Angolo Opinioni

Quale Scuola senza Europa?

Erasmus 3 500x300 L'esperienza internazionale che stiamo vivendo nella nostra scuola, l'I.T. "Masullo-Theti" di Nola, grazie al Progetto "Enterprising in Europe", nell'ambito del Programma Erasmus+ (Azione K2 – Partenariati strategici) che sarà sviluppato nel corso di due anni con l'Instituto de Educaciòn Secundaria Julian Zarco di Mota del Cuervo (Spagna), rappresenta una preziosa occasione di confronto personale, sociale e culturale come poche, o forse nessun'altra, fino ad ora. Il progetto nasce dall'esigenza di aprire la scuola a nuove realtà, diverse dal contesto locale, attraverso esperienze, scambi e contatti internazionali ed ha lo scopo di stimolare lo spirito imprenditoriale degli studenti - sviluppando capacità e competenze richieste dal mercato internazionale del lavoro - e, soprattutto, di diffondere la cultura europea e la consapevolezza interculturale.
Erasmus 1 500x281Siamo partiti con lo studio e l'analisi della nostra realtà economica locale (nessun confronto è possibile senza la conoscenza profonda del proprio contesto socio-economco-culturale), per poi proseguire con un'indagine sulle imprese del territorio, con particolare riguardo al grado di internazionalizzazione, al fine di cogliere opportune affinità e differenze con i risultati dell'analoga indagine svolta dagli studenti spagnoli.
L'entusiasmo con il quale i nostri studenti hanno lavorato finora durante tutte le fasi del progetto - dalla ricerca, analisi e rappresentazione di dati statistici, alle visite aziendali, all'esperienza della mobilità virtuale attraverso la piattaforma eTwinning, fino alla più recente indimenticabile esperienza di scambio che ha portato gli alunni spagnoli nella nostra scuola per una settimana - ci ha convinti che la scuola di oggi debba offrire ai ragazzi sempre nuove e stimolanti opportunità di crescita.
Erasmus 2 500x281E' ancora possibile oggi immaginare una scuola chiusa e autoreferenziale, che pur progetta e pianifica un'offerta formativa sempre più completa e variegata sforzandosi di rispondere a tutte le richieste e le esigenze, ma che non si confronta con le altre realtà scolastiche europee? E' ancora possibile non identificare nell'UE una peculiare comunità di valori e di diritti, una dimensione che influisce direttamente nella vita delle persone? Siamo consapevoli che si tratti di un processo la cui evoluzione (o involuzione) dipende in misura crescente dai cittadini e dalla loro capacità di esprimere una cittadinanza europea attiva?
Lascio le risposte agli alunni che stanno vivendo l'esperienza di questo progetto e che tra qualche settimana partiranno a loro volta per la Spagna per svolgere le attività di scambio programmate.
Il modello di sviluppo delineato dall'UE, assistito dalle sue politiche e risorse finanziarie, ha alla base un'istruzione di qualità, intesa quale strumento di competitività per i Paesi che ne fanno parte, e, per i suoi cittadini, quale strumento di lavoro e di partecipazione ad una comunità culturale europea.
La scuola di oggi non può far finta di dimenticarlo.

Prof.ssa Paola Vecchiarelli