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M5S / Trasparenza: Sotto la lente finiscono i Fondi POC relativi alle misure per la cultura

Troppa discrezionalità nell’erogazione”, dice il consigliere regionale Valeria Ciarambino.

Regione Campania 800x313Napoli, 3 ottobre 2016 - Questa mattina la Commissione Trasparenza del Consiglio regionale della Campania si è riunita per discutere del Piano Operativo Complementare (POC) per i beni e le attività culturali: criteri, procedure, risorse finanziarie assegnate.

Alle audizioni, presiedute dal consigliere regionale Valeria Ciarambino, hanno partecipato i consiglieri regionali Maria Muscarà e Pasquale Sommese, oltre al richiedente Gennaro Saiello del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto approfondimenti sulla programmazione della Giunta regionale "Cultura 2020", e in particolare sui criteri di alcuni finanziamenti come i 2 milioni di euro erogati per la lirica alla Reggia di Caserta ed i 3 milioni per l’itinerario Salerno.

valeria cirambinoE’ un’audizione che rientra a pieno titolo nel ruolo della Commissione Trasparenza che ha tra i suoi compiti quello di verificare il corretto utilizzo dei fondi regionali, qualunque sia la loro provenienza, e che rappresenterà soltanto la prima di una serie di audizioni su programmazione e spesa dei fondi europei - ha dichiarato il presidente della Commissione Valeria Ciarambino - Non possiamo rischiare di sprecare i fondi della programmazione 2014-2020, come purtroppo è accaduto in passato, anche perché potrebbe essere l’ultima occasione in cui la Campania ne beneficia". 

"Abbiamo cercato di capire secondo quali criteri, su di una programmazione di 82 milioni di euro, sono state finanziate attività culturali per 69 milioni - continuaprevalentemente destinati a Fondazioni campane, e soltanto in misura residuale il comparto dei Beni culturali per 13 milioni”.  “Con quali criteri sono stati individuati i soggetti beneficiari dei finanziamenti? Con quale meccanismo è stato stabilito l’importo degli interventi? Sono state le domande principali dell’audizione - sottolinea CiarambinoLe risposte ricevute non ci hanno soddisfatto: si è parlato genericamente di valenza strategica degli attrattori culturali senza fornire criteri oggettivi. Questa sarebbe la trasparenza della Giunta De Luca? 82 milioni di euro distribuiti senza criteri chiari e senza indicatori misurabili”.

Se la programmazione rientra legittimamente nel programma politico che una Giunta può portare in avanti anche con una certa discrezionalità - spiegaquesto non vuol dire che non si debbano chiarire i criteri utilizzati, anche perché si tratta di tanti soldi pubblici”. “Riguardo alla ripartizione dei fondi la risposta è stata che si è tenuto conto della spesa storica, ma per alcune iniziative come la lirica alla Reggia di Caserta non esiste una spesa storica a cui poter fare riferimento - prosegue - quindi anche su questo c’è stata vaghezza e manca una risposta esauriente”. “Abbiamo inoltre rilevato l’erogazione di risorse a Fondazioni ed Enti che hanno evidenziato criticità dal punto di vista gestionale, ci sono anche casi di commissariamenti - fa notare Ciarambino - chiedendo conto di quali correttivi si dovranno introdurre e quali sistemi di monitoraggio adottare visto che stiamo andando a rifinanziare molti degli stessi Enti che non hanno brillato per correttezza di gestione”.  “La risposta è stata che si sta facendo una ricognizione dello stato delle Fondazioni ed Enti - aggiungerispetto alle quali si avvierà un monitoraggio. Come Commissione Trasparenza vigileremo”. 

Il lavoro che faremo sarà inoltre di confrontare la programmazione della Campania con quella di altre regioniannuncia - per poter suggerire alla Giunta modelli che garantiscano più trasparenza ed evidenza ai percorsi seguiti per individuare destinatari ed importi dei finanziamenti. Siamo solo all’inizio di un lungo lavoro” - conclude Ciarambino.