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NOLA: ADDIO AL MAESTRO D’ARTE E DELLA CARTAPESTA NICOLA VECCHIONE, SPIRITO LIBERO DALLA GENIALITA’ FOLLE E CREATIVA

nicola vecchione 2 nolaAutilia Napolitano - 18.06.2016 - Il gigante buono con la passione per i Gigli, Nola e Giordano Bruno. Nicola Vecchione, maestro d’arte e della cartapesta, non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere nella serata di ieri lasciando uno di quei vuoti che nemmeno il tempo potrà colmare. Se ne è andato in silenzio nella sala di rianimazione dell’ospedale civile di Nola, dove da giorni era ricoverato a seguito di un ictus. In tanti hanno pregato per lui affidando a san Paolino continue preghiere. Purtroppo il suo cuore, stanco ed affaticato, non ha retto e ieri (giovedì 16 giugno per chi legge) la città si è fermata ad applaudire il maestro.

Cinquantaquattro anni appena compiuti ed un bagaglio di sogni ancora da realizzare. Per nicolavecchione – come amava firmarsi – la clessidra del tempo era ferma ai giorni dei grandi progetti. Quelli che coltivava da ragazzo nella bottega di famiglia limando il legno e lavorando con passione e dedizione la cartapesta. Le sue erano vere e proprie opere d’arte: dai rivestimenti degli obelischi ai gioielli alla riproduzione di statue. La sua vena creativa era alla continua ricerca di ispirazione. Talvolta gli bastava sedersi ai piedi della statua del suo adorato Filosofo in piazza Giordano Bruno; restava ore intere a guardarlo e a dialogare con Lui di cui ammirava lo spirito libero. Del resto era un uomo libero Nicola Vecchione. Talmente libero da rimanere “imprigionato” nella sua libertà.

Logorato dai pensieri e da un passato che non cessava di esistere nei suoi ricordi, a poco a poco si è “ammalato” manifestando il suo malessere con rabbia e aggressività. Ma in fondo il suo era l’ennesimo ed inascoltato grido d’amore per questa terra.

Aveva idee troppo all’avanguardia il caro Nicola, a tratti futuriste ma cariche di passione e voglia di fareCon lui se ne va la parte più bella e vera della Festa, quella vissuta sulle tavole di legno e tra la gente. Con lui se ne vanno esperienze indimenticabili come Lisbona e Santa Maria da Feira di cui è stato tra i maggiori promotori e sostenitori. Con lui se ne va il progetto del Giglio mai nato e del libro – documentario sulla Festa eterna. Di lui resta la genialità folle e creativa. Quella che lo faceva vivere e lo distingueva dagli altri. Quella che più mancherà.

I funerali di Nicola Vecchione si sono tenuti alle ore 11.00 di  giovedì 16 giugno, nel Duomo di Nola. 

IL MERIDIANO  si accomuna al cordoglio della città e, soprattutto, dei familiari.