VISCIANO E LA COMUNITÀ DELLA PICCOLA OPERA RICORDA L'ORDINAZIONE SACERDOTALE DI PADRE ARTURO

locandina padre ArturoNicola Valeri – 13.03.2016 - Celebrazione Eucaristica nella Basilica della Vergine Consolatrice del Carpinello per ricordare l'ordinazione presbiterale del Servo di Dio "Padre Arturo D'Onofrio. Il sacro rito, iniziato alle ore 18.00, è stato presieduto da don Lino D'Onofrio, vicario diocesano in rappresentanza del vescovo Mons. Beniamino Depalma. Presenti numerosi sacerdoti dell'Opera guidati da Padre Egidio Pittiglio e la comunità parrocchiale con in testa il parroco Padre Mario Foglia. Presente anche la Civica Amministrazione con il sindaco Pellegrino Gambardella.

Al termine della cerimonia il clero e i fedeli presenti si sono recati nella Cripta del Santuario per rendere omaggio alla Tomba di Padre Arturo.

Il Servo di Dio viene ordinato sacerdote a Tortona, nell'Alessandrino, da Mons. Egisto Melchiorre, vescovo di Tortona e vescovo emerito di Nola, dove conobbe Don Luigi Orione, oggi Santo. Qualche anno dopo il giovane sacerdote torna a Visciano, suo paese natale, per far visita alla propria mamma. Erano gli anni della guerra che mieté numerose vittime anche nel profondo Sud. Ma Padre Arturo, non potendo più tornare in Piemonte, con l'aiuto della mamma Chiara e della famiglia, crea la prima casa di accoglienza a Visciano.

È la casa paterna ad ospitare i primi orfanelli, noti come Sciuscià (figli della guerra). Da quel momento nasce la Piccola Opera della Divina Redenzione che, con il tempo, diventerà grande. Padre Arturo fonda due congregazioni religiose:  i Missionari e le Piccole Apostole della Divina Redenzione. Qualche anno dopo conobbe la giovane Anna Vitiello che guiderà le Suore delle Piccole Apostole della Divina Redenzione. Poi fonda le missioni in America Latina e India.

Tanti ragazzi, accuditi nel Villaggio del Fanciullo a Visciano, studiando imparano anche un mestiere. Oggi è l'Associazione ex allievi a creare iniziative per ricordare il proprio fondatore. Ultima in ordine di tempo è un monumento che sarà realizzato all’uscita della bretella autostradale dell'A 16 Napoli-Bari. Si tratta di un opera in acciaio che rappresenta i vari momenti della vita di Padre Arturo, come i pellegrinaggi delle pietre che partivano dalla ex cava di Schiava per realizzare il Villaggio del Fanciullo ed altre opere. Per il Servo di Dio è in corso il processo canonico in Vaticano per l'Elevazione agli Onori degli Altari.

Per l'occasione il servizio di assistenza e sicurezza è stato espletato dagli operatori di Protezione Civile-ATAPC che, da qualche anno, prestano servizio di volontariato presso il Santuario e sono i custodi della Tomba di Padre Arturo.