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A Rotondi “Dei Versi e dell’Amore”, Seminario di Poesia dedicato all’Amore

Si è svolta mercoledì 28-9-2016 nel Centro di Aggregazione Comunale (ex auditorium) la rassegna dedicata alla prosa e alla poesia, curata dal prof. Emilio De Rosa, docente di materie umanistiche in pensione, con un disegno poetico in cui l’amore è stato raffigurato come percorso tortuoso e il poeta cocchiere delle strade del cuore.

Rotondi 2oLu.pi. - Ottobre 2016 - La manifestazione è stata organizzata dalla Confraternita Maria Santissima della Stella, in collaborazione con la Pro Loco “la Lanterna” e l'Associazione "'O Cardillo", con il patrocinio del Comune di Rotondi, Assessorato alla Cultura..

La selezione e l'introduzione è stata curata dal prof. Emilio De Rosa, con il contributo di Aniello Luciano, Antonio Marotta, Domenico Mainolfi, Francesca Girardi, Luigi Coscia, Giuseppe Di Blasio, Giuseppe Tripolitano e Teresa Marotta. Ospite d'onore il Sen. Proc. Acc. dei Micenei poeta Ciro Vittorio "Puntaccio".

Rotondi 1Il percorso poetico ha avuto come riferimento due punti saldi: Eros e Agape. L’ eros  è inteso come amore passionale, che, quasi sempre, ha un destino tragico; agape  è, invece, l’amore cristiano, quello altruistico, che trova la sua ricompensa nell’altra vita..

La prima parte della rassegna è stata, perciò, un exurcus dei maggiori poeti che hanno “vissuto poeticamente” l’amore come passione l’amore peccaminoso di Paolo e Francesca tratto dal V Canto dell’Inferno di Dante; una versione beatificata della donna e dell’amore con Tanto gentile” dello stesso Rotondi 4jpgDante, per poi passare  a Petrarca con “Benedetto il giorno”. Ed ecco, poi, l’amore per la vita, con la recita del carme carnevalesco di Lorenzo De’ Medici, un inno alla giovinezza, all’amore e alla vita e un invito a cogliere i piaceri del presente contro l’incertezza del domani. A seguire l’Amore negli affetti familiari, con la  recita di A mia moglie di SabaHo sceso dandoti il braccio di MontalePadre se anche tu non fossi di Sbarbaro.

Rotondi 3A questo punto c’è stato un intermezzo in dialetto napoletano, che ha visto la recita di: A’ Mamma di Ferdinando Russo, Alla mamma componimento anonimo recitata dalla voce di un bambino e l’impareggiabile Totò con L’AcquaiolaIl percorso disegnato dal prof. Emilio De Rosa ha portato, poi, all’amore romantico, quello tormentato che non ti fa pensare ad altro, se non all’amore stesso; ed ecco la poesia di Lorca Come son pesanti i giorni, il passo di prosa di Ugo Foscolo in cui Jacopo Ortis racconta di come il bacio di Teresa gli abbia cambiato il modo di vedere le cose. Tra i poeti stranieri sono stati recitati Prevert con I ragazzi che si amano, Cos’è l’amore di Alan Douar, L’amore come un corso d’acqua di GibranTutte le lettere d’amore di Pessoa.

Rotondi 5Dopo questa panoramica letteraria, che ha toccato i grandi autori italiani e stranieri, due degli attori in scena: Nello Luciano e Giuseppe Tripolitano, hanno recitato delle poesie scritte da loro stessi, con la premessa che sarebbe stato difficile trovare parole appropriate per descrivere l’Amore, dopo la lettura di cotanti poeti. E’ intervenuto, infine, l’ospite d’onore: Ciro Vittorio “Puntaccio” che, vestito con la toga dell’Accademia dei Micenei, ha recitato alcune delle sue poesie, in cui l’amore è divenuto amore per la terra natia, come nella poesia “Sto cor e paesiell”, dedicata a Rotondi, suo paese d’origine.

A chiusura, per l’amore-agape, è stato letto un solo componimento: La prima lettera ai Corinzi di San Paolo, in cui ’è descritto il significato dell’amore, secondo i cristiani.