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PMI.it / Speciali: POS Partite IVA: l’ABI chiede incentivi

Sull'obbligo di POS l'ABI chiede più vigilanza e detrazioni fiscali per incentivare i pagamenti elettronici.

POSFrancesca Vinciarelli – 15.01.2015 - L'obbligo di POS per esercenti, professionisti e commercianti continua, è ormai entrato in vigore e, mentre la normativa continua a far discutere, l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) chiede incentivi per le partite IVA che offrono questo servizio. Assolutamente favorevole all'obbligo di POS, come misura per incentivare i pagamenti elettronici, l'ABI chiede più vigilanza sui pagamenti elettronici e incentivi economici per limitare l'uso del contante.
Vigilanza - Nel corso dell'audizione presso le Commissioni congiunte finanze e attività produttive della Camera in merito alle misure a sostegno del commercio elettronico il vicedirettore generale dell'ABI , Gianfranco Torriero, ha dichiarato:«Il quadro di norme cogenti introdotte è sufficiente. Non ne servono di nuove. È necessario, però, vigilare sul rispetto di quelle esistenti monitorando i loro effetti».
Detrazioni fiscali - Ma servono anche incentivi fiscali per l'utilizzo dei POS, sia dal lato titolare della carta, sia dal lato dell'esercenteUna strada percorribile per favorire l'uso degli strumenti diversi dal contante. Potrebbero, quindi, essere utili forme di detrazione fiscale a fronte di documentate spese con strumenti di pagamento diversi dal contante o la riduzione dell'imposta di bollo sull'estratto conto della carta. Il tutto insistendo sulla trasparenza dei prodotti e sulla semplicità di utilizzo».
Torriero ha poi ricordato comeAd oggi, il gap sui pagamenti elettronici è ancora significativo rispetto agli altri Paesi europei: nel 2009, 90 pagamenti su 100 in Italia erano effettuati in contanti, oggi siamo a 87 su 100 a fronte di circa 20 milioni di carte di credito circolanti nel Paese, ma la media UE è scesa a 60 su 100. Nel 2013 si registrano 30 operazioni con carta procapite in un anno, meno della metà della media dei Paesi UE».