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IL “SEMPREVERDE” RITO DELLO SCAMBIO DELLE FIGURINE PANINI IN PIAZZA DUOMO: A NOLA NEL 1925 LE PRIME FIGURINE DEI CALCIATORI

Le emozioni del grande campione Diego Armando Maradona e di Claudio Ranieri in visita alla città bruniana

maradona a nola 1ra.na. – 16.05.206 - Sono trascorsi circa cinquantacinque anni da quando, nel lontano 1962, fu pubblicato dalla società Panini il primo album delle figurine dei calciatori italiani.

Sono solo un ricordo i sequestri in classe da parte dei professori di pacchi di figurine ai ragazzi (anni ’60-’70), che le consideravano una perdita di tempo futile. Oggi la passione per le figurine serve a non pochi genitori a comunicare con i propri figli. Le figurine fanno divertire i ragazzi, i loro genitori e nonni.

Ogni domenica mattina dalle 10 alle 13 (a volte anche oltre le 13), in piazza Duomo a Nola, ai piedi della statua di Ottaviano Augusto, che nelle giornate di sole sembra anche lui molto divertito, si assiste ad un gioco collettivo di tanti babbi, mamme, ragazzini, nonni che con il classico pacchetto di figurine tenute con l’elastico inizia il mercato dello scambio dei doppioni. Tre ore frenetiche ed effervescenti che rendono lo spettacolo gradevole e sono tanti i cittadini comuni che si fermano a guardare le trattative per lo scambio. Le più attive sono le mamme, che, con puntigliosità, tengono in mano foglietti di carta dove sono indicati i numeri delle figurine dei calciatori mancanti. Molto spesso gli applausi annunciano che si è trovata la figurina indispensabile per completare la raccolta.

Non manca chi rivendica con orgoglio di essere li non per conto terzi. Uno dei presenti, un cinquantenne, con orgoglio grida:Io l’album l’ho voluto fare per me, per piacere personale. Quello delle figurine – continua – è un mondo che ci fa sentire bambini, ci porta indietro nel tempo. Ricordo le grida del maestro, quando, tra compagni ci si cambiava le figurine in classe”.

Maradona a Nola 2I più scatenati sono ragazzini che si giocano i doppioni a “schiaffone” sotto gli occhi divertiti dei genitori. La città di Nola ha avuto un ruolo importante nella storia delle figurine dei calciatori. Non tutti sanno che le figurine nacquero a Nola nel 1925. Infatti in quell’anno il Nola vinse il campionato regionale UILC (Unione Italiana Liberi Calciatori) ed un tifoso illustre, Clemente Napolitano, proprietario della fabbrica di cioccolato “Melitta”, decide di far stampare migliaia di figurine che riproducono i calciatori bianconeri e ne allega una ad ogni cioccolatino. Chi riusciva a completare tutta la serie aveva in regalo pallone e maglietta.

L’iniziativa ebbe grande successo e la “Melitta” vide ben presto aumentare le proprie vendite, tanto che il proprietario negli anni successivi decise di allargare la galleria calcistica ad altre formazioni campane (Stabia, Salernitana e Savoia). Per cinque anni furono stampate migliaia di figurine.

A Nola vivono ancora alcuni pronipoti di Clemente Napolitano, tra cui Virginia (ex-biologa all’ospedale di Nola) e Clemente (medico chirurgo), che conservano ancora alcuni esemplari che sono autentiche rarità, difficilissime da reperire anche sul mercato dei collezionisti.

Claudio Ranieri e Antonio Napolitano

claudio ranieri e antonio napolitano Copia 800x600Non dimentichiamoci anche che Nola ha una lunga tradizione nel mondo del calcio e l’ex-stadio di piazza d’Armi ha ospitato campioni nazionali ed internazionali come Luis Vinicio, Omar Sivori, Canè, Rudy Kroll.

L’incontro più importante fu quello di Diego Armando Maradona. “Era il campionato interregionale girone I – racconta un emozionato Salvatore Ruoppogara di campionato Nola-Acerrana (08.02.1985), che avemmo l’onore di avere la presenza a Nola del campione. La presenzacontinua Ruoppodel campione ci fu grazie alla collaborazione con Josè Alberti (ex-allenatore del Nola) e di Osvaldo Della Bona, argentino calciatore del Nola ed amico di infanzia di Maradona”.

Anche l’attuale maresciallo della Polizia Municipale Antonio Napolitano ha vissuto, oltre venticinque anni fa, proprio presso lo stadio di piazza d’Armi, l’emozione di aver conosciuto e stretto la mano a Claudio Ranieri, l’attuale allenatore del Leicester, che quest’anno ha vinto il campionato d’Inghilterra.