CICCIANO: FOCUS SULL’ORIZZONTE POETICO DI SABATO DE LUCA
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- Scritto da Gianni Amodeo
Nell’Aula Magna del Liceo “Enrico Medi” presentato “Viaggio nel deserto”.Foto © Giovanni Papa – 2016.
Gianni Amodeo - 03.03.2016 - Platea con uditorio attento e interessato, quella dell’Aula Magna del Liceo statale “Enrico Medi”, per la presentazione della silloge poetica di Sabato De Luca, contrassegnata dal simbolico titolo di “Viaggio nel deserto“, pubblicata da Edizioni Sinestesie; una presentazione “speciale”, per l’autore, che è appena approdato al … pensionamento, dopo quaranta anni di docenza, di cui trenta vissuti tra i giovani della struttura di via Madre Teresa di Calcutta, nelle cui mura amiche si è ritrovato con la calda e affettuosa accoglienza di colleghi, alunni ed ex-alunni sul filo delle sue fresche “Nugae”, intese alla maniera di Catullo, Petrarca e Marziale come inezie e frivolezze secondo l’etimologia espressiva della parola, in realtà mai banali, bensì dense di significati passionali e ben cariche d’intensità emotiva, con tanti spicchi di umane e sofferte verità di vita.
Articolata in cinque sezioni – Frammenti lirici; Epochè; Il lamento del vento; Anacreontiche; Il viaggio – la silloge si presenta come uno scrigno di gemme che sembrano richiamarsi tra loro, ciascuna con la propria fascinosa immagine come per comporre un mosaico vivido e di forte capacità evocativa per quanto sedimentate e distillate sono le sequenze del verseggiare, asciutto e scarno. Sono le sequenze, per le quali “verba lacrimae rerum sunt”, attestando il valore precipuo ed unico dell’autenticità della poesia, nella cui essenzialità pulsa il vivere, tra gioie e dolori, incanto e disincanto, speranza e disperazione.
“Viaggio nel deserto – ha evidenziato Sabato De Luca – è un titolo metaforico, per dare una spiegazione di senso della vita, ch’è assimilabile ad un viaggio, che tutti compiamo; un viaggio, che soprattutto nei momenti di difficoltà, di disagio morale o esistenziale ciascuno fa da solo con le proprie esperienze, come quando si attraversa il deserto. Ecco: la vita è un viaggio con itinerari imprevisti e mete imprevedibili, che si compie in solitudine”. “E sullo sfondo di questa visione – ha aggiunto – “ho inserito i legami di appartenenza che ho con la terra natia (Roccarainola, ndr) ch’è a un tiro di schioppo con Cicciano, dove vivo e risiedo con la mia famiglia. E la composizione ‘Santa Lucia in collina’ può considerarsi la sintesi emblematica dei forti legami che conservo e nutro per Roccarainola”.
Il rapporto di De Luca con la terra natia in “Viaggio nel deserto“ non è, tuttavia, un elemento ispiratore a se stante, ravvivandosi e integrandosi con la memoria degli affetti familiari e amicali più cari e sentiti. E’ il verseggiare dedicato alle figure del padre e della madre come a quella del fratello Giovanni e al compagno di gioventù, Armando, ricordandone “la serafica malinconia”, oltre che le lunghe serate di calda estate trascorse in compagnia di Mimmo … “in interminabili colloqui … sotto i lecci della piazza …”. Ed il riferimento è all’ampia e bella piazza San Giovanni, l’ospitale … salotto di Roccarainola.
L’intreccio tra la visione esistenziale e l’universo degli affetti “casa, famiglia ed amicizia” trova, a sua volta, una splendida chiave di garbata e raffinata scrittura nelle composizioni anacreontiche, con cui Sabato De Luca, laureato in Lettere classiche con tesi in Filologia greco-romana, rende omaggio ad uno dei più interessanti autori della Letteratura greca, Anacreonte appunto. E’ il tocco elegante e gioioso con cui l’autore racconta la femminilità e i suoi … capziosi labirinti.
“E’ poesia della comunicazione, quella che si legge in ‘Viaggio nel deserto’ – ha sottolineato nelle sue riflessioni di presentazione, il professore Carlangelo Mauro, docente di Materie letterarie al ‘Medi’, critico letterario e poeta – in cui l’immediatezza vibra di forza emotiva e sentimentale. Vi traspare la lezione stilistica e di registro linguistico, ch’è peculiare di autori di grande spessore, quali sono Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale. Non c’è alcuna concessione al manierismo e all’enfasi, perché Sabato De Luca privilegia i valori autentici della vita. E si avverte – ha sottolineato – nelle tonalità e nei ritmi di ‘Viaggio nel deserto’ il rimpianto di quella ch’è stata fino ad alcuni decenni fa, la fisionomia del nostro territorio, quello della Campania Felix trasformata in Campania … Infelix, sotto tutti i profili. E’ il rimpianto per la semplicità di un mondo umano e relazionale, che non c’è più ”.
“L’incontro con la poesia di Sabato De Luca – ha spiegato il dirigente scolastico del ‘Medi’, il professore Pasquale Amato – ha rappresentato un bel momento della vita della nostra comunità scolastica. Momento di analisi e riflessioni sul testo, ch’è la prima opera di poesia pubblicata da Sabatino De Luca, ma anche di apertura verso la società, considerata la partecipazione di tanti cittadini ed amministratori locali”.