Cultura e Spettacoli
Nota di storia locale: La nascita dell’Associazione dei Battenti ad Avella
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- Scritto da G. D'Ava.
Approssimandosi la festività di San Pellegrino, proponiamo un frammento di storia sui Battenti e la devozione per il santo di Altavilla Irpina.
G. D’Ava. - 21.08.2016 . L’8 settembre 1943 il parroco don Giuseppe Bifulco, dall’altare della chiesetta sita in Piazza Papa Silverio, ricolmo di gioia, pronunciò tali memorabili parole: «La Madonna ha chiamato i suoi figli, la guerra è finita».
Animato da un tale sentimento di commozione, di pianto, di estrema felicità, Francesco Ciricaco, detto ‘o Uttianese, propose di creare l’Associazione di Battenti ad Avella, delegando a queso incarico il signor Arturo Vetrano, ‘o Chiappariello, già impegnato in quella di Mugnano del Cardinale. Nacque così una commissione che girava per le vie del paese, con lo scopo di chiedere un contributo spontaneo per una bandiera, vessillo di fede per i seguaci di San Pellegrino.
Dopo due anni, precisamente il Lunedì in Albis, la bandiera con al centro l’immagine della Madonna delle Case Nove e la dicitura “ASSOCIAZIONE BATTENTI AVELLA 1945” faceva la sua prima uscita ufficiale e ancor’oggi questa tradizione viene rispettata.
La foto storica a corredo dell’articolo fu scattata il 24 agosto 1991 ad Altavilla Irpina e vuole essere al contempo testimone e monito della fede, della devozione, del rispetto e della gratitudine di quanti battenti ogni 23 agosto si incamminano verso il santuario di San Pellegrino, accesi dalla speranza, dall’amore, dal sacrificio, da voti e da grazie ricevute.