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PMI.it / Speciali Partite IVA: Le nuove scadenze fiscali del Milleproroghe 2015

La legge di conversione del Milleproroghe 2015 è in Gazzetta Ufficiale: prolungato di un anno il vecchio Regime dei Minimi, nuove rate Equitalia, IVA unificata al 2016, tutte le proroghe.

Gazzetta-UfficialeBarbara Weisz - 3 marzo 2015 - Iter terminato e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (il 28 febbraio) per la legge di conversione del Milleproroghe, che è quindi definitivamente in vigore con tutte le novità su Regime dei Minimi, partite IVA, rateazione debiti fiscali.
Di seguito una breve panoramica delle nuove scadenze fiscali e dei principali provvedimenti contenuti nella legge 11/2015.
L'iter del Milleproroghe 2015:
° Regime dei minimi: è stata prolungata per l'intero 2015 la possibilità di scegliere il vecchio Regime dei Minimi, con l'aliquota al 5%, per gli under 35 e i lavoratori in mobilità. Il tetto di fatturato è di 30mila euro, per imprese aperte dopo il 31 dicembre 2007, per un massimo di cinque anni. Questo regime forfettario si affianca al nuovo Regime dei Minimi, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015, che invece prevede un'aliquota al 15% e tetti di fatturato differenziati per le diverse categorie di partite Iva (per i commercianti 40mila euro, per i professionisti 15mila euro), elimina il paletto dei cinque anni, introduce un sistema di coefficienti per il calcolo dell'imponibile a cui applicare l'aliquota;
IVA: slitta al 2016 la dichiarazione IVA in forma unificata, che elimina la comunicazione dati IVA. Per questo 2015, quindi, gli adempimenti restano immutati;
Rateazione Equitalia: nuova possibilità di reazione dei debiti fiscali, fino a 72 rate mensili, presentando richiesta entro il 31 luglio 2015;
Voluntary disclosure: niente raddoppio dei termini, ai fini della voluntary disclosure (la legge 186/2014 sul rientro dei capitali), per l'atto di contestazione di violazione fiscali relative ai paesi black list (i paradisi fiscali) che siglano accordi con l'Italia per consentire lo scambio di informazioni fiscali;
IMU secondaria: slitta al 2016 la IMUS, IMU secondaria, la nuova imposta municipale che ingloba canone e tassa occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap e Tosap), imposta comunale su pubblicità e diritti pubbliche affissioni (Icpdpa), canone per l'autorizzazione all'installazione di mezzi pubblicitari (Cimp);
TARI: le delibere relative alla tassa sui rifiuti valide emesse dopo il 30 novembre 2014 sono comunque valide per il 2014, altrimenti valgono le tariffe 2013 (anche se il tributo aveva un altro nome);
Rientro dei cervelli: proroga di due anni per gli incentivi della legge 238/2010 che favoriscono il rientro dei lavoratori altamente qualificati in Italia. Si tratta di un abbattimento della base imponibile IRPEF del 20% per le donne e del 30% per gli uomini. La misura si somma a quella introdotta dalla Legge di Stabilità che prolunga, da due a tre, i periodi d'imposta a cui si applicano i benefici fiscali per docenti e ricercatori, e da cinque a sette anni la durata del rientro. (Fonte: Legge 11/2015 di conversione del Milleproroghe)