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Cultura e Spettacoli

Pagani: Dieci anni con l'Orchestra Filarmonica Campana

L’Orchestra Filarmonica Campana ha celebrato il suo decimo anno di vita, aprendo la stagione con un concerto incentrato su Strauss e Tchaikovsky, diretto dal maestro Giulio Marazìa, soprano Elisa Balbo. L’appuntamento sabato 5 novembre 2016 al Teatro Sant’Alfonso.

orchestra filarmonica campanaN.R. - 10.11.2016 - Il  primo appuntamento dell’Ottava Stagione Concertistica dell’Orchestra Filarmonica Campana, intitolata State Of Mind, che ha celebrato il decennale dell'attività della OFC, fondata nel 2006 da Marazìa con l'intento di istituire un'orchestra stabile dedicata alla diffusione e alla promozione della cultura musicale e dello spettacolo dal vivo, si è tenuto sabato 5 novembre 2016 al Teatro Sant’Alfonso..

State Of Mind, che andrà avanti fino a maggio 2017, è una lunga stagione che offrirà molteplici spunti grazie ai numerosi compositori proposti, aprendosi all'intero universo della musica classica, interpretando in modo inedito, fresco e inusuale il grande repertorio del passato, da Bach a De Falla, da Haydn a Bernstein, passando per Respighi e Ellington.

Foto concerto Orchestra CampanaIl debutto del 5 novembre è di particolare rilevanza: sul podio il maestro Giulio Marazìa, direttore artistico e musicale della OFC, Elisa Balbo soprano solista, con la Filarmonica Campana. Dietro La Maschera è un impegnativo programma con gli ultimi lavori di due grandi compositori: i Vier Letze Lieder (Ultimi quattro lieder - 1948) di Richard Strauss e la Sinfonia n. 6 “Patetica” (1893) di Piotr Tchaikovsky.

Due mondi contrapposti, due personalità completamente diverse, due modi differenti di congedarsi spiritualmente e artisticamente dal mondo. Obiettivo principale è quello di far emergere con chiarezza un profondo ritratto umano dei due compositori, soprattutto nella loro complessità di essere artisti in chiave moderna in un secolo artisticamente ricchissimo quanto tragico e violento.

ofc nisiL’ Orchestra Filarmonica Campana nacque 10 anni fa, nel 2006, e il programma del decennale è l'occasione per celebrare una lunga e apprezzata attività in Campania, tra produzione e promozione musicale, con una decisiva ricaduta sul territorio e il coinvolgimento di professionisti di prim'ordine (che alternano il lavoro in OFC a quella da solisti o docenti), ma anche di giovani neo diplomati o diplomandi. Sede stabile nel Teatro S. Alfonso di Pagani, numerosi nel corso degli anni i concerti di musica sinfonica, lirica, sacra, cameristica e contemporanea, significative le collaborazioni con ospiti di fama mondiale.

Un vero e proprio connubio tra risorse internazionali e locali: pensiamo a Nicola Hansalick Samale, Philipp C. Nuzzo, Alessia Gay (ballerina del Teatro dell’Opera di Roma), infine Elisa Balbo, promettente soprano che si è già esibita in alcuni tra i più importanti teatri del mondo.

Proprio la Balbo è stata la protagonista della serata inaugurale insieme al Maestro Marazìa, figura di spicco nel panorama della musica colta italiana, direttore d'orchestra, compositore e strumentista, docente di educazione musicale nonché direttore ospite principale della Metro Chamber Orchestra (New York) e nel 2014 direttore ospite per alcuni concerti dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano.

MaraziaCome direttore d’orchestra è stato invitato in importanti festival e concerti di musica in Italia e all'estero (Teatro Mercadante di Napoli, il Teatro Piccolo, il Teatro Dal Verme e la Sala Verdi del Conservatorio a Milano, il Teatro Sala Uno di Roma, l’Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello, l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi etc.). In veste di direttore artistico e musicale della OFC, sta lavorando a una nuova fase di progetti caratterizzati da un crescente interesse nazionale ed internazionale, suscitato da nuove produzioni, tournée, registrazioni discografiche e progetti audiovisivi. Queste attività hanno proiettato la Filarmonica Campana nel mercato globale, dove oggi svolge un ruolo importante nella promozione della cultura musicale italiana.

Elisa BalboGrazie al grande istinto interpretativo di Elisa Balbo, poi, il risultato è stato dei migliori. L’artista ligure, che circa un anno fa presentava alcune arie d’opera nel Concerto di Capodanno andato in scena nella Sala Ferrante del Circolo Unione di Pagani, si è spostata ora su pagine in cui la voce si fonde con l’orchestra, per diventarne uno strumento al pari degli altri. L’interpretazione del soprano si è fatta apprezzare per una raffinatezza esecutiva ricca di colori, sfumature, filati e slanci.

Nella seconda parte, spazio alla celeberrima Sinfonia n. 6 op. 74 in si minore di Tchaikovsky. Musica famosa abusata da molteplici colonne sonore per il cinema e spot pubblicitari, che desta sempre stupore all’atto dell’ascolto. Vero capolavoro sinfonico è un esempio di conquista tra le più grandi e originali di tutto l’Ottocento nel genere strumentale. Dotata di una gamma espressiva così ampia che si estende ed evolve fin dall’inizio del primo tema che conduce ad un doloroso grido che lascia il posto, infine, alla rassegnazione.