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Angolo Opinioni

IO VOTO SI

Carissima compagna, caro compagno, caro cittadino,ecco, ora hai davvero nelle tue mani la possibilità di cambiare. Non gettarla via!


APERTURA Nencini Bandiera PSI28.11.2016 - I costituenti fecero un buon lavoro. Di quel lavoro non sono stati toccati né i principi né i valori che tengono unita la nostra comunità nazionale. Miglioriamo il funzionamento delle nostre istituzioni. Questo abbiamo fatto.
Come sai, noi avremmo preferito una strada diversa. Proponemmo l'Assemblea Costituente ma il senato bocciò la risoluzione socialista. Sono stati invece accolti nostri emendamenti tesi a tendere più autorevole il senato delle regioni.

Domenica gli italiani sceglieranno. Ti dico come la penso. Ho molte buone ragioni per votare SÌ. Almeno cinque:

1. Parità uomo/donna: entra nei principi fondamentali della Costituzione. Una cosa giusta.
2. Finalmente il superamento del bicameralismo paritario, due camere che fanno lo stesso lavoro: tagliamo il numero dei parlamentari e approviamo più velocemente le leggi. Questa intenzione i socialisti la ebbero fino dalla Costituente, poi venne ripresa da Craxi e alla Conferenza Programmatica di Rimini (1982) fu uno dei temi centrali.
3. Abolizione delle province e del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro: abbiamo già troppi enti, possiamo fare a meno di questi, risparmiare, e indirizzare il risparmio dove c'è n'è più bisogno.
4. Più voce e più potere ai cittadini con il Referendum propositivo
5. Ci sono stati troppi conflitti tra Stato e Regioni, i conflitti generano ritardi, complicano le decisioni, allungano i tempi, e le opere pubbliche restano al palo. Con la riforma ci sarà un decisore certo. Meno burocrazia, più velocità, certezza che un'opera venga realizzata.

E, per chi di voi se lo stesse chiedendo, non aumentano i poteri del capo del governo. Con la modifica della legge elettorale viene a cadere anche una preoccupazione infondata.

Ti capisco. Ci sono cose che non ti convincono ma la vittoria del NO non le migliora. Affatto.
Intendiamoci bene. Anche i partiti del NO pensano di modificare Costituzione e legge elettorale ma D'Alema, Berlusconi, Grillo, Salvini hanno idee così diverse che da lì non solo non nascerà un governo, una nuova costituzione, una legge elettorale diversa, ma nemmeno un filo d'erba.
Allora il rischio che l'Italia corre è che nulla cambi salvo avviarsi verso un periodo di instabilità che gli italiani proprio non si meritano. Di governi tecnici abbiamo avuto esperienze da non ripetere.
Noi dobbiamo fare il nostro dovere di riformisti: spostare il baricentro delle politiche del governo verso una maggiore giustizia sociale, migliorare lo stato delle istituzioni.

Con un forte abbraccio

Riccardo Nencini