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Avella: Natale con la tradizione al suono degli “zampognari”

locandina zampognari avella 2015 CopiaLu.pi. – 30.12.2015 - Con una simpatica iniziativa la Pro Loco Abella, in collaborazione con il parroco don Giuseppe Parisi ed il responsabile del Convento p. Federico,  ha voluto celebrare il Natale 2015,  ricorrendo alla proposizione di un’attività molto prolifera e attesa in questa periodo dell’anno: La suonata degli zampognari, ovvero la suonata che “artisti fai da te” si sono tramandati di padre in figlio, allietando e facendo ricordare a tutti che il Natale era alle porte. Infatti gli zampognari, una volta in gran numero, facevano sentire il suono della zampogna e della ciaramella davanti ai presepi o davanti alle edicole del paese. Erano tanti che si portavano anche nei paesi vicini.

Oggi, purtroppo, è rimasta in Avella una sola coppia di suonatori: Alfonso Caruso (ciaramella e canto) e Luigi De Gennaro (Zampogna), che continuano ostinatamente, non senza difficoltà, a portare avanti questa tradizione.

zampognariLa Pro Loco Abella, tenace sostenitrice della salvaguardia delle “tradizioni”, ha commissionato agli zampognari, per così dire, l’incarico di suonare davanti alle chiese del paese: Chiesa delle Anime Purganti nella Frazione Purgatorio, Chiesa di San Romano nell’omonimo quartiere, Chiesa di San Pietro nel cuore del quartiere dell’antica Abella, Chiesa della SS. Annunziata del Convento dei Frati Minori, Chiesa di San Giovanni Battista de’ Fustiganti annessa alla Parrocchiale di Santa Marina, già Collegiata.  Così, nella mattinata del giorno di Natale, gli zampognari Alfonso Caruso e Luigi De Gennaro hanno atteso l’inizio della messa e i fedeli all’esterno delle Chiese,  portandosi poi all’interno vicino al presepe, intonando la classica “Tu scendi dalle stelle”.

E’ stato un successo che sicuramente si continuerà negli anni e che  ha fatto balenare alla mente la possibilità di “aprire”, con l’aiuto dei due zampognari rimasti, una scuola per i giovani che volessero apprendere l’arte di questa antica tradizione. Sarebbe un modo per assicurarsi che la tradizione degli zampognari possa continuare nel tempo.