità culturale”.

Per la valorizzazione dell’Anfiteatro laterizio, poi, è nata la proposta dell’Archeoclub, in particolare di una sua socia, la prof.ssa Caterina De Sena, della costituzione di un crowdfunding per finanziare lo scavo del monumento, uno dei monumenti più importanti dell’Italia Romana, riportato alla luce solo in parte, anche grazie al contributo degli studenti del Liceo classico “G. Carducci” di Nola. Sarebbe un modo questo per coinvolgere l’intera cittadinanza nella scoperta della grande bellezza della nostra terra. Ed è stato proiettato, a tal proposito, un filmato realizzato anche con l’apporto degli allievi delle Scuole Medie “Merliano” e “Giordano Bruno” di Nola, a testimonianza dell’attenzione rivolta dal direttivo dell’Archeoclub verso i giovani ed i giovanissimi. A seguire, una proiezione di immagini di straordinari reperti fa da sfondo all’intervento dell’archeologo Mario Cesarano che ha sottolineato l’eccezionale ricchezza culturale dell’antica Nola, dovuta all’influsso di grandi civiltà del passato da quella greca al popolo etrusco ai Romani.

L’archeologo in conclusione ha ribadito che l’attività di scavo restituisce l’immagine di un territorio connotato dalla mutevolezza degli interessi culturali, di usi e costumi susseguitesi nel tempo, ma particolarmente segnato dall’influsso greco. A testimonianza della totale adesione culturale della cittadina di Nola alla civiltà greca la scoperta di uno scheletro di un ragazzo, probabilmente un atleta, in una tomba piena di vasi per unguenti risalenti al periodo degli scambi con Atene, e il ritrovamento di un pozzo con all’interno dei frammenti di materiali ellenistici. Ancora più straordinaria la scoperta di una tomba “inusuale” di 12 mq colma di vasi, coppe e coltelli e i resti di due cani sgozzati forse durante un sacrificio funerario, come già testimoniato dall’Iliade, segno dell’alto rango del defunto. Scoperte eccezionali, frutto di dedizione, passione e lavoro da parte del team degli archeologi nolani che tendono alla ricostruzione delle nostre radici.