NOLA. GALLUCCI, IL “MITO” DOLCIARIO SI RINNOVA
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- Scritto da Autilia Napolitano
Autilia Napolitano – da ilc@zziblog del 18 marzo 2016
L’avventura iniziò con Francesco nel 1864, in via on. Francesco Napolitano, già via Cimitile, appena qualche anno dopo l’unificazione d’Italia con la produzione dei confetti; poi arrivarono le tante delizie dolciarie, tra cui il famoso torrone alla nocciola, da cui nacque il “tutero”, il tipico dolce di San Felice (patrono della Città di Nola), che altro non è che un torrone a forma cilindrica che gli uomini donano alle loro donne in segno di prosperità.
Negli anni ’30 a continuare la tradizione fu Gennaro insieme ai quattro figli: Enrico, Mario, Luigi e Antonio. Una famiglia umile, unita, dedita al lavoro per oltre 18 ore al giorno, con la sveglia alle quattro del mattino per la lavorazione e l’inforno quotidiano delle delizie che alle sei dovevano essere pronte in quasi tutti i bar dell’area nolana; l’unico svago per i quattro fratelli stakanovisti era quello della domenica pomeriggio, la partita a carte con gli amici come ricorda Antonio che ci racconta con commozione anche l’apertura del negozio in Corso T. Vitale. “Era il 30 Agosto 1946 – spiega Antonio -, sono trascorsi ben 67 anni, avevo poco più di cinque anni e all’uscita della scuola trascorrevo i pomeriggi ad aiutare i miei genitori, quanti bei ricordi; ai tanti amici che in questi giorni mi hanno chiesto quale sarà il destino del negozio nel corso, posso dire che nel giro di qualche mese sarà riaperto, anche perché questa è la volontà di coloro che hanno deciso di continuare la nostra tradizione, cioè i nostri figli, ben otto di cui sette donne: Maria, Anna Maria, Gennaro, Marisa, Maria Luisa, Antonella, Patrizia e Rosanna”.
Sabato 16 marzo scorso c’è stata l’inaugurazione della nuova gestione “Antica Pasticceria Gallucci”, diretta dalla quarta generazione dei Gallucci, un ampio locale in via on. Francesco Napolitano, dove è possibile intrattenersi per gustare tutte le specialità di casa Gallucci. “Speriamo di onorare la tradizione dei nostri avi” è il coro degli otto nuovi gestori.